Ciò di cui abbiamo bisogno è una tazza di comprensione, un barile di amore e un oceano di pazienza.

(San Francesco di Sales)

La frase “Il tempo è denaro” sembra contenere una verità accettata da tutti. Suggerisce che non c’è tempo da perdere, che devi andare veloce se vuoi essere destinato al successo e alla prosperità. Siamo stati programmati - o almeno così sembra - per fare, fare e fare senza poterci mai fermare, per non perdere tempo né soldi. Tutto ciò ci costringe a vivere a ritmi frenetici, mettendo a volte a repentaglio la salute e spesso le relazioni. Si pone fine a un rapporto con un sms, per non dover dare troppe spiegazioni e si pensa di risolvere questioni complesse con un semplice cinguettio. Abbiamo fretta. Andiamo di fretta. C’è sempre un’altra cosa a cui dedicarsi piuttosto che a quello che stiamo vivendo.

Ti sei mai chiesto il senso di tutta questa frenesia? A ben guardare, sembra che manchi un vero senso perché tutta questa velocità sta lentamente portando verso l’autodistruzione l’essere umano. Esiste una verità ineluttabile: il ritmo e il tempo della vita non possono essere accelerati.

Siamo essere umani: una gestazione dura nove mesi e, che ci piaccia o no, esiste un tempo per portare a compimento le cose. Bruciare le tappe a volte può succedere, fa parte anche questo della vita, anche se oggi voler accelerare gli eventi sembra essere diventato la normalità. Anche se desideri andare più in fretta, sappi che ogni cosa ha il suo ritmo. Accettare questa semplice verità allenta la tensione e, inspiegabilmente, potresti renderti conto che le cose iniziano a fluire con più facilità proprio quando accetti il ritmo naturale delle cose.

Un generale francese disse “Abbiamo fretta? Andiamo lentamente”. Esiste una profonda verità dietro queste semplici parole. Nessuno ci ha spiegato il senso fecondo dell’attesa, che è altro rispetto al deleterio desiderio di procrastinare o rimandare un’azione o una decisione. Una cosa è la fuga dalle decisioni, dalle responsabilità e dall’azione consapevole. Un’altra questione è la tendenza a voler che le cose avvengano secondo un tuo schema mentale, secondo un’aspettativa che ti sei creato nella mente. Se vivi di corsa, sotto stress e inseguito dall’incubo delle scadenze ti mancherà il tempo di fermarti per meditare sulle decisioni da prendere, sui risultati attesi. Vuoi che tutto passi in fretta anche se ciò significa sbagliare o lasciarsi scappare le grandi opportunità della vita.

Tutto e subito è il grande miraggio di quest’epoca. Facendo leva su questa insoddisfazione diffusa, si vendono prodotti, diete, rimedi, prodotti di bellezza e perfino percorsi formativi che promettono cambiamenti di fisico, stato di salute e atteggiamento mentale che, in realtà, scaturiscono soltanto da un impegno personale intenso e dai tempi giusti di maturazione che ogni trasformazione profonda richiede. Si vive in una società che è diventata un mondo di “Adesso”. Sei incalzato per risolvere subito ogni cosa senza impiegare il tempo giusto per valutare, per connetterti con i tuoi bisogni profondi. Come se volessi liberarti di un’ansia che ti opprime. Se non riesci ad aspettare fino a domani, fino a quando sarai a casa, a quando arriverà una persona… come puoi aspettarti che le cose abbiamo il tempo di giungere e compimento?

Confucio dice che “La pazienza è potere: con il tempo e la pazienza, ogni foglia di gelso diventa seta”. Ecco perché l'impazienza è una forma di resistenza al cambiamento. La domanda giusta da farsi è: puoi vivere la tua vita con pazienza, aspettando che le cose capitino in modo naturale, senza forzarle, senza pressioni, e spesso senza nemmeno cercarle? Se riesci a darti una risposta positiva e aspettare i tempi della feconda attesa potresti scoprire che la vita scorrerà più facilmente.

E l’incredibile scoperta ti svelerà che è proprio il tuo attaccamento al risultato, il tuo morboso volere che le cose vadano con una certa velocità e come te le eri prefigurate, l’ostacolo più potente alla realizzazione dei tuoi desideri più profondi.