Da sempre gli aromi accompagnano le pratiche meditative. Puntiamo su Mirra, Mirto, Ginepro, Issopo e Sandalo.

"La meditazione è uno stato naturale dell’essere, uno stato che abbiamo perduto, e ritrovarlo è la gioia più grande della vita" sosteneva Osho, maestro spirituale indiano. Ma anche se non si sta seguendo un particolare percorso esistenziale o se non si conoscono i presupposti di articolate filosofie di pensiero orientali, è possibile decidere di ritagliarsi un piccolo spazio che ci consenta di allontanarci – facendo una breve pausa – dalle tensioni della vita di tutti i giorni e dai suoi ritmi frenetici, ritrovando concentrazione e relax.

Un anti-stress
La meditazione, infatti, secondo molti dei ben tremila studi scientifici condotti, sarebbe in grado di contrastare lo stress, ridurre l’ansia, ma anche di riequilibrare stati d’animo come la rabbia e la paura. Per non parlare della capacità della meditazione di rallentare il processo di invecchiamento sia all’esterno sia all’interno dell’organismo.

Uno spazio quotidiano per noi
Per imparare a meditare – secondo gli esperti – basterebbero 10-15 minuti al giorno (incrementabili ovviamente in base alla propria disponibilità di tempo) da trascorrere in un luogo tranquillo che ci permetta di rilassarci. Si consiglia spesso la complicità di una candela profumata, ma l’aromaterapia può aiutarci in modo più mirato – ricorrendo a un diffusore per ambienti – con essenze specifiche capaci di favorire il contatto con la parte più profonda di noi, ritrovando la calma e la serenità necessarie per affrontare al meglio la nostra quotidianità. Vediamo le essenze più adatte.

Mirto, per uscire dal frastuono

Dalle foglie e dalle cime fiorite del Mirto (Myrtus communis), pianta originaria del bacino del Mediterraneo, si ottiene per distillazione un’essenza strettamente legata al ciclo della rigenerazione delle forze vitali, dal profumo fresco ed erbaceo. Nota soprattutto per le sue proprietà cosmetiche, tanto che l’Acqua di Mirto o Acqua degli Angeli è una delle preparazioni più antiche per purificare e tonificare la pelle, quest’essenza è in grado di far riscoprire alla mente la capacità di aprirsi alla bellezza del silenzio, allontanandola dal frastuono e dalla fretta. Si tratta di un olio essenziale prezioso perché riesce a ridonarci quello che potremmo definire “sorriso interiore”, aiutandoci a pensare in grande, dissolvendo dubbi e disarmonie interiori.

Ginepro, per purificare la mente

L’essenza di Ginepro (Juniperus communis) viene distillata dalle bacche di questa pianta sempreverde dalle foglie aghiformi, facilmente adattabile ai più diversi ambienti, dalla costa ai 2500 metri d’altezza. L’aroma fortemente balsamico di questa essenza – nota per le sue proprietà drenanti e per l’innegabile efficacia anti-cellulite – è in grado di purificare la mente, invitandola alla meditazione. Grazie alle sue note aromatiche diventa più facile abbandonare paura e sfiducia, riconquistando forza e coraggio. È l’essenza giusta quando si deve purificare la mente, allontanando stress e tensioni nervose, predisponendosi alla meditazione e al raccoglimento. Molto efficace per dissolvere paure e debolezze, il Ginepro riattiva la forza vitale allontanando le influenze negative.

Mirra, un medium tra uomo e divinità

Esattamente come l’Incenso, la Mirra è una resina oleosa ottenuta per incisione della corteccia di una pianta, la Commiphora molmol (Africa e Yemen): nota soprattutto per il suo aroma gradevole e per il suo legame con molte tradizioni religiose, questa essenza viene da secoli utilizzata sia in medicina, sia in profumeria. L’aroma di quest’olio denso e rossastro riesce a gestire l’intermediazione tra uomini e dei, ricreando con le sue note penetranti l’armonia tra il mondo spirituale e quello fisico. Essa infatti, oltre che per la meditazione, è un’essenza indicata per lo yoga – termine che in sanscrito deriva dalla radice “yuj” che significa “unire, congiungere” – che mira proprio alla ricongiunzione dei diversi piani di cui siamo composti, fisico, mentale e spirituale. Il valore aggiunto di questa essenza è probabilmente la sua capacità di favorire l’interazione emotiva con coloro che ci circondano, rendendoci aperti e disponibili ai sentimenti e all’amore.

Issopo, stop alle emozioni estreme

Pianta sacra per il popolo ebraico, perché capace di purificare corpo e spirito, anche l’Issopo rientrava nei riti sacri, utilizzato soprattutto nell’aspersione dell’acqua (Hyssopus officinalis). L’aroma lievemente canforato di questa essenza stimola il sistema nervoso centrale, attivando le risposte positive dell’organismo, mobilitando le risorse nascoste della psiche. Sostiene le forze e accresce la capacità di concentrazione: le sue note donano chiarezza ai pensieri e lasciano la mente libera dalle emozioni estreme, consentendole di spaziare nella fantasia e nella creatività. L’Issopo aiuta a ritrovare il proprio centro e a stabilire la comunicazione tra i diversi punti energetici. Come il Sandalo, è strettamente legato al corpo sottile, del quale favorisce la purificazione.

Qualche cautela
Si tratta di un’essenza delicata da utilizzare (contiene chetoni) ed è bene non abusarne. L’Issopo è assolutamente controindicato – sia per via esterna che interna – in gravidanza e nei soggetti che soffrono di epilessia.

Come utilizzare le essenze “della meditazione”

Le essenze citate in questo articolo possono essere utilizzate una per volta o mescolate insieme secondo i gusti personali. La diffusione nell’ambiente è la più indicata allo scopo meditativo, aggiungendone - complessivamente – 5-10 gocce in poca acqua se si utilizza un bruciatore tradizionale “a coppetta”, scaldato dalla candela sottostante. In alternativa, 2-3 gocce possono essere fatte cadere su un fazzoletto di cotone, dal quale si inalerà poi l’aroma – avvicinandolo al naso – prima di dedicarsi alla meditazione o alla seduta di yoga. È infine possibile dedicarsi un piccolo spazio a fine giornata, aggiungendo un massimo di 10-15 gocce a un cucchiaino di alcool e versando poi il tutto nella vasca da bagno colma di acqua calda.

Da sapere

Il Mirto per purificare l’Aura
Il Mirto è una delle essenze che – secondo alcune antiche filosofie orientali – sarebbe in grado di purificare l’Aura, perché capace di agire elettivamente sui corpi sottili. Rappresenta, insieme all’Issopo e al Ginepro, una delle essenze più indicate alla purificazione per gli operatori olistici che praticano le discipline bioenergetiche.

Sandalo l’aroma del corpo sottile
L’essenza di Sandalo (Santalum album) è un’altra essenza tradizionalmente utilizzata nei rituali sacri, strettamente connessa alla preghiera. Come la Mirra è un aroma quasi ultraterreno, capace di mettere in comunicazione i vari livelli dell’essere umano. Il suo aroma legnoso genera vibrazioni profonde capaci di placare la mente e rallentare i ritmi, allontanando aggressività e aprendo la mente alla calma e alla pace meditativa. Da sempre considerato un aroma soprattutto maschile, il Sandalo possiede la capacità di avvolgere in un caldo e morbido abbraccio mentale entrambi i sessi, con uguale efficacia. Insieme all’Issopo, lo yoga lo descrive come il profumo del “corpo sottile” o “corpo illuminato”, capace di governare al tempo stesso il Chakra sacrale – che gestisce l’energia sessuale – e il Chakra più alto, sede della saggezza e dell’illuminazione. Lo Swahra-yoga, che mira a padroneggiare i ritmi della respirazione, consiglia di usarlo nell’ambiente, allo scopo di favorire l’integrazione dei ritmi respiratori e delle funzioni cerebrali con i ritmi cosmici.

In collaborazione con L’altra Medicina Magazine, Viola edizioni