ARTE, Associazione di Reseller e Trader dell’Energia nata il 15 marzo 2020, in piena pandemia da Covid-19, con oltre 110 operatori, un fatturato aggregato di 2 miliardi di euro, 4000 addetti e più di 1 milione di contatori forniti, attualmente è l’associazione italiana di categoria più rappresentativa del settore dell’energia. Ha sin da subito instaurato un dialogo trasversale con le istituzioni, manifestando le proprie preoccupazioni in merito alle gravi conseguenze economiche che le misure normative urgenti adottate dal Governo produrranno sull’economia del mercato energetico. Abbiamo incontrato il portavoce di ARTE, Diego Pellegrino che in questa intervista ci spiega i motivi per cui da mesi ormai la bolletta energetica sta salendo in modo esponenziale mettendo in difficoltà famiglie e imprese.

Facile parlare di caro energia. Più difficile mettere un punto e spiegare con i dettagli di una bolletta a quanto ammonteranno gli aumenti per famiglie e imprese e soprattutto quali sono le voci che incidono sul salasso finale. Ci spiega questa impennata del costo energetico? E a cosa è dovuto?

Purtroppo, è tutto dovuto a palesi errori di politica energetica sia nazionali che europei. Abbiamo giustamente deciso di ridurre l’inquinamento, ma la riduzione non ha avuto una simmetrica riduzione dei consumi bilanciata da produzione di energia da fonti rinnovabili. Abbiamo quindi ridotto a livello europeo la produzione di energia utilizzando fonti fossili, ma non abbiamo né ridotto i consumi né implementato una simmetrica produzione da fonti rinnovabili. Tutto questo ci costringe in alcuni momenti a fare ricorso a tutta la produzione disponibile compresa quella più cara ed inquinante.

L'Europa ha concluso con un nulla di fatto il vertice che doveva dare delle risposte al caro bollette. L'anno prossimo il gas rischia di raddoppiare il valore della tariffa di questo trimestre, al netto di altri interventi pubblici (1,2 miliardi nel 2020 e 3,4 nel 2021), inizieremo l'anno con una nuova stangata?

In questo momento siamo in una situazione di volatilità dei prezzi forward come forse non avevamo mai avuto. I prezzi del gas da gennaio sono aumentati del 450% e quelli dell’energia, di pari passo, sono aumentati dello stesso valore. Non possiamo che aspettarci prezzi con questa tendenza anche nei primi mesi del 2022.

È possibile elaborare delle simulazioni e quindi di mettere a confronto le bollette virtuali della luce per il mese di ottobre-novembre del 2021 e quelle che invece gli italiani hanno dovuto pagare esattamente un anno fa? Qual è l'incidenza di percentuale aumentata?

Gli aumenti saranno differenti a seconda della tipologia di utenza che vogliamo analizzare. Ad esempio, per una casa gli aumenti rispetto allo stesso periodo del 2020 saranno di corca il 50% o poco più. Per una piccola impresa con una potenza disponibile inferiore ai 15 kW e che è quindi rientrata tra quelle che beneficeranno degli aiuti statali, gli aumenti saranno contenuti nell’ordine del 14%. Per le imprese che non rientreranno tra quelle aiutate, gli aumenti saranno del 60% circa per chi non ha grandi consumi, ma si arriverà fino ad aumenti del 110/120% per le imprese con consumi più significativi.

Il tema non è solamente in Italia e il rincaro autunnale dei costi dell’energia riguarda tutta Europa e in generale tutto il mondo. È un problema geopolitico, ovvero di ridisegnare i blocchi a favore di qualcuno all' Est e all' Estremo Oriente (Russia e Cina per intenderci) oppure è una forzatura dei Paesi produttori di energia fossile che temono un radicale cambiamento dei Paesi occidentali verso l'energia pulita?

Stiamo vivendo un periodo congiunturalmente negativo, da un lato la ripresa post-Covid, e quindi aumento della produzione, non supportata da un sottostante adeguato alla richiesta. Inoltre, anche i Paesi dell’Est, come India e Cina stanno cercando di ridurre il consumo del carbone per produrre energia, intercettando gran parte del GNL che prima arrivava verso l’Europa, oltre ad avere aumentato l’import di gas dalla Russia. Da evidenziare che l’Europa dipende per la grande maggioranza dalla Russia per il proprio approvvigionamento di gas e quindi dipendiamo dalle scelte energetiche che loro decidono di attuare, tipo spostamento dei volumi da Europa ad Asia, oppure dal Sud Europa al Nord per evitare i transiti attraverso l’Ucraina. In questi giorni ad ogni cambio nei valori di immissione di gas dalla Russia verso l’Europa, i prezzi si alzano o si abbassano con una volatilità estrema.

Lei ultimamente ha fatto una dichiarazione molto forte ovvero che ricavando i dati di consumo per settore dalla relazione annuale di Arera (l'Authority per l'energia) l'impatto che avrà il Sistema Italia nei prossimi mesi relativamente ai consumi di luce e gas sarà pari a due leggi finanziarie. Ci può spiegare meglio?

Sì, confermo che purtroppo in questi due trimestri, l’ultimo del 2021 ed il primo del 2022, a parità di consumi con quelli dell’anno 2019, ma con i prezzi che stiamo subendo oggi, avremo un maggiore esborso come Paese di circa 50 Mld + Iva. Esattamente pari a due finanziarie, ma se dovessimo considerare le punte di questi ultimi due giorni, il maggiore esborso salirebbe a più di 65 Mld di € + Iva. Con questi valori si capisce a quale grande volatilità dei prezzi delle materie prime siamo sottoposti.

La bolletta di un'utenza domestica con 3 kW di potenza ed un consumo annuo di 2.700 kWh passerà da 80 a 142 euro mentre la bolletta di un piccolo esercizio pubblico con 15 kW di potenza ed un consumo annuo di 9.000 kWh passerà da 480 a 547 euro. Ci spiega come ha ricavato questi costi?

Abbiamo analizzato una bolletta nel totale delle sue voci. Da un lato gli aumenti delle materie prime e dall’altro la riduzione grazie agli interventi del Governo che hanno azzerato gli oneri di sistema per i domestici e piccole partite Iva. Per il domestico a fronte di un aumento della voce energia di circa 60 € + Iva abbiamo una riduzione degli oneri di sistema di soli 15 €, ecco da dove vengono gli aumenti. Stessa cosa per una piccola partita Iva, dove il maggior costo delle materie prime pesa per circa 210 € +Iva, a fronte di una riduzione degli oneri di sistema pari a 159 €. Ecco perché l’aumento che avranno questi ultimi è contenuto rispetto alle utenze domestiche.

Finiamo un po' più leggeri. Nei giorni scorsi il presidente Mattarella è stato ad Algeri dove ha inaugurato un giardino dedicato ad Enrico Mattei uno dei principali fautori della ripresa economica italiana, ripresa fatta con una politica a favore di molti Paesi che con il petrolio stavano emergendo e che ha portato l'Italia ad essere protagonista in vari angoli del mondo. La lungimirante politica di Enrico Mattei è ancora attuale?

Un uomo del calibro di Enrico Mattei sarebbe stato in grado di adeguare le proprie scelte imprenditoriali coerentemente con il momento storico di applicazione. Quindi non è detto che tutto sarebbe replicabile, ma sicuramente sarebbe stato in grado di incidere significativamente anche oggi.