"Detox" è diventata una parola chiave quando si parla del benessere del nostro organismo, scandita e proclamata ovunque. Tanti malesseri possono essere spiegati con l’intossicazione dell’organismo e di conseguenza viene voglia di ripulire il proprio corpo. In giro vediamo tantissime offerte di prodotti detox, dai cocktail analcolici alle barrette energetiche, ma io ho voluto affrontare questo argomento in modo serio con Barbara Zerbini - insegnante di yoga, ma anche conduttrice di ritiri e seminari con terapie detox e per la guarigione naturale. Barbara segue il percorso dell’igienismo o igiene naturale, che è un metodo per mantenere l'organismo sano seguendo un'alimentazione corretta e il digiuno, che hanno la capacità di autoguarirci.

Come e quando hai capito la necessità della disintossicazione?

Avevo 21 anni e lavoravo in una piscina, era un lavoretto che facevo in più per arrotondare. Intorno alla piscina c’erano tanti bar con varie offerte gastronomiche, e io avevo l’accesso e la possibilità di mangiare qualsiasi cosa. Organizzavano anche matrimoni, dove arrivavano meravigliosi cibi, e feste tutti giorni. Era un Eden, ma a un certo punto ho iniziato a sentire dentro di me che tutto il cibo era inquinato, non pulito. Allora ho cominciato a mangiare solo frutta. Ero in un luogo pieno di gelati, pizze e coca-cola, ma io da sola iniziai a scegliere solo frutta, che pure era bellissima. Non avevo nessun libro, nessuna possibilità di trovare delle informazioni su questo tema, non sapevo nemmeno se esistevano dei libri su questo argomento.

Cosa è successo al tuo corpo dopo che hai cominciato a mangiare solo frutta?

Sono dimagrita tanto, ero molto deperita e mi si è bloccato il ciclo. Ancora non sapevo che era una cosa normalissima, a volte va anche bene perché serve per preservare la propria energia. Nell'India antica fra i poteri delle donne c’era anche la possibilità di fermare il ciclo. Loro sapevano come farlo, avevano degli esercizi per prolungare la vita dei loro ovuli e per rimanere fertili più a lungo possibile.

La scomparsa del ciclo è stato l’unico sintomo?

Quando ho cominciato il processo di disintossicazione, si sono manifestati anche degli eritemi, era la pelle che stava eliminando le tossine. Ovviamente a 21 anni non ne avevo ancora accumulate tante. Avevo tanta energia in quel periodo, non dormivo fino alle 2-3 di notte e andavo a lavorare alle 7 del mattino. I medici per farmi tornare il ciclo, mi hanno obbligato a prendere la pillola anticoncezionale, che mi ha dato solo dei problemi. Dopo due anni che prendevo la pillola ho capito che non mi faceva bene perché sentivo molti squilibri dentro di me, e l’ho sospesa. Il ginecologo era molto alterato perché secondo lui non si potevano prendere decisioni di questo tipo all'improvviso. Io avevo le mie ragioni, che si sono rivelate giuste, perché sette mesi dopo si è ripresentato il mio ciclo spontaneamente.

Dopo di ciò hai sospeso la dieta fruttariana?

Mangiavo un po' di tutto, ma non sapevo che bisogna anche occuparsi della provenienza del cibo. Non basta andare al supermercato e comprare una bella mozzarella, ma bisogna chiedersi “da dove arriva”? Ancora non capivo queste differenze. Ho cominciato fare yoga e sono andata in India, a Varanasi ho incontrato un medico ayurvedico che mi ha raccontato del panchakarma.

Che cosa è il panchakarma?

I Panchakarma sono lpratiche di detox molto invasive e per noi occidentali anche molto difficili da capire. Noi siamo abituati a pensare che durante il cambio di stagione si debba rinforzare il sistema immunitario, ma non capiamo che in realtà lo rinforziamo lavandoci. Quello che normalmente facciamo - prendere degli integratori e delle vitamine, il che di per sé va bene - è come mettere un lenzuolo sopra lo sporco, solo che dopo un po' lo sporco puzza. In più, certi integratori possono essere disturbanti per il corpo, dobbiamo capire quali sono i più adatti a noi e in quali quantità. L'unica che si può prendere senza preoccupazioni è la vitamina C, in caso di eccessi si manifesta la dissenteria e ci si può fermare. Le altre vitamine invece possono creare delle densità negli organi.

Quando hai fatto il tuo primo ritiro detox?

Allora facevo yoga con Luca Compare, in quel periodo lui organizzava ritiri detox da solo (ora li facciamo insieme), portando fuori Milano la classe dei suoi allievi, eravamo in 11-12 persone. Allora ho capito che il pensiero che ho avuto a 21 anni era giusto, ovviamente non che tutto sia inquinato, ma che ogni tanto il corpo vada "lavato" internamente. La maggioranza delle persone fa fatica a seguire sempre una dieta corretta, è quasi impossibile, ma alcuni studiosi hanno accertato l'utilità che il corpo vada ripulito ogni tanto, che equivale al panchakarma, dei lavaggi da eseguire nel periodo primaverile e autunnale. Dipende anche dalla propria costituzione, se i problemi sono più nello stomaco che nell'intestino, nei polmoni o nelle vie respiratorie. Non si può improvvisare con il detox, oppure fare come ho fatto io, cambiando il modello nutrizionale di colpo.

Cosa succede se si improvvisa un detox in autonomia?

È già successo tante volte che mi chiamino ragazze che hanno fatto detox da sole e con qualche problema perché non hanno esperienza. Dopo che ho fatto 2-3 volte detox con Luca, lui ha notato che ho una forte predisposizione ad assimilare le informazioni e a trasferirle subito, e anche una forte autonomia. Da lì in poi ho cominciato a fare corsi e a insegnare yoga. Abbiamo continuato a fare dai seminari detox insieme, prima gli facevo da assistente e ora collaboro con lui.

Hai fatto qualche corso per approfondire le tue conoscenze sul detox?

Ho seguito Michelangelo Chiecchi che è un maestro di medicina naturale, e anche Valdo Vaccaro. Sono scuole libere. Si pratica detox anche nelle scuole di naturopatia, ma è un'altra cosa, la formula che ho scelto io è l’igienismo, proviene da Herbert Shelton. Lui è stato il precursore, nel Novecento ha scoperto che se si mette il corpo nelle condizioni di auto-ripararsi fa tutto da solo, bisogna solo sostenerlo per evitare effetti secondari come eritemi o blocchi del ciclo mestruale, forti influenze o dissenterie.

Come vedo dalla tua esperienza a volte il detox può dare anche dei problemi molto gravi. Come li affronti?

A volte sì, soprattutto se lo pratica una persona che è molto sovrappeso e mangia quasi solo derivati animali. Si pulisce di colpo, ma ha talmente tante tossine che rischia lo shock cardiaco, perché nel sangue vanno molti veleni e il sistema va in tilt.

Che effetti dà uno stile di vita simile al tuo, praticare yoga e mangiare sano?

Ho notato che anche la mia pratica di yoga evolveva con questo sistema, soprattutto il mio corpo ringiovaniva, oltre all’estetica. Mi rendo conto che rispetto alla media della popolazione che ha il cassetto pieno di medicinali in casa, io non ne ho. Nessun antidolorifico, niente contro il mal di testa, per lo stomaco, per il reflusso, e questo mi fa riflettere sul perché. Significa che non ho bisogno, non vado mai dal medico, magari ogni tanto solo per la curiosità di fare le analisi del sangue.

Tu e i tuoi allievi dei corsi di yoga mangiate sano e praticate, questo da solo non basta? Bisogna comunque fare detox ogni tanto?

Sì, perché mentre noi siamo qua, tantissime nostre cellule nascono e altre muoiono, c’è un processo degenerativo nel corpo, al di là del veleno che si può introdurre con il cibo, il corpo crea delle scorie da solo. Noi ci laviamo fuori, facciamo peeling e vediamo la nostra pelle rinnovata, ma succede anche dentro. Normalmente se il corpo è pulito e si ha un'alimentazione sana, bastano poche ore di digiuno in più, magari un giorno intero assumendo solo succhi può bastare. È quasi più utile fare un giorno di detox a settimana che stare attenti tutti giorni. Basta mangiare sano ogni giorno, senza troppa disciplina che potrebbe stressare l’organismo.

Il tuo lavoro comprende anche un sostegno psicologico. Come riesci a risolvere i problemi legati alla dipendenza dal cibo?

Il rapporto con il cibo è di amore/odio, con tante problematiche nascoste. Che cosa compenso con il cibo? Emergono tanti aspetti psicologici. Se si pratica il detox una volta al mese non si può fare tanto danno quanto le abitudini delle ragazzine di calcolare le calorie, saltare il pranzo e consumare in continuazione acqua e limone. Questo non dà un senso di serenità nei confronti del cibo e nel rapporto con esso.