Nel tardo pomeriggio di un anomalo 13 luglio, nel momento in cui gli invitati si accingevano a varcare il territorio francese a Roma un nubifragio metteva a rischio la continuità della festa più importante della Francia, la commemorazione della presa della Bastiglia di quel 14 luglio del 1789 in cui il Terzo Stato si ribellò alla radicata discriminazione tra i privilegi della nobiltà e del clero rispetto al popolo che subiva inique tassazioni.

Una festa che l'ambasciata di Francia a Roma celebra nell'imponente e bellissimo palazzo Farnese, simbolo di un rinascimento italiano che anticipò i lumi francesi, mentre Antonio da Sangallo nel 1519 iniziava la costruzione del baluardo fortificato che è la fortezza vecchia di Livorno, il nipote Antonio da Sangallo, detto il Giovane, stava lavorando alla realizzazione di Palazzo Farnese che diventerà poi sede dell'ambasciata francese.

Quello stesso palazzo che vide a fine gennaio 2019 il più grave scontro diplomatico e politico tra Roma e Parigi dai tempi della Seconda guerra mondiale. Il vice primo ministro Di Maio, infatti, aveva incontrato nelle banlieue parigine il leader dell'ala dura dei gilet gialli, quel movimento anti presidenziale che si era dichiarato pronto a un colpo di stato con l'aiuto di paramilitari. Questo incontro fece infuriare il presidente francese Macron il quale richiamò a Parigi l'ambasciatore Christian Masset per consultazioni e solo dopo nove giorni durante i quali arrivarono alla sede di Francia le scuse, l'ambasciatore fece ritorno a Palazzo Farnese, portavoce dell'invito di Macron a Mattarella a una visita a Parigi per convenire sull'imbarazzo diplomatico creato. Auspicando che questo incidente fosse servito a far ripartire con slancio i rapporti Francia-Italia.

E così la festa del 13 luglio all'Ambasciata ha sottolineato dalla voce dello stesso diplomatico Masset, che le due nazioni sono amiche e che i rapporti devono essere di collaborazione essendo le due nazioni portatrici di una storia importante e le fondatrici dell'UE.

La pioggia di sabato pomeriggio non ha fermato, comunque, i festeggiamenti e gli arrivi degli ospiti, come non ha fermato la manifestazione indetta da Fratelli d'Italia per dimostrare contro la premiazione con medaglia d'oro a Carola Rakete da parte del Comune di Parigi, attribuitale per “evidenziare l'azione importante delle organizzazioni umanitarie per aiutare i migranti".

Erano presenti alla festa, personalità della politica, delle istituzioni, del mondo della cultura e dello spettacolo, diplomatici e imprenditori in risposta all'invito di Christian Masset e della moglie Hélène.

Tra i nostri politici, il ministro Giovanni Tria con la consorte, Paolo Gentiloni con la moglie, Fausto Bertinotti e signoraF, Piero Fassino, e Maria Elena Boschi. Assenti alla cerimonia i rappresentanti del governo, tranne il ministro all'economia Tria come già detto, del quale è stata molto apprezzata la presenza, evidenziata anche nel discorso del padrone di casa francese. Un vero peccato che proprio nella scia di una riconciliazione e una riespressa volontà di solidarietà e amicizia, dopo il caos del febbraio scorso, non fossero presenti altri rappresentanti del nostro governo.

Che l'Italia, in quel gioco in equilibrio tra amore e odio, con la dirimpettaia di sponda che è la Francia, sia comunque in grande considerazione per quest'ultima lo conosciamo, così come sappiamo anche della volontà a far sì che i rapporti politici ed economici siano degni di due grandi nazioni. Più volte l'ambasciatore Masset nel suo discorso ha parlato di amore per il Bel Paese, di patrimonio, d'ideali in comune, citando il discorso del premio Nobel André Gide del 1950 sulla riconoscenza all'Italia.

Il suo discorso si conclude dicendo che la sfilata del 14 luglio sarà dedicata all'Europa e sarà presente la Marina Italiana, salutando con un “Viva l'Italia, viva la Francia, la nostra amicizia per l'Europa. Champagne!”

Alla sfilata sugli Champs Elisées, il giorno che ricorda l'assalto del popolo alla Bastiglia, erano dispiegati 4.300 soldati, con 196 veicoli, 64 aerei e 39 elicotteri, erano presenti la Cancelliera tedesca Merkel, il presidente della commissione europea Junker e il Segretario Generale della NATO Stoltenberg. Assente il presidente Conte, per la cerimonia di chiusura della XXX edizione delle Universiadi a Napoli. Nessun italiano era presente.

A giustificazione del fatto, Parigi ha comunicato che l’invito alla parata militare era riservato solo ai Paesi che hanno aderito all’Iniziativa Europea d’Intervento, alla quale l'Italia al momento, non fa parte.

Macron ha annunciato, inoltre, che dal prossimo settembre la Francia avrà un comando militare dello spazio che sarà creato all'interno dell'Aeronautica francese: “Rafforzeremo - ha affermato - la nostra conoscenza della situazione spaziale, proteggeremo meglio i nostri satelliti”. Nel settembre 2018 la ministra della Difesa Florence Parly, infatti, aveva accusato specificamente i russi di “un atto di spionaggio” contro il satellite militare franco-italiano Athena-Fidus avvenuto nel 2017. Chissà se stavolta l'Italia farà parte di questa difesa dello spazio.

Intanto, non ci resta che sperare che almeno la TAV ci possa unire sul fronte terrestre nord occidentale e che quella tratta ferroviaria ad alta velocità che accorcerebbe i tempi di percorrenza tra Torino e Lione possa essere un collegamento oltreché fisico, anche politico, economico ma soprattutto di amicizia e collaborazione.