L'esperienza del gioco, nell'infanzia, investe tutte le forme che la natura concede a stimolazione delle cavalcate dell'immaginazione.
Da questo punto è partita Märta Mattsson per creare i suoi preziosi gioielli.
Il ricordo dei giochi legati alla fanciullezza che si dispiegavano nell'utilizzo degli insetti, l'ha portata alla costruzione di una sua personale galleria zoomorfa.
Da Stoccolma, luogo della sua nascita, è entrata nell'universo del gioiello d'artista glassando le parti o l'intero dei corpi più diversi del “microcosmo” insetto, fino ad utilizzare l'imbalsamazione in uccelli e altri soggetti del regno animale.

Märta si forma alla School of Design and Crafts Jewelry Art di Gothenburg. Viaggia in tutto il mondo: da Tokyo agli Stati Uniti sino al Royal College of Art di Londra.
Coleotteri, falene, uccelli e roditori sono rielaborati in funzione del tributo al preziosismo stilistico delle pietre che rivestono la superficie o ne riempiono il ventre.
La sensazione orrifica che abitualmente generano questi soggetti è surclassata dalla dimensione onirica che gli zirconi donano.
Il surreale immaginario nel quale questi gioielli prendono forma attinge dal fiabesco e dal grottesco per assurgere a piena bellezza.
Spaccature a metà che lasciano intravedere il caveau di luce che le gemme rimandano.
La trasparenza degli arti degli insetti volatili si compone in raggiere la cui geometria si veste delle sovrapposizioni e cromie delle vetrate del Gotico: specularità di un doppio volto che rivela una veste minerale.
L'animale gioiello poggia, nella fissità di un movimento, sul corpo vestimentario dell'uomo, eludendo i generi e rinfrancandosi nella simbologia dell'araldica di una nobiltà acquisita in una ipotetica battuta di caccia al ritmo delle conquiste infantili, la cui forma si spende nel tracciare decoro sulle convenzioni della bellezza.

Le collezioni Fossili, Maggiolino, Wallpaper, partono dall'orrifico e per contrasto catturano lo sguardo della prospettiva aurea che si richiede al prezioso.
Mattsson vince il prestigioso premio Talent per i giovani creatori di gioielli, di Monaco di Baviera, con la collezione Fossil che la colloca nell'empireo dei più promettenti artisti del settore. Le sue creazioni sono viste come associazione di qualcosa di gentile e al contempo disgustoso.
La sua missione è di creare bellezza dal canone naturale e attraverso la “muliebre” formulazione bestiale ottenere i volumi idonei a far risplendere la figura umana.
La glassatura sterilizza e cristallizza la possibilità di vita per una deificazione dell'animale che diviene monile e riverbero di una selva educata alla rugiada della luce di pietra.
Dalla paura all'ipnotica seduzione il passaggio è coriaceo e levigato nella trasparenza di opere bestiali per adornare l'io.