Ridi, ridi... che la mamma ha fatto i gnocchi!

La storia
Questa frase, che normalmente è rivolta a chi ride senza motivo, in casa mia è sempre stata presa molto sul serio. Perché? Perché gli gnocchi della mia mamma sono in assoluto i migliori che abbia mai mangiato, e quando li fa è sempre una festa! Mia mamma ha 88 anni e, per l'età che ha, è ancora molto in gamba, io ne ho 52 e non so quante volte nel corso della mia vita le ho visto preparare gli gnocchi, e non so quante volte le ho chiesto la ricetta: ma non esiste una ricetta, esistono solo le sue mani che "sentono" se la patata richiede ancora farina oppure no, se l'impasto è pronto per essere tagliato o se deve essere lavorato ancora... Per questo temo che il segreto degli gnocchi di mia mamma rimarrà tale. Ma la preparazione di per sé è molto semplice, e nulla vieta di provarci!

La ricetta
Gli ingredienti sono pochi, semplici e molto economici:
- patate vecchie (le patate nuove non vanno bene, contengono troppa acqua)
- farina bianca
- un uovo intero
- sale

Facciamo bollire le patate in abbondante acqua salata, nel frattempo prepariamo sul tavolo la farina "a fontana": la farina dovrebbe essere circa un terzo del peso delle patate. Appena le patate saranno lessate dobbiamo sbucciarle, attenzione, scottano tantissimo... io mi aiuto tenendole in mano con uno strofinaccio da cucina piegato più volte. Mano a mano che sono sbucciate riduciamole in purea con uno schiacciapatate direttamente sopra alla farina, aggiungiamo l'uovo e un pochino di sale, e iniziamo a impastare fino a ottenere un impasto morbido ma compatto; se necessario aggiungiamo qualche manciata di farina... ecco questo è il momento difficile, capire quando l'impasto ha raggiunto la giusta consistenza!

Una volta fatta "la palla" dobbiamo ricavarne dei filoncini che taglieremo a tocchetti e passeremo, pigiandoli con un dito, sul retro della grattugia, o sui rebbi di una forchetta o sull'apposito strumento: questa operazione "decora" gli gnocchi su un lato, e sull'altro crea il buchetto che servirà a raccogliere il sugo. E' importante disporre gli gnocchi, man mano che li si forma, su un vassoio infarinato, facendo attenzione che non si tocchino perché si appiccicherebbero fra loro. Appena pronti tuffiamoli in acqua bollente salata, dove cuoceranno in pochissimo tempo: quando verranno a galla vanno tolti dall'acqua con una schiumarola e messi in una ciotola per essere conditi a piacere con burro fuso e salvia, sugo di pomodoro, ragù, oppure spadellati velocemente con panna e gorgonzola... anche se per me la miglior morte degli gnocchi è col sugo di pomodoro e una bella manciata di grana (parmigiano o padano non importa... mi piacciono entrambi!).

Ultimo importante consiglio: gli gnocchi devono essere cotti appena sono pronti, altrimenti si rischia che diventino molli, si appiccichino o si disfino durante la cottura: per questo motivo vanno preparati sempre all'ultimo momento.

Questa è la storia degli gnocchi della mia mamma Ivonne, dispensatori di grandi sorrisi!