Pitti Filati è la più lungimirante della trilogia di Pitti Immagine. L’edizione 82, ospitata a fine gennaio 2018 alla Fortezza da Basso di Firenze, ha mostrato in anteprima mondiale le collezioni di filati per la Primavera/Estate 2019, dando tempo ai creatori di moda di studiare abbinamenti di colori e trame con cui realizzare le anteprime.

Negli stand di Pitti Filati, la creatività, fatta di estro ma anche di ricerca, è la protagonista assoluta, quale buon antidoto alla preoccupazione per l’aumento del costo delle materie prime. Filivivi presenta in questa sede, insieme alle collezioni Primavera/Estate 2019, il libro Il filo rosso delle idee Lanerossi 200 anni. Duecento anni fa, nel 1817, nasceva infatti a Schio un marchio storico dell’industria tessile italiana, il Lanificio Rossi, poi semplicemente Lanerossi. A questi duecento anni è dedicato il volume voluto dal Gruppo Marzotto, e da Filivivi, altra azienda leader del settore, licenziataria del marchio Lanerossi Filati. È un’opera vivace e colorata che documenta la modernità con cui è stata orchestrata per duecento anni la pubblicità dei prodotti, con disegni e spot televisivi, costituendo un’interessante testimonianza dei cambiamenti del costume in Italia.

Si chiama Lumen il nuovo filato fotosensibile presentato da Lineapiù Italia: si tratta di una fettuccia di cotone spalmata di pigmenti fotosensibili, apparentemente trasparenti alla normale luce artificiale, ma che se esposti a fonti dirette di raggi ultravioletti si attivano arricchendosi di inedite sfumature cromatiche. Il processo tecnologico che permette di applicare i pigmenti fotosensibili sul filato è quello della “spalmatura in continuo”. Il risultato è un filato cangiante, capace di virare di colore variando in intensità e persistenza, acquisendo nuances che introducono toni ora più caldi ora più algidi, a seconda della forza con cui la luce naturale illumina la superficie. La velocità del fenomeni varia in funzione della potenza della fonte luminosa. Una volta “in ombra” il filato riprende gradualmente il proprio aspetto iniziale, tornando al colore di base. In assenza di luce solare i pigmenti si attivano anche con speciali lampade di Wood, capaci di emettere la luce nella frequenza UV. Questa sperimentazione permette nuovi risultati, ad esempio, una frase scritta sul vestito con i pigmenti fotosensibili apparirà all’improvviso quando chi l’indossa è illuminato dai raggi del sole e scomparirà se si sposta all’ombra.

Partecipano a questa edizione 115 marchi, di cui 18 esteri. Lo spazio ricerca di Pitti Filati propone maglie all’insegna di un denominatore comune, il tema Raw, con materiali grezzi, per evadere, con l’aiuto della moda, dai canoni troppo definiti che la tecnologia ci impone. La direzione artistica di questo spazio è di Angelo Figus, coadiuvato dall’esperta in maglieria Nicola Miller, l’allestimento è di Alessandro Moradei. Si rivisitano concetti come l’abitazione, i dati, l’atteggiamento artistico, il femminile e il maschile, attribuendo a ciascuno colori e volumi. L’abitazione "raw" è pensata come un rifugio di pietra cruda, e conseguentemente le maglie proposte sono di linee semplici, valorizzate da lavorazioni e disegni impressi a crudo. La cartella colori è ovviamente ispirata alla terra. Il raw femminile è una bellezza selvaggia, che rifiuta il ruolo imposto dall’uomo. La peluria è un diritto che non può essere censurato dall’obbligo della depilazione, perché è un indicatore di bellezza, ruvida ma naturale. Le maglie proposte sono amorfe, per non costringere il corpo in forme convenzionali, e sono in materiali che offrono sensazioni ibride fra la plastica e la seta. È una moda che non compiace l’occhio, la forma e i colori sono fortemente contrastanti, rosso e fucsia, violenti e segnaletici come slogan di protesta.

KnitClub è l’area di Pitti Immagine Filati che rende protagonisti i maglifici di qualità, secondo una sempre più importante selezione di aziende capaci di interpretare le volontà tecniche e creative dei visitatori del salone. Fashion at work è un’offerta ricca e interattiva di consulenze stilistiche, progettazione punti e prototipi, stampa su maglia, macchine per maglieria, bottoni e minuterie, accessori e passamanerie, ricami e applicazioni, tintorie e finissaggi. Moda Futuribile, il progetto promosso da Dyloan Studio, affronta il tema della sostenibilità, con un approfondimento dei parametri sostenibili in ogni ambito della filiera moda.

Ornella Bignami, di Elementi Moda, è curatrice anche quest’anno del concorso Feel The Yarn, Italian Excellence, dedicato agli aspiranti stilisti dalle migliori scuole di moda internazionali e finalizzato a far conoscere l’operatività e la creatività dei filati prodotti dalle più qualificate aziende italiane, si svolge dal 2010 a ogni edizione estiva di Pitti Filati. In questa 82ma sessione, che precede la nuova realizzazione dei modelli di giugno, è stato presentato un innovativo strumento che aiuterà gli studenti a orientare la loro creatività: il book Feel the Yarn-Hybridization. Le quattro tendenze che declinano il tema Hybridization, sono: Soft Minimal, Fading Chroma, Green Vitality e Refreshing Glow.

A gruppi di 6, le 24 aziende del Consorzio Promozione Filati che partecipano al Concorso con la donazione del materiale agli aspiranti stilisti hanno inserito nel book proposte coerenti col tema che ogni gruppo ha scelto. Questo Concorso è un trampolino di lancio per gli allievi, ma anche una promozione di immagine delle 24 aziende consorziate (CPF) e, sicuramente, un’affermazione di ulteriori pregi del comparto maglieria, che qui mostra tutta la sua duttilità.