Combinando i parenti in modo fantasioso - e chi è più fantasioso della vita? Ne sanno qualcosa i romanzieri, sempre con l’affanno di esserle inferiori o di spararle troppo grosse rischiando la fanfaronata - sono possibili quarantuno forme familiari. Dario Fo, che dal Mistero buffo al Nobel, ospitava in sé almeno quarantuno anime, certo non per schizofrenia, poco prima di morire ha fatto un regalo ai componenti delle famiglie d’Italia: un disegno realizzato per il monologo della moglie Franca Rame Ritorno a casa, ora pubblicato sulla copertina di smALLhome. Abitare nelle famiglie a geometria variabile [1]. "Avevo chiesto al maestro, incontrato tanti anni fa, se sarebbe stato così gentile da donarci un’opera per la copertina del libro e lui ha detto sì" ricorda la curatrice Laura Lombardi.

Gli smALLbooks, già usciti smALLchristmas e smALLholidays, raccolte di racconti autobiografici di autori conosciuti e sconosciuti su momenti e luoghi cruciali delle famiglie “piccole” o diverse, sono una delle imprese culturali dell’associazione Smallfamilies, impegnata concretamente sul campo di battaglia politico e sociale a favore dei monogenitori spesso monoreddito, destinati alla miseria, all’emarginazione e in attesa di leggi per la casa.

"I pari diritti devono essere pro figli - dice la curatrice Raethia Corsini -. Nella fragilità, nell’isolamento, nel rischio povertà l’ingiustizia è verso i bambini. In Lombardia c’è una legge per agevolare gli affitti delle coppie separate, ma solo se sposate. L’associazione cerca di sensibilizzare le istituzioni a buone pratiche per tutti". "Se da una parte rompiamo le scatole alle istituzioni, dall’altra ci sembrava necessario raccontare storie ordinariamente straordinarie con un’operazione editoriale vera e propria. La lettura serve per trovare conforto, una possibile identificazione, un paragone per risolvere la situazione. Il nostro obiettivo è che questi racconti arrivino molto al di fuori delle smallfamilies, che quelli che si reputano normali non commettano l’errore gravissimo di pensare “non mi riguarda”: ci mettano il naso. Le vite degli altri ci stanno accanto, i figli degli altri vanno a scuola con i nostri", dice la curatrice Laura Lombardi.

Cantava Fabrizio De André: "Anche se voi vi sentite assolti, siete lo stesso coinvolti". "La scrittura autobiografica è un passo coraggioso - continua Raethia Corsini -, ma anche chi non è avvezzo si lancia. Per il primo libro abbiamo domandato noi agli autori di partecipare, anche sotto pseudonimo, se più opportuno. Per il secondo e il terzo, confesso che alcuni hanno chiesto di poter scrivere. Anche gli uomini! Non "sfigati", ma vogliosi di narrare dal punto di vista maschile la separazione, la vedovanza. La testimonianza di vita ha una presa molto forte quando si trattano temi di questo genere: cosa mi è accaduto, che strategie ho adottato per uscirne o non uscirne. Chi scrive non la la volontà sottesa o trasparente di voler insegnare qualcosa, di fare il filosofo, il sociologo. Avevamo pensato di chiamare la collana “libri terapeutici”, non l’abbiamo fatto perché si prestava a equivoci. Lella Costa, che apre il primo, è convinta che dare la possibilità alle persone di raccontare la propria storia è già una piccola cura e crede fortemente nella condivisione dell’esperienza".

L’Istat ci rende edotti sul termine “nucleo familiare”che ormai compare nelle statistiche ufficiali: "Un insieme di persone tra loro coabitanti che sono legate da vincolo di coppia e/o rapporto genitore-figlio (sempre che il figlio sia celibe/nubile). Ciò significa che il nucleo familiare, a differenza delle famiglie, comprende sempre almeno due persone: una coppia, un genitore con figlio celibe o nubile. All’interno di una famiglia è dunque possibile trovare nessun nucleo (le persone sole, due sorelle, la madre che vive col figlio separato), un nucleo (una coppia, un nucleo monogenitoriale), due o più nuclei (per esempio due fratelli che vivono insieme con le rispettive mogli e figli); è possibile individuare anche un nucleo e persone che non ne fanno parte: ad esempio l’anziano che vive nella famiglia del figlio con la nuora: il figlio e la moglie formano un nucleo, l’anziano è un componente aggregato al nucleo quindi appartiene alla stessa famiglia del figlio ma non al suo nucleo familiare".

Gisella Bassanini, architetto, presidente di Smallfamilies: "A partire dagli anni Duemila tutte le indagini sulle famiglie vengono via via armonizzate sulla relazione di parentela che permette la costruzione di ben quarantuno possibili forme familiari. Nel 2011, rispetto al censimento del 2001, in Italia sono diminuite le coppie con figli, mentre sono cresciute le coppie senza figli e i nuclei monogenitoriali che sono passati da 2.100.999 a 2.651.827; nel 2011 le madri sole con i figli e i padri soli con i figli rappresentano, rispettivamente, il 13,1% e il 2,8% del totale dei nuclei. Parlare delle famiglie monogenitoriali non è solo per loro - aggiunge Gisella Bassanini -, ma è guardare con un occhio nuovo tutte le direzioni che sta prendendo la famiglia nel suo complesso".

Secondo Smallfamilies, il lavoro nella scuola sarebbe il passo numero uno da fare. La scuola potrebbe essere l’argomento del quarto volumetto “small”? Qualcuno lo sollecita e gli argomenti saltano fuori anche dagli interventi sul sito. Di certo, dopo i dati Istat appena riportati si capisce che le maestre dovrebbero finirla di chiedere il disegnino per la festa del papà, quando in classe c’è una bambina con madre sola perché il padre è morto o non c’è voluto stare. "In Irlanda, il ministro dell’Istruzione dirama un pacchetto con strumenti didattici sulle famiglie per gli insegnanti di scuola primaria che contiene un manifesto da attaccare nelle aule, con nove caselle piene di omini, donnine e bambini associati nei modi più vari - conclude Laura Lombardi -. Qui dove siamo? E in Irlanda sono pure più cattolici di noi. Smallfamilies s’infiltra per ogni via. Vogliamo che le persone ragionino sulle famiglie, si pongano delle domande, invece di dare sempre le risposte. Risposte di comodo, senza mai sporcarsi e cercare di capire". “Basta con la modalità Ponzio” è lo slogan che Laura Lombardi crea durante l’intervista. Un invito a non lavarsene le mani, pilateschi, che ha pure il pregio di essere spiritoso quindi da adottare.

"Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo" Tolstoj non poteva mancare. Forse concederebbe a Smallfamilies di parafrasare l’incipit di Anna Karenina: "Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, e possono essere mono, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo".

[1] smALLhome. Abitare nelle famiglie a geometria variabile, prefazione di Cini Boeri, terzo titolo di una collana con intenti civici curata da Raethia Corsini e Laura Lombardi, edita da Cinquesensi.