Esiste un luogo in Umbria dove la tradizione medievale non è solo un appuntamento annuale, ma un vero e proprio baluardo di origini meravigliose: Narni.

Narni, “Superba et Ribelle”, ha ispirato pittori e poeti di tutti i tempi e le bellissime cronache fantasy di Lewis.

Le prime notizie storiche su Narni, all’epoca “Nequinum”, risalgono al 600 a.C., ma la zona era abitata fin dall’epoca neolitica. Nel 299 a.C. fu colonia romana con il nome di Narnia e nel 233 a.C. divenne importante fortificazione e centro strategico per la costruzione della via Flaminia.

Sorge su uno sperone, a dominio della gola del Nera e della conca ternana, un sito di difficile accesso per l'asperità dei versanti che ne condizionarono forma e sviluppo urbano. In prossimità del confine tra Umbria e Lazio, fu nodo stradale di fondamentale importanza per il controllo della viabilità tra Roma e l'Adriatico, legando per secoli a tale ruolo le sue fortune e subendo per questo assedi e distruzioni.

La Corsa all’Anello di Narni è una delle più prestigiose rievocazioni storiche a livello europeo e pone l’accento proprio sull’importanza della storia che ha disegnato un passato ricco di vicende e opere meravigliose e che, oggi più che mai, si proietta al futuro.

Il Palazzo dei Priori è il cuore pulsante della Corsa all’Anello. Negli spazi recentemente restaurati, dove si trova la sede dell’Associazione Corsa all’Anello, vengono allestite numerose mostre, si svolgono degustazioni, con musica e spettacoli che animano lo storico Palazzo. Le mostre partiranno dai sotterranei che da questa edizione (24 aprile-12 maggio 2019) per la prima volta saranno visitabili. Valorizzare le bellezze architettoniche del luogo attraverso spettacoli e manifestazioni di qualità, ricostruire luoghi e momenti della storia e della tradizione locale, coinvolgere il pubblico in un ritrovato senso della festa come condivisione della propria identità, approfondire e divulgare le particolarità di un periodo storico come il Trecento, sono alcuni degli obiettivi che l’Ente Corsa all’Anello si prefigge, unendo cultura, arte e gastronomia.

"Far rivivere Palazzo dei Priori, completamente allestito e visitabile – ha affermato il presidente dell’Associazione Corsa all’Anello Federico Montesi - era uno degli obiettivi che questa squadra si era data da subito. L'idea è quella di far vivere uno spazio così nobile attraverso contenuti adatti a un pubblico eterogeneo, in modo che la visita si svolga attraverso elementi di eccellenza della nostra storia, dell'arte antica e contemporanea, ed esperienze enogastronomiche del territorio”.

"Ripensare gli spazi di Palazzo dei Priori progettando ambienti espositivi, socializzanti e aggregativi – ha aggiunto il responsabile delle pubbliche relazioni Emiliano Luciani - è stata da subito una delle nostre priorità. Quello di quest'anno è un piccolo passo verso l'obiettivo di rendere il palazzo un vero e proprio gioiello pensato per essere vissuto sia dalla cittadinanza che dai visitatori. Lo scopo è quello di alzare sempre più il livello culturale che la Corsa all'Anello rappresenta già da anni sul territorio, ricercando il giusto equilibrio fra divertimento e arte”.

Ricreata con successo nel 1969, l’edizione moderna della Corsa all’Anello, si distingue nel panorama delle Feste Storiche nazionali ed europee come una delle manifestazioni che più di altre ha ricercato collegamenti con la propria tradizione storica, attivando le forze del volontariato cittadino, fulcro e motore, per uno sviluppo turistico e culturale del territorio.

Nessuna festa a Narni superava per fasto e durata quella che si svolgeva in onore del Santo Giovenale, Primo Vescovo della città. Nel culto locale la festa si colloca tradizionalmente al 3 maggio. Gli statuti cittadini rinnovati nel 1371, codificarono quelli che erano gli antichi riti e i ludi che si svolgevano a Narni in onore di Giovenale defensor civitatis.

Sin dal primo maggio il Banditore rendeva pubblico l’evento festivo. La sera del 2, dopo la compieta, si svolgeva una imponente processione: la luminaria si recava sotto Io sventolio dei gonfaloni, accompagnata dai cori religiosi e dal suono degli strumenti musicali, nella Cattedrale dove Castelli e Corporazioni venivano vocati a effettuare la propria offerta di cera.

Il 3 maggio, giorno dedicato al Santo Giovenale, dopo una solenne cerimonia religiosa in Cattedrale, la festa assumeva il proprio carattere ludico, lasciando spazio ai tradizionali giochi equestri, la corsa del Palio e la Corsa all’Anello.

La prima era una competizione di pura velocità, alla quale i milites e gli equites potevano iscrivere un loro cavallo guidato da un giovane cavaliere. Il premio era un Palio di seta della lunghezza di circa sei metri del valore di tre libbre d’oro.

La Corsa all’Anello era invece riservata ai cavalieri narnesi. II Dominus Vicarius invitava coloro che intendevano correre l’anello a schierarsi all’angolo della chiesa di S. Salvato nella Piazza dei Priori per poi scagliarsi con la propria asta a infilare l’anello del valore di 100 Soldi Cortonesi. L’ordine di partenza era stabilito secondo l’appartenenza alle Brigate militari dei Terzieri: Mezule, Fraporta, Santa Maria.

Nel corso del tempo, soprattutto durante il Cinquecento, si aggiunsero ai tradizionali giochi, il combattimento tra il bufalo e il toro, la lotta, la quintana, le commedie allestite dai giovani narnesi, la colazione offerta dalle donne.

Come nella Narni medievale, di nuovo oggi nella Corsa all’Anello la città suddivide il suo territorio tra le mura in tre Terzieri: Mezule la zona a monte verso la Rocca, Fraporta la città compresa tra la piazza dei Priori ed il Duomo e Santa Maria dall’antica chiesa di S. Maria Impensole fino alla porta Polella.

I terzieri sono oggi come ieri veri e propri centri di aggregazione, punti di riferimento per gli abitanti che offrono il loro impegno e la loro professionalità; particolarmente interessante è la passione che viene condivisa dai giovani e dai meno giovani, riflesso di una grande forma di rispetto e di profonda cultura.

Ogni terziere ha realizzato la propria scuderia per la preparazione degli abilissimi cavalieri della Corsa all’Anello, che si allenano in attrezzate strutture. Le donne dei terzieri lavorano nelle sartorie sotto la guida di costumisti storici per la realizzazione dei costumi del corteo. La produzione di ogni abito è frutto sia di approfondite ricerche, tramite l’iconografia e i documenti del tempo, sui tessuti, sui tagli e sul personaggio, sia dell’opera di abilissime mani che sanno trasformare le stoffe in splendidi abiti trecenteschi.

I giovani si incontrano per preparare le giornate medievali: studiano scene e ambientazioni, spettacoli e drammatizzazioni, l’allestimento di veri e propri tableaux vivants che ripropongono immagini di famosi pittori del ‘300.

Le taverne sono lo spazio dove si consumano i momenti conviviali. I caratteristici locali allestiti con arredamenti tipici offrono le atmosfere dei tempi lontani unite ai sapori antichi della tradizione.

Il risultato è una rievocazione storica che garantisce uno spettacolo molto vicino a quello di una società umbra del XIV secolo.

La Corsa all’Anello 2019 celebra il passato e il presente raccontando i suoi primi cinquanta anni attraverso la memoria storica di tutti coloro che hanno vissuto gli emozionanti momenti della manifestazione, raccontandoli con i loro occhi, attraverso contributi video girati nel corso degli anni. Il progetto si chiama Il sentiero del tempo e si snoderà lungo via Garibaldi, il corso principale del centro storico di Narni.

Un viaggio a tappe nella storia della Corsa all'Anello: questa è la prima grande novità comunicata dalla neoeletta associazione Corsa all’Anello, che sta lavorando a diversi progetti. In occasione del cinquantesimo anniversario della manifestazione, il settore coreografico ha proposto, infatti, di realizzare un’istallazione che ripercorrerà le tappe principali della festa, attraverso il vasto archivio audiovisivo conservato e ancora da scoprire. Ogni tappa riporterà un anno particolarmente significativo per la storia della manifestazione compreso tra il 1969 e il 2019.

"Questo – spiegano dall’Associazione Corsa all’Anello - rappresenta per noi un primo traguardo di un progetto più ambizioso, una sfida, la fondazione di un archivio della Memoria Audiovisiva Popolare della città di Narni. Il progetto non riguarderà soltanto la Corsa all’Anello ma tutte le testimonianze involontarie della gente comune che si è trovata negli anni a filmare le cose care della propria vita, oggi fonte notevole per l’interpretazione della nostra storia e del nostro prossimo futuro”.