Il Red Rooster di Harlem, New York, è un’istituzione sin dagli anni '20, quando il famoso ritrovo clandestino "speakeasy" (un esercizio commerciale che vende illegalmente bevande alcoliche, attivo durante il periodo proibizionista negli Stati Uniti), era situato all’incrocio tra la 138ma Strada e la 7ma Avenue di Manhattan. Ai tempi s’incontravano musicisti, scrittori, politici, e altri personaggi noti, come Adam Clayton Powell Jr., Nat King Cole e James Baldwin che si godevano un drink e bella musica in un'atmosfera speciale, fuori dal controllo della vita frenetica newyorkese.

Quasi vent’anni dopo, il locale ha riaperto un po’ più a sud del quartiere, mantenendo però il nome e lo stile di una volta. La zona che oggi è chiamata Spanish Harlem, rappresenta una delle più grandi popolazioni latinoamericane a New York, e quest’energia si ritrova anche nel locale. Il ristorante d’eccellenza serve il famoso comfort food americano e specialità della cucina etnica del quartiere, con un'eccellente rivisitazione, secondo una perfetta combinazione tra memoria storica e vita contemporanea, e il bar Nook che si trova accanto offre una caffetteria e pasticceria americana di altissimo livello. I due fondatori, Andrew Chapman e Marcus Samuelsson, hanno aspettato a lungo quest’occasione.

Entrambi chef pluripremiati, combinano oggi la loro esperienza in un menu unico: dai tradizionali Fried Chicken (Pollo fritto), Grits (Semolino condito con sughi vari) e Blanket Catfish (Pesce bianco al forno), alle rivisitazioni moderne di Mac & Cheese (Pasta al formaggio) e le famose Meatballs (Polpette di carne), tutto rigorosamente cucinato con ingredienti dei farmers locali senza mai dimenticare la storia culturale del luogo. Nel sottostante Ginny’s Supper Club, una reincarnazione dei salotti intimi del passato, si continua infatti a proporre concerti jazz dei migliori interpreti del momento e dj conosciuti a livello internazionale  Con musica dal vivo e cocktail creativi, si può respirare l’aria degli anni '20 fino a perdersi in un’atmosfera fatta di ritmi veloci, nebbia d’acquavite e sottofondo di risate gioiose. 

Ciò che distingue la gestione di questo locale da tanti altri è la volontà di oltrepassare il food, e di interagire con la comunità. Corsi di cucina, degustazioni e workshop sono solo alcune proposte per entrare nel mood della vita etnica della Grande Mela. L’apertura del Red Rooster sta avendo quindi un impatto notevole sulla nuova Harlem e sul cambiamento socio-urbano del quartiere, ovviamente positivo. Non resta che prenotarsi per un’indimenticabile cena con delitto musicale.