Startupper della moda made in Italy per sé, ma anche per gli altri. Si chiama Eva Macauda, è siciliana, ed è la fondatrice e ideatrice della piattaforma “Eva Flair”. Vive tra Milano e New York e il suo sogno è portare le eccellenze artigianali del Made in Italy all’estero: sono piccole aziende di qualità, la maggior parte a conduzione femminile, sono stilisti italiani indipendenti spesso con un passato nel behind-the scenes dei Big Brands.

Dalla Silicon Valley, capitale della digitalizzazione e dell’alta tecnologia, parte la sfida di Eva Flair che sceglie appositamente San Francisco per fare un passo indietro e giocare sulla tradizione italiana. In occasione dell’anno della Cultura italiana negli Stati Uniti, ha debuttato l’11 novembre con un défilé, presso l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, presentando la sua nuova selezione pienamente in stile con il motto che l’ha resa unica “Slow fashion, Long Emotion” ossia “Moda lenta, Emozione duratura”, un richiamo all’artigianalità italiana, una eco alle origini e a quell’eccellenza che ha fatto grande il marchio e la moda italiana nel mondo.

Una serata magica patrocinata dal Console Generale d’Italia a San Francisco Mauro Battocchi e nata dalla collaborazione di Eva Flair con la School of Fashion, dell’Academy of Art University di San Francisco. Un pubblico numeroso, oltre duecento persone sono arrivate nelle sale al primo piano dell’Istituto Italiano di Cultura in Montgomery Street per assistere all’evento. Nove splendide modelle vestite nel total look di Eva Flair sfilano con le creazioni dei designers italiani EcoToosh, ELLA, LEEY, Ones, Ornamenti d’Autore, Ottavia Failla, OttiMia e Zibilla Italian Atelier.

Inizia la sfilata e, sulle prime uscite, un incidente tecnico fa saltare l’impianto musicale; il team Eva Flair (Eva Macauda e Mauro Aprile Zanetti) non si scompone, anzi trasforma il salotto anni '50 in vero e proprio happening. Entra in scena il direttore creativo e della comunicazione Mauro Aprile Zanetti, che coglie l’occasione al volo per immergere i duecento presenti nell’atmosfera propria di un salotto alla Chanel o alla Schiaparelli, quell’ambiente in cui ache uno speaker dà note di colore agli abiti creando un’atmosfera unica. Il pubblico è estasiato e il Console Mauro Batocchi sentenzia: "Signori come vedete l’energia portata da Eva Flair a San Francisco è tale da fare saltare persino l’impianto musicale".

Il total look scelto da Eva Macauda, omaggio alla Hollywood glamour e a The Great Gatsby, si arricchisce ancora di più grazie all’uso del vintage fashion jewelry dei maestri del bijoux Coppola & Toppo. Il giorno dopo la sfilata, il 12 novembre 2013, Eva Flair diventa uno dei fornitori ufficiali del negozio di lusso Wilkes Bashford di San Francisco; Wilkes Bashford, oltre a essere da più di 50 anni uno degli uomini più influenti nel mondo della moda, è stato il primo a introdurre stilisti italiani come Giorgio Armani negli Stati Uniti.

Che dire, un capolavoro in pieno stile Italiano.