La piuma, leggera e impalpabile, primordiale, ricca di fascino e significati, è stata probabilmente il primo accessorio della storia. Duccio Mazzanti, il titolare dell’Atelier Mazzanti, è l’attuale terza generazione della più antica azienda italiana produttrice di piume, ed è il creatore di Nanà Firenze, un nuovo brand interamente dedicato alla realizzazione di collezioni di copricapo in piuma high couture.

L’azienda è considerata uno tra i migliori esempi di artigianato artistico toscano. Entrando nella sede, situata nel cuore del quartiere storico fiorentino di Rifredi, si è avvolti da un’atmosfera creativa e spumeggiante. Gli scaffali e gli armadi sono pieni di cappelli eccentrici, vestiti e cerchietti con piume colorate, capaci di risvegliare l’anima fashion di qualunque donna. La stilista lavora al nuovo catalogo mentre al piano inferiore, dove c’è il laboratorio artigianale, i dipendenti attaccano a mano le piume, una per una. “From the Queen, to the Drag queen” – osserva divertito Duccio Mazzanti. Il pubblico della piuma è oggi, infatti, quanto di più eclettico e stravagante possa esistere: dai vestiti e accessori per il cabaret e l’avanspettacolo, ai costumi storici per il cinema e il teatro fino alle grandi Maison di moda.

La storia della Mazzanti Piume è bella da raccontare e comincia negli anni ’30 del Novecento grazie all’iniziativa imprenditoriale di una donna, Natalina, la nonna di Duccio Mazzanti. Firenze, già dalla fine dell'Ottocento, era famosa in tutto il mondo per il cappello di paglia, realizzato in un triangolo fiorentino compreso tra Brozzi, Campi e Signa. Nel 1935, da maestra fiorista all’interno di un laboratorio tessile, la signora Natalina si mise in proprio per realizzare ornamenti per cappelli da signora: d’estate i cappelli venivano ornati con fiori di seta mentre d’inverno, secondo le tendenze più in voga, erano decorati con piume.

“Quando mia nonna morì negli anni ’60 – ricorda Duccio Mazzanti – il mercato della piuma stava vivendo un momento di arresto. Fu allora che mio padre, con l’aiuto di mio nonno ingegnere, mise a punto dei telai meccanizzati per la realizzazione di boa in marabù e struzzo”. L’intuito imprenditoriale e la scelta di dedicarsi a una produzione la cui domanda era in crescita, permisero così all’azienda di seguire positivamente le trasformazioni del mercato. Negli anni ’90, l’invasione di prodotti di bassa qualità provenienti dall’estero, soprattutto dall’Asia, rappresentarono una nuova minaccia per i produttori di piume. E’ allora che l’azienda, con Duccio Mazzanti alla guida, decise di puntare sempre più verso la qualità.

La Mazzanti Piume si attesta oggi come uno dei pochi produttori in Europa – ce ne sono in tutto solo tre o quattro – in grado di lavorare artigianalmente le piume per l’alta moda. La materia prima viene raccolta in tutto il mondo: dal Sud Africa, famoso per le piume di struzzo, alla Cina, l’Australia, il Brasile. Le piume arrivano in azienda, vengono lavate, colorate e lavorate artigianalmente. Ma perché la piuma è così affascinante? Perché vedere sfilare una donna rivestita di piume lascia un brivido di intensa sensualità?

“La piuma – racconta il nostro interlocutore – è magia, per il semplice fatto che gli uccelli volano e gli umani no. In tantissime storie e culture è stata considerata un oggetto magico e gli sciamani la usavano e la usano tutt’ora, per cerimonie e riti sacri. Il materiale che lavoriamo è eterno. Non c’è una piuma uguale all’altra, sono simili ma mai uguali.” La piuma è stata storicamente anche il simbolo di un cambiamento nel costume sociale, quando da accessorio maschile si è liberata, leggiadra e stravagante, sublimando la sensualità nella moda femminile.

“Verso la fine del Settecento – continua Duccio Mazzanti – la donna, attraverso il cabaret, quello che oggi viene chiamato burlesque, si è appropriata scherzosamente di un oggetto maschile, prevalentemente usato come decoro militare o simbolo di potere. La donna, con la piuma, è riuscita a realizzare dei capolavori di fascino ed eleganza, mentre l’uomo si è sempre fermato soltanto all’elmetto!”. Una precisazione importante: tutte le piume utilizzate nella moda sono derivati della produzione alimentare, in particolar modo quella di polli, tacchini, oche, fagiani, anatre, pernici, faraone, marabù. Solo nel caso dello struzzo le piume sono tagliate ad animale vivo – l’equivalente di un taglio di capelli – senza nessuna sofferenza per gli animali. “Proprio per questo motivo le piume di struzzo – ci spiega –sono state scelte da Stella McCartney, figlia di Paul e regina della moda eco sostenibile”.

Dalla sapienza artigianale, dalla profonda conoscenza della materia prima e dal rapporto intenso con stilisti e piumai, nascono così creazioni piene di arte e di grande poesia. Cappelli scultura, maschere copricapo, head-dress da cerimonia, cerchietti fashion oppure borse e accessori da sera. Una moda fatta per giocare, travestirsi, sognare.

Per maggiori informazioni:
www.nanafirenze.com
www.mazzantipiume.it