Quando ci si imbatte in un sogno di carta bisogna per forza di cose metterci tutta la propria passione e tutto l’amore di cui si è capaci per vederlo diventare realtà. Queste parole, passione e amore, sono in grado di smuovere anche il più pigro dei viventi. Se poi a pronunciarle con tutta la loro forza fu il presidente cileno Salvador Allende, democraticamente eletto e in carica dal novembre del 1970 all’undici settembre del 1973, destituito dai golpisti che portarono al Palacio de la Moneda, Augusto Pinochet, diventano pura ispirazione. Passione e amore sono le parole che hanno guidato la nascita di un progetto che crede nella capacità di poter cambiare le cose partendo da uno strumento che nutre le menti libere: il libro.

Edicola Ediciones

La storia di questo progetto, Edicola Ediciones, parte da un’edicola in piazza per arrivare ad una casa editrice, grande piazza per due mondi. Un’idea nata per costruire ponti con le parole, per riflettere sui concetti di diversità e comunità: storie che hanno nella Storia la loro ispirazione ma che diventano fiction per lettori attivi. La vita di Paolo Primavera e Alice Rifelli si divide tra l’Italia, e in particolare Ortona dove in piazza si trova l’edicola di famiglia da cui è partito tutto, e il Cile inseguendo quel sogno di carta, diventato oramai realtà, di pubblicare libri che non siano solo intrattenimento ma che accendano quella scintilla che trasforma un lettore in una persona curiosa di capire la Storia, con la S maiuscola, che passa quotidianamente sotto gli occhi di tutti, di approfondirne le dinamiche, di non essere sazi delle parole ma di volerne sempre di più. E così, inseguendo ideali e parole, hanno avviato a Santiago del Cile, sei anni fa, la loro casa editrice, sicuramente indipendente, al di là dell’oceano Atlantico e ai confini di quello Pacifico. Edicola Ediciones ospita narratori di storie complesse, che parlano in italiano e spagnolo di confini e di inclusioni.

Alice, Paolo e il Cile

“La nostra idea è quella di costruire ponti, trovare similitudini e voci universali,” sottolinea Alice, che confessa di aver sposato contemporaneamente Paolo e l’idea della casa editrice, “crediamo che le storie belle abbiano un grande respiro. La realtà è talvolta talmente dura e frammentata che abbiamo bisogno di un collante per poter mettere insieme i pezzi e siamo sicuri che a tenere insieme vita reale e fiction possano essere le parole, considerate come una vera e più nuova forma d’arte, e il silenzio, come necessario momento di riflessione. Tra i libri che maggiormente rappresentano la nostra idea c’è quello di Lola Larra Sprinters. Una storia di Colonia Dignidad che mette insieme la realtà e la finzione attraverso gli occhi di due personaggi autentici, due donne diverse e coraggiose, protagoniste unite nella ricerca di verità e giustizia”. La letteratura, dunque, vista come una forma di intrattenimento e informazione che può sfidare il lettore alla comprensione di realtà distorte e scenari distopici.

Per fare questo Edicola Ediciones ha iniziato pubblicando libri, sempre corredati da illustrazioni significative, di autori italiani in Cile e di cileni in Italia. Grazie alla traduzione, utilizzata per saldare i rapporti, adesso si è aperta al mondo pubblicando in altri Paesi e ospitando autori di diverse nazionalità. “Il libro, in generale, è un prodotto commerciale ma è anche uno strumento politico da utilizzare per riflettere su due concetti diventati latenti nelle nostre società e la cui assenza o distorsione può generare situazioni deleterie da tutti i punti di vista. I concetti che vogliamo promuovere sono quelli di diversità e comunità contrastando l’individualismo che si riflette in parte della politica”, commenta Paolo, “vogliamo pubblicare libri per accorciare le distanze di ogni tipo. Ci hanno definito come un’impresa multinazionale a conduzione familiare, ma in fondo siamo operai che fanno libri”. Il messaggio da recepire dunque è positivo e riguarda l’utilizzo delle parole e della loro centralità sia nel processo della costruzione delle idee sia nella spinta al movimento. Ovviamente il clima di grande cambiamento sociale che sta vivendo negli ultimi anni il Paese sudamericano si riflette anche nelle scelte editoriali della casa editrice italo-cilena.

“La società è in fermento”, sottolinea Paolo, “gli ultimi due anni per il Cile sono stati molti difficili. La rivolta del 2019 che la stampa ha presentato come manifestazioni contro il rincaro dei prezzi del biglietto per la metropolitana, ha in realtà origini molto più profonde ed è l’apice di una divaricazione della forbice sociale che negli ultimi 30 anni ha continuato a creare forti disuguaglianze. I manifestanti chiedevano migliori condizioni di vita. Purtroppo assistiamo ad una politica che mette il denaro davanti ad ogni cosa. In seguito alle proteste, si è giunti all’indizione di un referendum per una nuova Costituzione che ha portato alla vittoria il fronte dei favorevoli. La Costituzione di Pinochet verrà archiviata. La nuova assemblea costituente è formata per la maggior parte da semplici cittadini e in minima parte da politici. Il 50% è formato da donne e, aspetto veramente importante, partecipano i rappresentanti dei popoli indigeni”.

Il referendum in Cile si è svolto nell’ottobre del 2020. Il 79% dei votanti ha espresso parere favorevole alla redazione di una nuova Costituzione. Il 15 e 16 maggio scorso sono stati votati i membri dell’assemblea costituente. Successivamente, nel mese di giugno, il tribunale elettorale ha ratificato i 155 eletti che rappresenteranno il popolo durante il processo di elaborazione della nuova Costituzione e che avranno nove mesi di tempo per concludere i lavori. Nel secondo semestre del 2022 il testo verrà sottoposto al voto popolare. Si tratta, dunque, di un passaggio costituito da molte tappe. Intanto si sono tenute le elezioni presidenziali che hanno visto trionfare Gabriel Boric, 35 anni, leader della sinistra cilena che ha conquistato il 56% dei voti contro il 44% raccolto dal suo sfidante ultraconservatore Josè Antonio Kast.

I grandi cambiamenti ispirano un clima molto vivo che mette a disposizione della cultura e dell’arte nuove realtà e nuovi scenari da esplorare. I libri diventano ancora di più strumento di comprensione, in un’epoca caratterizzata dalla tecnologia e dalla velocità restano messaggeri di idee e concetti che pervadono la società, e le parole continuano a costruire ponti.