Rosa Marotta e  Barbara Petrucci
Collabora con Meer da novembre 2016
Rosa Marotta e Barbara Petrucci

Rosa Marotta. Lavora come libera professionista nell’ambito della pedagogia clinica. Laureata in Pedagogia con indirizzo Psicologico presso l’Università degli Studi di Firenze. Pedagogista Clinico. Dal 1999 al 2009 lavora come imprenditrice e manager nel settore moda. Con l’esperienza della nascita pretermine dei propri figli decide di approfondire gli studi pedagogici e diventa pedagogista clinico. Da quel momento il suo interesse lavorativo è rivolto completamente ad esercitare la libera professione in ambito educativo sociale. Partecipa a vari workshop pedagogici: "ADHD disturbo da deficit di attenzione/iperattività" "Strategie cliniche didattiche"(ISFAR). “Intervento clinico attraverso il disegno ed il gioco”(ISFAR). Corso di formazione modello DIR 101 e i principi del Flootime che promuove le capacità dello sviluppo del funzionamento emozionale, il pensiero riflessivo ed il benessere generale del bambino con bisogni speciali. Da anni si occupa di strategie educative per bambini nati prematuri. Relatrice di “Testimonianza di una madre” in occasione del Congresso "Giovanni Bollea, fondatore della Neuropsichiatria Infantile Italiana" (Firenze, 2013). Relatrice al Congresso Mondiale di Pedagogia Clinica nel 2014 “La pedagogia clinica in aiuto alla nascita prematura” in collaborazione con la dott.ssa Anna Pesci. L’incontro con Barbara Petrucci, pedagogista clinico, attrice e regista dà inizio a una intensa collaborazione progettuale che le porterà a realizzare un importante progetto sostenuto dalla Fondazione Niccolò Galli di Firenze rivolto a donne/madri con figli disabili da cui nasce una performance teatrale dal titolo “L’Onda”, tuttora in programmazione. Scrivono insieme il libro “La sorprendente storia di U come Uguali D come diversi”, racconto sulla diversità che segue i principi della pedagogia clinica in aiuto alla persona.

Barbara Petrucci, nata a Viareggio (Lu), vive in Toscana dove lavora e studia. Attrice e regista, laureata in lettere presso l’Università degli Studi di Siena, consegue diploma di Educatore Professionale presso la scuola regionale USL e la formazione post universitaria in Pedagogia Clinica presso ISFAR FIRENZE; è iscritta all’albo nazionale dei Pedagogisti Clinici.
Formazione artistica
Diplomata alla scuola di teatro Laboratorio Nove di Firenze, segue stage di approfondimento sul movimento con il coreografo Giorgio Rossi, danzatore e regista della compagnia Sosta Palmizi, con James Donlon, mimo e clown, docente presso l’Università di S. Barbara (California) di movimento per attori; segue un percorso di studio sulla metodologia pedagogica del Teatro dell’Oppresso di Augusto Boal sia in Italia che in Francia, con Germana Giannini del Teatro della Voce di Bologna sperimenta percorsi di studio sulle possibilità espressive della voce in rapporto organico con il corpo; segue seminari sul lavoro dell’attore con: Barbara Nativi, Jiudith Malina, fondatrice del Living Theatre, Teatro Kismet, Carlo Cecchi, Marisa Fabbri, Caterina Casini, Carlina Torta.

Attività
Dal 1992 è fondatrice e direttrice artistica della compagnia Diesis Teatrango; dal 2015 direttrice artistica del Teatro Comunale di Bucine, residenza nel progetto per la cultura e lo spettacolo dal vivo della Regione Toscana. È esperta teatrale per il Comune di Arezzo dal 2004. Conduce corsi di aggiornamento per insegnanti e corsi sulle tecniche di comunicazione e di pedagogia teatrale. Ha collaborato con Il Piccolo Teatro di Milano per il progetto di Teatro scuola “Giorni felici” di Beckett. Come attrice ha lavorato con Carlina Torta nello spettacolo da lei scritto e interpretato “Amaramore”, drammaturgia sul tema dell’invecchiamento e della morte; ha collaborato con il regista Gianfranco Pedullà e con il Centro Teatrale Corniani di Cremona per produzioni di Teatro ragazzi. Nell’ambito della regia e drammaturgia ha affrontato una particolare riscrittura della "Tempesta" di W. Shakespeare, dal testo originale e dalla traduzione in napoletano di Eduardo De Filippo, con lo spettacolo ”Povero Mostro”, in programmazione nazionale dal 2005. Ha scritto e diretto performance di impegno civile e di teatro ragazzi con la cooperativa teatrale di cui è fondatrice ; si è occupata di studio e ricerca sulle tradizioni popolari dell’Italia centro meridionale realizzando una produzione discografica e tre spettacoli teatral-musicali: ”Ariele”, “E canto che son pazzo…”, “Il Curatore, tagliatore di barbe e capelli”, performance dal diario manoscritto di Luigi Stifani, musicante e barbiere Salentino, testimone diretto del fenomeno del tarantismo nella Puglia dello scorso secolo. Con la musicista Marna Fumarola e il suo ensemble multietnico ha realizzato la scrittura scenica “Bio-grafia”, un recital/viaggio tra le storie di tre donne di paesi diversi: Italia, Marocco, Pakistan, una comunanza di sensorialità e affetti.

Teatro sociale
Sperimenta e sviluppa una propria metodologia teatrale sull’attore-autore e su percorsi di maieutica teatrale rivolti all’infanzia, all’adolescenza e ai luoghi della riabilitazione psico-fisica. Negli ultimi anni sta affrontando percorsi di sperimentazione su una particolare metodologia di educazione al ritmo e al movimento, rivolta a bambini autistici, presso centri convenzionati. Svolge come Pedagogista clinica percorsi nelle Scuole Pubbliche e progetti speciali in aiuto alla persona.
Dal 2011 conduce in Italia, in collaborazione con il Dott Giovanni Zito, psico-terapeuta e il maestro di tango argentino Giovanni Sciuto, incontri di tango-terapia.
Dal 2000 crea spettacoli con attori disabili, attivando un percorso di specializzazione e approfondimento teatrale per persone con disagio psico-fisico.
Tra le sue produzioni più significative: ideazione e regia della produzione “Pinocchio e la sua banda”, nell’ambito dell’iniziativa Ri-abilit-azioni in collaborazione con il centro di terapia occupazionale di Castiglion Fiorentino (Arezzo), per il progetto europeo su teatro e riabilitazione "Socrates Drama, a learning methodology", promosso da "The adult college di Lancaster"; “Il sacro male” scrittura drammaturgica tratta dal libro di Mario Tobino “Le libere donne di Magliano” e da testi di Alda Merini e Pier Paolo Pasolini.
Nel 2014 l’incontro e la collaborazione con Rosa Marotta segnano l’inizio di un’esperienza straordinaria, sostenuta dalla fondazione Niccolò Galli di Firenze, un laboratorio pedagogico-clinico con madri di figli disabili, conclusosi per quest’anno con la performance “L’Onda”, scrittura scenica originale, testimonianza del percorso narrativo e artistico delle donne partecipanti.
Scrive insieme a Rosa Marotta il libro per bambini e genitori “La sorprendente storia di U come uguali e D come diversi” una fiaba sulla diversità. Conduce da dieci anni un laboratorio annuale permanente di arti integrate rivolto ad attori e persone disabili.

Articoli di Rosa Marotta e Barbara Petrucci

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