La popolazione mondiale continua a crescere, si stima che siamo circa sette miliardi e mezzo di persone; Nascono bambini in misura maggiore nei Paesi meno industrializzati.

A quanto pare, però è qualche multinazionale a braccetto con poteri forti e insieme a una certa politica a decidere le sorti dell’umanità. La giovane Greta Thunberg non è altro che un esempio e un mito da seguire, ciò che le persone aspettano. Oltre a lei ci sono altri personaggi, magari meno noti che conducono da anni dure lotte per i diritti di animali, donne e gay; molti altri contro la piaga delle guerre e quella della fame, del degrado, della camorra, della mala politica. Suona sempre un po’ strano sentire che c’è bisogno di qualcuno che debba difendere un diritto, quando quest’ultimo è garantito per legge e natura, per nascita e nessuno può estirparlo, eppure è ciò che succede sistematicamente da millenni.

Il mondo è nelle mani di multinazionali farmaceutiche e industrie di armi, per cui vi è una grande necessità di malattie e perenni guerre, è la storia a raccontarlo.

La verità è che stiamo cambiando, e ci siamo persi nella ricerca di qualcosa, tanto da non ricordare nemmeno più cosa stessimo cercando. Denaro e potere, onnipotenza sono le cose che stanno distruggendo tutto, perfino la salute. Sarebbe facile e scontato, a questo punto attribuire la colpa solo a chi ha la maggior parte delle responsabilità, ma le mancanze sono di tutti. Con i loro comportamenti i sette miliardi e mezzo di persone che popolano la terra potrebbero, se volessero invertire la tendenza, ma sono troppo distratti e impegnati in altro. Dovremmo lasciarci sedurre dai grandi pensatori, ritornando ad amare certi insegnamenti. Solo imparando dalle sue fragilità, l’essere umano può costruire e ritornare a essere grande e padrone del suo destino. Come molti predicano, dovremmo ritornare a guardare negli occhi chi ci siede accanto, a spegnere i comuni dispositivi di distrazione di massa e ritornare a parlare ma soprattutto ad ascoltare.

Articoli e libri esaminano il presente, altri sottopongono alla nostra attenzione una lettura diversa della realtà, altri riassumono, altri comunicano informazioni e massima da seguire; impariamo a interpretare la realtà, lasciandoci suggerire un punto di vista diverso, cambiamo strada ogni tanto, mutiamo il nostro atteggiamento, cerchiamo di capire veramente, il mondo vuole essere interpretato. Basta ascoltare e leggere le famose non-notizie, in altre parole informazioni che sono date anche attraverso reti pubbliche, per distrarci da altri temi più grandi e importanti.

Ecco che anche la letteratura arriva in nostro aiuto; La verità delle donne di Meg Wolitzer, solo per citare qualche esempio, analizza la condizione delle donne oggi, come fenomeno in continua evoluzione. Giulia Rossi firma un romanzo È così che si fa, che fotografa l’era digitale, raccontando una storia che paradossalmente afferma la verità. In tema digitale è sempre Errore di sistema, che spiega come si diventa il ricercato numero uno di tutto il mondo, Edward Snowden ci ha rivelato un programma attraverso cui l’America sorveglia qualsiasi essere sul pianeta terra. Valter Tucci con I geni del male si interroga sul perché l’essere umano sia attratto dal male, Jonathan Safran Foer nel suo Possiamo salvare il mondo prima di cena, ci dice che il cambiamento climatico e i nostri stili di vita non sono più un gioco. Mariapia Veladiano ci spiega attraverso Parole di scuola questo mondo dall’interno, da chi lo vive ogni giorno e, infine, Maria Rita Parsi con Salvatore Giannella dipinge un Manifesto contro il potere distruttivo, che è un pugno in faccia, un concetto semplice che sconvolge tutte le nostre convinzioni, perché troppo spesso il governo delle famiglie e delle nazioni è in mano a chi rappresenta la parte peggiore e malata di noi.

I bambini hanno diritto alla salute mentale di chi li alleva. I cittadini a quella di chi li governa, robetta su cui riflettere vero? Tutte le letture, le frasi, ripetute in tv e i continui messaggi che arrivano al nostro cervello hanno bisogno di essere codificati e spogliati di ciò che inganna, solo così potremmo leggere il mondo.