Perché ricorrere alle cure quando si sta male? Quella che può sembrare una domanda priva di senso, o per altri versi fuori da ogni logica, in realtà è una questione sulla quale sarebbe importante interrogarsi e soffermarsi un attimo.

La prevenzione primaria è quell’intervento di mantenimento di una condizione di salute, utile a far sì che una persona continui “sulla retta via”, su una strada, cioè, che consenta, in un dato contesto, di proseguire senza problemi. In altre parole, senza ammalarsi. Infatti, la logica della prevenzione primaria è realmente preventiva, in senso letterale: essa punta a evitare l’insorgenza di una malattia, ad esempio incrementando le difese, eliminando fattori causali o scatenanti, trattando condizioni di rischio, impostando uno stile di vita adeguato.

La logica della prevenzione primaria è centrata quindi sulle cause – le cause prime – e non sui sintomi. L’Istituto di Medicina Olistica ed Ecologia Comportamentale San Lorenzo in Lodi, presieduto dal dott. Roberto Fagioli, segue una logica preventiva primaria, andando sempre alle cause dei problemi trattati e del comportamento del soggetto.

Questa logica, oggi ancora poco diffusa, fa sì che ciascuno vegli attentamente sul proprio organismo e sul proprio stato, in maniera tale da mantenere – quasi da sé, se tutto procede bene – una condizione di benessere e di salute. Confido che per il futuro vi sia una sempre maggiore attenzione agli aspetti realmente preventivi della salute in generale. Sono fiduciosa nella diffusione di una consapevolezza e di una nuova attenzione al Sé. Ma nel frattempo, c’è da chiedersi come si può declinare la logica di prevenzione primaria nell’ambito psicologico.

Le avvisaglie di un disturbo psicologico esistono, sono una realtà diffusa, sono facilmente rilevabili dal soggetto stesso che le vive, spesso sono anche facilmente distinguibili da parte dalle persone intorno. Chi non si accorge di piccoli segnali di ansia, di controllo, di tristezza eccessiva, chi non si rende conto degli sbalzi d’umore, della tendenza aggressiva, dei princìpi di un masochismo?

Ebbene, a questi segnali occorre prestare attenzione. Ma, non solo, possiamo spingerci ancora più oltre: possiamo pensare a una prevenzione primaria in termini di mantenimento di uno stato di salute psichica, anche al di fuori della presenza di segnali prodromici. In termini operativi, diventa utile una consultazione psicologica ai prodromi di un malessere psichico, ma anche un follow-up a distanza di alcuni mesi dalla conclusione di una psicoterapia.

Se la logica è quella del non ammalarsi, allora dobbiamo essere attenti alle nostre reazioni, quelle piccole, dobbiamo coltivare con cura e con amore lo stile di vita migliore per noi, che meglio ci mantiene in una situazione di benessere pieno, di realizzazione autentica, di appagamento della nostra natura.