Tutto ciò che è squisito matura lentamente.

(A. Schopenhauer)

Dopo aver fatto capolino inizialmente sulle riviste indipendenti, lo “slow living” sta diventando uno stile di una vita emergente che rifugge la frenesia. Il fenomeno della vita lenta si afferma come un vero e proprio trend: gustare e vivere con gioia la lentezza negli spazi della casa. Abbandonando ogni attività frenetica, messi fuori casa i workaholic (gli Stacanov di casa nostra, ovvero coloro che si portano il lavoro a casa e vivono costantemente in contatto con i doveri e le preoccupazioni del proprio mondo professionale e lavorativo) la casa diventa un rifugio dove ritrovare ritmi a misura d’uomo e delle proprie necessità e poter finalmente dare ascolto al proprio cuore.

La riscoperta della lentezza potrebbe essere datata 1986 quando Carlo Petrini fondò lo slow food, un movimento che esalta l’importanza del cibo scelto, preparato e gustato con lentezza, in contrapposizione alle catene dei fast food che, diffondendosi all’epoca anche in Italia come nel resto del mondo, offrono un cibo frettolosamente cucinato e ancor più velocemente consumato.

Gli Italiani sono in sintonia con questa filosofia della lentezza, in quanto amano mangiare cose scelte e cucinate con attenzione e cura: un approccio ‘lento’ alla cucina che ci appartiene culturalmente, ci contraddistingue e ci lega. Preparare un buon pranzo, facendo attenzione alla scelta degli ingredienti e ai gusti dei commensali è una fonte di energia e benessere: un momento ‘lento’ e conviviale a tavola è fonte di piacere e può mette le fondamenta per buone relazioni.

Nel mondo anglosassone il ritorno alla lentezza, attraverso lo slow living. continua ad essere molto enfatizzato ed alcuni autori hanno trasformato la parola SLOW in un acronimo dove la S sta per Sostenibile, la L per Locale la O per Organic, ossia Biologico, e la W per Whole, inteso come integrale, non elaborato e modificato chimicamente.

Traslando il concetto della lentezza e infondendolo nei nostri spazi abitativi, lo slow living denota l’opportunità di trasformare la casa in un luogo di tranquillità che, a mio avviso, si coniuga con efficienza e bellezza. Quando organizziamo e sistemiamo le nostre cose dando loro un posto e, a fine giornata manteniamo l’ordine, tutta la nostra vita scorre senza intoppi, donando benessere e gioia agli abitanti.

Prendersi cura della casa per prendersi cura di sé stessi

La casa è il nostro posto speciale: una via di mezzo fra una tana e un luogo sacro dove rifugiarsi e ricaricarsi. In questa parte del Pianeta, diamo per scontato il fatto di avere un’abitazione, spesso di proprietà: in realtà è un punto di arrivo e una fonte di benessere importante. Non ha molto senso prendersene cura soltanto per mostrarla in maniera impeccabile agli ospiti: al contrario l’atto di curarla e metterla in ordine sono un invito ed una modalità per prendersi cura di sé stessi. La casa deve essere accogliente e bella in primis per noi e dopo per invitare gli amici. In questi tempi di lock down totale o a singhiozzo ci siamo resi conto che la casa è veramente il nostro guscio, ci protegge e diventa il luogo dove trascorrere il nostro tempo. Quando crei un’armonia in casa, stai creando armonia dentro di te e nella tua famiglia.

Rallenta se vuoi far spazio al nuovo, a quello che può arrivare

Nel mio lavoro di consulenze con i miei clienti, noto che la cronica mancanza di tempo porta a dimenticarsi di sé stessi e delle proprie vere necessità. Ci occupiamo di tutti fuorché di noi: siamo sballottati fra mille impegni, così dimentichiamo il valore della lentezza. Questo non significa rimandare o procrastinare gli impegni presi bensì imparare a ritagliarsi uno spazio nell’agenda per sé stessi. Gestire il tempo donando alla tua routine uno spazio di ascolto verso il tuo corpo, la tua anima e il tuo cuore può trasformare tutta la vita. Trascorrendo del tempo in silenzio gustandoti un tramonto ti permette di fare spazio a nuove ispirazioni che possono diventare opportunità, che nella frenesia della quotidianità non riusciamo a cogliere. A volte fermarsi permette al nostro destino di raggiungerci e fare sì che nuove occasioni si affaccino alla nostra vita.

Le piante: piccole, grandi alleate e maestre nello slow living

Coltivare il proprio verde in casa è fonte di grande ispirazione e nutrimento. Vedere qualcosa che cresce grazie alle tue cure, o perisce perché non hai capito qualcosa, o non hai fatto abbastanza, ti insegna qualcosa di te e del tuo carattere e ti fa apprezzare tante sfumature. Dovrai esercitare la tua attenzione e sarai costretto ad osservare il susseguirsi delle stagioni. A primavera sarà necessario concimare e in autunno potrebbe essere utile sfoltire rami e foglie. Imparerai a notare la sequenza delle tue azioni: annaffiare, potare, travasare o trapiantare per poi finalmente raccogliere i frutti. Sarai costretto a saper aspettare e gustarti la lentezza perché come dice il proverbio africano: “L'erba non cresce più in fretta se la tiri”, e come scrive Cesare Pavese: “…non c’è niente di più bello di una vigna ben zappata, ben legata, con la foglia giusta e quell’odore della terra cotta dal sole di agosto”.

Crea l’ambiente della tua casa, un passo alla volta

Quando decidiamo di arredare e organizzare gli spazi della casa spesso cadiamo nella tentazione di voler fare tutto e subito, in modo da vedere ‘tutto a posto e perfetto’ nel più breve tempo possibile.

In realtà una casa si costruisce un passo alla volta, in modo che ogni singolo pezzo d’arredamento trovi il suo posto con naturalezza, come se, ad un certo punto, avesse trovato da solo il suo angolo perfetto come fosse un abitante della casa. Abbandona la voglia di sistemare tutto insieme: questo ti consente di goderti il viaggio che ti porterà a creare lo spazio giusto per te, per i tuoi bisogni e le tue necessità sia pratiche che emozionali. Basta con i mobili arrangiati seguendo l’ultima moda del momento senza ascoltare ciò che il tuo cuore ti spinge a scegliere. Spesso nemmeno te ne rendi conto, sedotto dalle mode del momento o dai consigli del professionista a cui hai delegato l’arredamento. Per farti seguire nelle tue decisioni, privilegia una persona che sappia ascoltare e ti aiuti a scoprire le tue vere necessità.

Infine, seleziona i colori con lentezza: sono energia pura e quelli in armonia con il tuo elemento personale ti ricaricano e ti fanno stare bene. Secondo il Feng Shui alcuni colori ti nutrono ed altri ti scaricano.

Chiunque ad un certo punto della vita mette su casa.
La parte difficile è costruire una casa del cuore.
Un posto non soltanto per dormire, ma anche per sognare.
Un posto dove crescere una famiglia con amore,
un posto non per trovare riparo dal freddo
ma un angolino tutto nostro da cui ammirare
il cambiamento delle stagioni;
un posto non semplicemente dove far passare il tempo,
ma dove provare gioia per il resto della vita.

(Sergio Bambaren)