La nostra routine quotidiana ci impone ritmi sempre più frenetici: ci sembra che il tempo sia sempre insufficiente per le cose che dobbiamo o vogliamo fare. Il lavoro, la famiglia, i figli, i colleghi: a volte siamo soggetti a un vero e proprio bombardamento di richieste, notizie, azioni da completare nel più breve tempo possibile.

Per riuscire a mantenerci equilibrati e vitali i consigli degli esperti sono molteplici: giornali e riviste sono ricchi di suggerimenti per moltiplicare le nostre energie personali e con essa il tempo a nostra disposizione. A volte, subissati da tali e tante informazioni, che trovano nei social network la loro cassa di risonanza, non sappiamo cosa è meglio per noi seguire o cosa invece è meglio tralasciare.

Un piccolo segreto, che metto in pratica da sempre, è quello di pensare, sempre e in ogni momento, che ho tutto il tempo che mi serve o, ancora meglio, ho tempo in abbondanza per fare le cose che il "mondo esterno" si aspetta da me. Nell’esperienza che ho maturato nei miei corsi e con i miei allievi e clienti, ho compreso un altro segreto importante: essere consapevoli dei ritmi della natura e imparare a fluire in armonia con essi.

Da poco è passato l’equinozio d’autunno che cade il 22 settembre. Ormai sappiamo tutti che la parola equinozio deriva dal latino e significa notte uguale, ovvero il giorno e la notte sono di pari durata. Vale la pena ricordare che questo è il momento perfetto per trovare un equilibrio dentro di noi e riconoscere i nostri bisogni separandoli dalle sovrastrutture che la società ci impone in termini di cose da fare, da comprare, da portare a termine, o, ancora peggio, mode da seguire.

Se osserviamo ciò che accade in questo periodo in natura, i frutti cadono dagli alberi e si separano dalla pianta; i semi vengono selezionati dell’uomo per essere consumati, conservati o ripiantati nelle nuove semine. Questo lavoro di cernita o separazione operato dall’ambiente naturale simbolicamente riguarda anche l’essere umano: questo periodo ci invita a scegliere l’utile dall’inutile, il nocivo dal salutare, la cosa pura e vitale da quella ormai avvizzita.

Questo è il periodo ideale per seguire una breve fase di disintossicazione, dopo gli eventuali eccessi del periodo feriale ed eliminare le tossine che avvelenano il nostro corpo. Infine, al rientro dalle vacanze siamo nella situazione ideale per osservare la nostra casa ed eliminare le cose che non ci piacciono più o che sono inutilizzate da tempo (quello che gli inglesi definiscono clutter). Eliminare le tossine ci farà sentire pieni di energia e, forse, possiamo perdere quei chili di troppo messi su durante l’estate.

Disfarsi del disordine e del superfluo sarà un esperienza liberatoria che eviterà che la casa (armadi, cassetti e scrivanie) si possa ingolfare in breve tempo. Approfittiamo del cambio di stagione per fare spazio: eviteremo così che le cianfrusaglie inutili che invadono i cassetti possano ostacolare la nostra organizzazione e con essa il fluire della nostra vita!