L’Abruzzo è sicuramente una delle regioni più interessanti per la scena contemporanea, sin dal Premio Michetti, tra i più longevi d’Italia, ed ora con la nuova sede del MAXXI L’Aquila inaugurata a maggio a Palazzo Ardinghelli.

Ma sono tante le novità e gli eventi di quest’estate a cominciare dall’Imago Museum, inaugurato di recente, nel cuore di Pescara, in uno storico palazzo in stile razionalista a tre piani, ex sede del Banco di Napoli.

Il neo Museo d'Arte Moderna e Contemporanea vanta, grazie alla Fondazione Pescarabruzzo la collezione più importante di arte scandinava in Italia. Ai piani inferiori, 131 opere tra dipinti, serigrafie e sculture di 73 artisti attivi nella seconda metà del novecento.

Al piano superiore invece l'esposizione Warhol e Schifano - tra pop art e classicismo. In mostra 101 lavori della Rosini Gutman Collection, tra cui serigrafie, fotografie, stampe, disegni e poster realizzati da Warhol tra il 1957 e gli anni '90, che attestano non solo la sua iconica produzione ma anche il suo interesse per l'arte rinascimentale.

Dall'altra parte un primo nucleo di opere di Mario Schifano, risalente agli anni '80, che consta di ben 301 foto sottratte al flusso mediatico televisivo, ritoccate con smalti in chiave pop. Mentre un secondo nucleo appartenente al ciclo delle Matres Matutae, nell'ultima sala, testimonia l'impegno civile di Schifano nei suoi ultimi anni di vita. 15 tele, 10 carboncini e 2 tecniche miste raccontano, in dialogo con un ciclo di 6 sculture di Matres del IV sec. A.C. provenienti dal Museo di Capua, il mito della dea dell'alba e della fecondità, come un invito a tornare alle origini.

Sempre a Pescara, alla galleria Yag garage (Young Artist Gallery/garage) c'è la personale di Andrea Strizzi, Toccare il suono - Impronte sonore, dove l'artista presenta una serie di installazioni audiotattili per non vedenti e vedenti. Il giovane artista, di origini lombarde, ha fatto dell'arte integrata, dell'inclusività e dell'interdisciplinarietà il centro della propria ricerca artistica. Da un lavoro presentato all'Accademia di Belle Arti di Brera, in cui Strizzi ha condotto una ricerca sulla tematica dell'impronta attraverso l'uso di vari materiali, l'artista ha realizzato delle sculture in argilla avvalendosi di un percussionista, Stefano Corbetta, che con diverse tipologie di bacchette ha tracciato delle impronte, il cui suono, registrato durante la performance, è possibile riascoltare, durante il percorso tattile, con l'uso delle cuffie. "Un non vedente può apprezzare la musica prodotta da un musicista ma non può seguirne la gestualità che rende possibile il suono. Allo stesso tempo il musicista compie dei gesti che si dissolvono, senza lasciare alcuna traccia".

Un interessante progetto inaugurato a settembre, in provincia di Chieti, vede protagonista il vecchio borgo di Montebello sul Sangro, abbandonato negli anni Sessanta a causa di una frana. Buonanotte Contemporanea è stato inaugurato a settembre da CASaA Architetti di Pescara ed è un progetto di rigenerazione, selezionato da Alessandro Melis, per il Padiglione Italia della XVII Biennale di Venezia, come "buona pratica di resilienza". Il percorso, a cura di Maria Letizia Paiato, unisce natura, architettura e arte contemporanea attraverso le opere/installazioni a cielo aperto di Artan Shalsi, Vincenzo Marsiglia e Jasmine Pignatelli in perfetta simbiosi col territorio che circonda il borgo.

Il borgo di Pereto, in provincia de L’Aquila, è alla sua quinta edizione di Straperetana, a cura di Saverio Verini in collaborazione con Matteo Fato, dal titolo The New Abnormal. Il progetto, ispirato all’ultimo disco della band statunitense The Strokes, uscito nei primi mesi del 2020 nel pieno della diffusione del virus, vede la partecipazione di 24 artisti, le cui opere troveranno spazio in diversi luoghi di Pereto. In coincidenza con lo “strano” momento che stiamo attraversando, si fa riferimento al saggio di Mark Fisher The Weird and the Eerie (2016), nel quale il pensatore britannico identifica, con i termini “weird” e “eerie” ciò che è fuori posto, inappropriato, che suscita insieme attrazione e respingimento. Gli artisti hanno creato un percorso che – attraversando edifici storici, strade, case dismesse – abbraccia l’intero borgo, per un’esperienza atipica, legata sia alla fruizione delle opere sia all’esplorazione di Pereto.

A Castelbasso invece, piccolo centro del Teramano, è allestita dalla Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, la mostra Paso doble – dialoghi sul possibile, a cura di Pietro Gaglianò.

Dislocata nei due edifici storici, palazzo De Sanctis e palazzo Clemente, l'esposizione mette in scena, otto dialoghi, inediti, tra artiste e artisti della scena contemporanea in Italia, chiamati a creare un “paso doble”, una danza fatta di tensione e sfida con persone da loro invitate. L'idea è quella di proporre ai visitatori la possibilità di osservare in che modo l’arte visiva può tradursi in suoni, parole e altre visioni. Tra gli artisti presenti: Thomas Braida, Vittorio Corsini, Flavio Favelli, Sophie Ko, Francesco Lauretta, Marco Neri, Aryan Ozmaey, Giuseppe Stampone, che hanno invitato a collaborare, rispettivamente, Alberto Caruso, Valeria Manzi, Domenico Brancale, Livio Lombardo, Saint Huck, Igor Imhoff, Enne Boi, Gino Di Paolo.