Mi è capitato spesso in passato, e mi capita ogni tanto anche tutt’ora, leggendo titoli come quello di questo articolo, di sorridere, fare un sospiro grande e sbuffare “ ... e se magari...”.

Mi sono posta spesso la domanda: Ma come si fa? Com’è possibile? Mica è facile, qui poi in Occidente, nella routine vorticosa del quotidiano, in città, il lavoro, vita privata ecc... ecc... sarebbe bello ma... blà, blà, blà.

Una delle tante cose che ho imparato in questi anni, dai vari corsi, dalle diverse esperienze di vita personale e professionale, e in particolare dalle tante e diverse persone incontrate, è fare le cose un giorno per volta, giorno dopo giorno; un passo per volta, passo dopo passo. Per me è stato fondamentale! Da brava Vata correvo, correvo, veloce, veloce, o tutto o niente, subito, subito, e lo farò poi, questo è stato uno strumento e metodo efficace nell’immediato, che funziona e mi ha aiutata a raggiungere tanti traguardi, soddisfazioni, successi, superare imprevisti, fallimenti, lutti, le piccole grandi sfide della vita, e mi ha aiutata a rialzarmi dopo una caduta.

Mi sono ripetuta più volte, e ormai è parte di me: hai gli strumenti, usali! Metti in pratica, scegli, agisci in modo consapevole. Acquisita quindi la conoscenza, sempre in divenire, entrando sempre più nella comprensione e consapevolezza, faccio del mio meglio un giorno per volta, giorno dopo giorno, un passo per volta passo dopo passo.

Abbiamo iniziato a muovere i primi passi in questo mondo immenso e meraviglioso che è “la scienza di lunga vita”, l’Ayurveda, apprendendo origini, filosofia e concetti che ne sono alla base. Quindi questa scienza naturale e olistica considera l’uomo come universo in sé, composto da corpo, mente e anima, un microcosmo inseparabilmente connesso all’intera esistenza del macrocosmo, entrambi composti dai 5 elementi fondamentali: Terra, Acqua, Fuoco, Aria ed Etere, che con il loro equilibrio assicurano la vita in questo Universo e in ogni essere vivente.

Facile? Forse no, ma con conoscenza e comprensione può diventare semplice, l’importante è poi passare all’azione e mettere in pratica, ancora e ancora e diventare una nuova sana routine. Come? Cosa? Quando? In che modo? Perché? Beh, il fine direi che è ovvio, è il benessere, l’armonia, poi a ciascuno il suo personale e specifico perché a noi resta la scelta.

Prima di tutto conosci te stesso (vedi articolo precedente): individua il tuo Dosha, la costituzione base di appartenenza, e l'eventuale squilibrio Dosha della stagione in cui ci troviamo. Un giorno per volta, un passo per volta, quale altra modalità potrebbe essere più che azzeccata di questa se pensiamo che, oltre ai ritmi delle stagioni, Autunno, Inverno, Primavera, Estate rispettivamente Vata, Kapha e Pitta, la giornata Dosha-clock è ripartita in 2 cicli di 4 ore per ogni Dosha dunque 2x4x3=24h? Questo significa non solo cosa fare per raggiungere uno stato di benessere ma anche in quale momento della giornata sia più indicato farlo. In ayurveda nulla è lasciato al caso!

L’Āyurveda considera quindi di fondamentale importanza il saper vivere in sintonia con la natura e con tutti i suoi ritmi, stagionali, fasi della vita e giornalieri.* Dinacharya* è la routine giornaliera che consente di ottenere e mantenere equilibrio nella costituzione e l’armonia di corpo, mente e anima. Dinacharya + il termine sanscrito composto da din, che significa giorno e acharya, che esprime l’azione di sentire, di accordarsi con una determinata dimensione. Dinacharya perciò significa accordarsi con l’ordine quotidiano naturale, seguire delle pratiche che, applicate quotidianamente con costanza, portano a uno stato di salute generale e di libertà dalle malattie. Praticare una routine giornaliera significa quindi capire e scegliere ogni giorno ciò che fa bene alla propria vita ed evitare ciò che le fa male. La routine aiuta a stabilire equilibrio nella costituzione e ottenere l’armonia nel corpo, nella mente e nell’anima. Imparare a gestire armoniosamente la vita quotidiana rispettando la natura, è fondamentale per noi stessi e per il mondo in cui viviamo.

Come iniziare la giornata, COSA è meglio fare e QUANDO

L’Ayurveda consiglia di seguire attentamente e con cura l’orologio “doshico” in modo tale da poter regolare i ritmi della vita su parametri che favoriscano naturalmente l’equilibrio con i flussi e con le oscillazioni della natura.

Orari dei Dosha
KAPHA 06.00 - 10.00 18.00 - 22.00
PITTA 10.00 - 14.00 22.00 - 02.00
VATA 14.00 - 18.00 02.00 - 06.00

Risveglio
È buona abitudine svegliarsi la mattina presto, con l’aurora, per usufruire delle migliori energie della giornata; in questo periodo, infatti, domina Vata e si può dunque trarre vantaggio dalle sue caratteristiche di leggerezza, freschezza, allegria, movimento, qualità che portano naturalmente all’eliminazione dei prodotti di scarto e alla purificazione. L’aurora varia secondo le stagioni, ma le persone Vata dovrebbero svegliarsi entro le 5,30 di mattina, le persone di Pitta entro le 6,00 e le persone Kapha entro le 6,30. Rimanendo a letto più a lungo e svegliandosi quindi in un periodo dominato da Kapha, ci si sentirà più pesanti, più lenti e paradossalmente più stanchi, con la sensazione di non aver riposato a sufficienza. È bene non alzarsi di fretta ma rimanere a letto ancora per qualche istante (un paio di minuti) per prendere meglio coscienza del proprio corpo, lasciar fluire le sensazioni del risveglio e adottare un atteggiamento di gratitudine e calma, nutrire la mente con pensieri positivi al fine di adottare un comportamento di attenzione consapevole verso tutte le attività del nuovo giorno.

  • Eseguire la pulizia della lingua con un apposito strumento jibbi (netta lingua) in acciaio o rame, passandolo sulla lingua dall’alto verso la punta 7 volte, al fine di rimuovere le tossine che si sono depositate sulla lingua durante la notte. (15’’)
  • Eseguire la pratica di oil pulling, gargarismi con olio di sesamo tiepido 2 o 3 cucchiai e poi sputarlo! (30’’)
  • Lavarsi i denti con una polvere o pasta dentifricia dal gusto amaro, pungente e astringente, amaro. (3-5’)
  • Bere uno o due bicchieri di acqua tiepida/calda. Questa semplice pratica stimola i riflessi gastrointestinali che faciliteranno una naturale evacuazione consentendo di eliminare le impurità accumulate nel tratto digestivo.
  • Lavare il viso con acqua tiepida, per passare poi alla prassi chiamata Jalaneti, Jala =acqua, Neti =pulire, ben conosciuta dai praticanti Yoga, al fine di consentire la rimozione del muco accumulato nelle fosse nasali. Allo scopo viene usato un apposito strumento, detto Lota, riempito con acqua tiepida nella quale è stato sciolto un pizzico di sale. L’acqua, attraverso la tecnica appropriata, passa da una narice all’altra in modo semplice e naturale rimuovendo dai condotti nasali muco, polvere e ogni altra impurità. Quando le narici saranno asciutte, massaggiarne l’interno con olio adatto, come quello di sesamo puro. (5’)
    Dopo la pulizia del cavo orale si pratica quindi un breve automassaggio del corpo e della testa con olio di sesamo puro o medicato, secondo le necessità individuali. Nell’antico testo Charaka Samhita si legge:
    «Se una persona pratica regolarmente il massaggio d’olio, il suo corpo non risente di ingiurie o del lavoro più duro. La sua struttura fisica diventa forte, flessibile e attraente. Mediante questa pratica il processo dell’invecchiamento è rallentato». «Vata domina nell’organo di senso del tatto, e questo organo ha la sua sede nella pelle. Il massaggio è di grande beneficio per la pelle; perciò andrebbe praticato regolarmente». È opportuno, inoltre, avere cura e oleare attentamente altre parti del corpo: le orecchie, il punto posto alla sommità del capo Brahma Randhra, le narici, l’ombelico Nabhi, l’ano e i genitali. (10’)
  • Fare un bagno o doccia con acqua calda/tiepida più fresca ultimi 10’’.
  • È il momento giusto ora per praticare una moderata attività fisica, equilibranti tecniche di respiro e meditazione. L’esercizio fisico è un importante aspetto connesso a una routine quotidiana equilibrata. Charaka sostiene che: “L’esercizio fisico dà leggerezza, efficienza, stabilità, resistenza alla fatica, elimina i Dosha disturbati dal corpo, specialmente Kapha, e rafforza la digestione”. (10’-40’)
  • La colazione del mattino è un altro punto molto importate per iniziare bene la giornata; non dovrà essere basata esclusivamente sul sapore dolce, ma essere energizzante e leggera, e in base alle proprie necessità e costituzione. (5’-15’)

Pranzo
È preferibile pranzare presto e nelle ore indicate come Pitta-clock, in quanto a mezzogiorno il potere di Pitta è al suo apice sia nell’ambiente esterno, che in quello interno; il nostro potere digestivo è al suo massimo grado in questo momento della giornata. Il pranzo dovrebbe essere completo e contenere tutti i sei sapori, in accordo con la propria costituzione, la stagione, il luogo e il potere di Agni il fuoco digestivo. Importantissimo è anche come si mangia; bisognerebbe farlo, in un’atmosfera serena e rilassata, in modo confortevole e dedicandosi completamente al cibo. L’atteggiamento mentale durante i pasti è determinante per un corretto processo digestivo: mangiare arrabbiati o in preda a forti emozioni, causa una difficile digestione. Dopo mangiato è consigliato rimanere tranquillamente seduti per 5’; una breve passeggiata, poi, è utile per favorire la digestione, tanto che gli antichi testi dell’Āyurveda raccomandano di fare 100 passi dopo i pasti. Evitare di dormire dopo pranzo; bambini, anziani e persone malate fanno eccezione a questa regola.

Fine della giornata lavorativa
Questa parte della giornata, arrivati a casa e prima della cena, sarebbe il momento ideale per sottoporsi a tutte quelle pratiche che rimuovono stress, tensioni fisiche e mentali, quali rilassamento, yoga, meditazione, tecniche di respiro. Questo è inoltre il tempo da dedicare alla famiglia e alla cura della condivisione e serenità.

Cena
L'Ayurveda raccomanda di consumare la cena almeno tre ore prima di andare a dormire, non dopo le 19.30. Cenando a quest’ora permettiamo al nostro corpo di digerire il cibo che abbiamo mangiato prima di andare a dormire. Il pasto serale deve essere leggero e digeribile, potrebbero compromettere la serenità digestiva e il sonno. Questo aiuta a prevenire l'accumulo di Aam (tossine) nel corpo. Il cibo non digerito si trasforma in Aam. Se possibile l’ideale sarebbe poter effettuare una breve passeggiata (100 passi) dopo cena, come consigliato per il dopo pranzo, per aiutare la digestione e per prepararsi a una serata tranquilla. È consigliabile anche essere più regolari possibili negli orari e nelle abitudini, in particolare per chi ha problemi di insonnia; di sera è vivamente sconsigliato intraprendere attività impegnative, o impegnare gli organi di percezione fino a tarda notte. L’abitudine di andare a letto sempre alla stessa ora, infatti, favorisce il sonno.

Riposo notturno
In sintonia con il ciclo Kapha è opportuno andare a dormire abbastanza presto, non dopo le 22.00, quando i ritmi del corpo si placano naturalmente e il sonno è buono, profondo e rigenerante; se si aspetta troppo a prendere sonno si entra nel ciclo Pitta e ci sarà di nuovo il desiderio di essere attivi. Un buon massaggio ai piedi con olio di sesamo caldo rilassa e concilia il sonno (5’-10’). Per vivere una nuova giornata con una buona energia e ritmo, ci vuole una notte di buon sonno profondo e ristoratore.

Le buone abitudini giornaliere si riflettono nell’arco di tutta la vita. Il sistema ottimale per il mantenimento della salute è detto in lingua sanscrita Swasthavritta, ovvero “cerca di migliorare ogni giorno”. Il nostro dovere è seguire la regola “dell’attenersi” alla propria natura. Ricordiamoci che, la salute è data dalla condizione di buon equilibrio dei 3 Dosha, dal potere di Agni (fuoco digestivo equilibrato), dal buon funzionamento dei sette Dhatu (tessuti corporei), dalla normale produzione ed eliminazione dei tre Mala (urina, feci, sudore). Tutto ciò deve essere accompagnato da una buona attività dei cinque sensi e da una condizione mentale di serenità. È importante iniziare, trovare la propria modalità, un giorno e un passo per volta, avviare una nuova sana abitudine e portarla avanti al nostro meglio giorno dopo giorno.

Namastè!