L'arte della sartoria e l'arte come medium dell'emozione. Questo è quanto appare dalle presentazioni della moda, più significative, durante questo fermo temporale della vita ad oggi sperimentata. Nulla si lascia intendere come causato dal caso e tutto si misura con la sfera di un'elaborazione massima di forma e contenuto. Parliamo della lezione autoriale di Piccioli, del 26 gennaio scorso, per l'Alta Moda, Primavera-Estate 2021, di Valentino.

Il codice temporale è solo un concetto per esprimere il futuro che dall'oggi va in scena a Roma nella Sala Grande di Palazzo Colonna. Il pavimento traccia policrome geometrie elaborate dalle antiche estrazioni minerarie del marmo. Lucente e principesca la teoria dei volumi pavimentali s'imposta a sorreggere il gioco degli imponenti rilievi cilindrici delle colonne e le auree creazioni dell'ebanistica seicentesca da dove occhieggiano i capolavori della storia della pittura tra '500 e '600.

Sin dalla prima uscita, Maria Carla Boscono, appare come la sintesi perfetta del “Code Temporal” dello stile Valentino. La citazione del tema divisionista, del taglio della tela, propria dello spazialismo di Lucio Fontana, favorisce la disvelazione eterea di elfiche figure, vinte dalla polvere delle stelle e dall'iridescenza della Luna. Queste creature emergono da dense fenditure e si saturano di cromie pastello bagnate dalla cristallizzazione di quella poesia di ricami uniformi quanto sbalzanti che supera l'utile per l'ineffabile.

Porzioni di seta e voluminosi e magmatici lurex si geometrizzano all'occhio e si espandono dai cachemire nell'oltre dei decori della principesca dimora.

Le calzature hanno proporzioni che si allungano, attraverso 20 cm di plateau metallescente, ad innalzare la silhouette oltre le nuvole delle volte affrescate. Queste basi divengono esperienza percorribile dalla caviglia alle lunghissime chiome educate al peso di una gravità inesistente. I piedi, così architettonicamente disegnati divengono come le Maiastre1 (uccelli in bronzo dorato), dello scultore Brancusi. I loro passi figurano il potenziale volatile di un Icaro, sospeso tra cielo e terra, nell'aureo balzo verso il sogno. L’assottigliamento della forma, il rapporto tra le superfici curve e quelle angolari, il cambiamento di asse, rendono la scultura di questi uccelli iridescenti il parametro comparativo più calzante al cammino delle creazioni di questa haute couture.

Tale allungamento femorale rimanda alla sistemica e filiforme ombreggiatura dell'anima dell'umano bronzeo di Giacometti. Fusione di anatomia e spirito, in una grumosa percorrenza di traiettorie dalle infinite ombre, gli Uomini marcianti, dello scultore svizzero, si riflettono nei millimetrici dettagli che dal bronzo passano ai tessuti e alle superfici incrostate degli abiti.

Nastri e cristalli ossessivamente si porzionano sui pannelli lungo i corpi dei modelli di Valentino e sanciscono il legame profondo con un mondo riqualificato nei suoi toni chiaroscurali, nei suoi contenuti, e nella sua alta maestria elaborativa: qualità del saper fare.

Uomo e donna, e loro interscambiabilità, s'innalzano su basi minerarie: medesimi giacimenti della bellezza.

Volevo creare degli oggetti per la moda del futuro utilizzando il processo della couture in un mix di stravaganza e purezza perché mi rendo conto che il futuro è questo tempo che stiamo vivendo. Sono abiti crossgender che possono essere indossati indifferentemente da donne e da uomini.

(P.P.)

La Galleria Grande di Palazzo Colonna è il medium temporale che proietta le collezioni d'arte in essa contenute sulla collezione in essa introiettata: dal Quattrocento al Settecento, tra Carracci, Bronzino, Salviati, Lorenzo Monaco, Tintoretto, Guercino, Pietro da Cortona, Girolamo Muziano e il corpo dell'umano per Piccioli/Valentino.

I rituali, il processo, i valori della Couture non hanno tempo. Esaltano l’umano: la mente che pensa, la mano che esegue e nobilita. Attraverso un lavoro che si astrae dal tempo producono oggetti atemporali, plasmati sulla persona.
Tempo come codice e valore, da resettare e riprogrammare in una Couture di oggi che attualizza rituali e processi classici in capi pensati per esprimersi e per essere, ciascuno come vuole.
Donne, uomini: naturalmente, fluidamente.
Un guardaroba che disegna e dischiude possibilità.

(Maison Valentino)

La sfilata è un susseguirsi di apparizioni siderali e al contempo plausibilmente quotidiane. Una rappresentazione co-ed della Primavera-Estate 2021, che rivede i piani di appoggio della moda sullo stile. Il plateau funge da piedistallo per l'anatomia di una bellezza vestita da un essenziale atto creativo rivolto all'altezza dell'esperienza autoriale suggerita da “lampi” di genio.

Tale azione è la ricodifica, nell'oggi, di quanto “il futuro è questo tempo” (P.P. Code Temporal), attraverso la sapienza della tradizione artigianale: qualifica massima, come solo dal cielo può giungere, dell'opera umana.

Sulle note di Ritual Spirit (temporal) di Robert Del Naja dei Massive Attack, il dialogo globale, sul sentimento della forma, tra il direttore creativo Piccioli e lo stile, si avvolge di un timbro che ha l'impronta di un'azione votata alla maestria della bellezza.

1 All'inizio degli anni '10, Brancusi, intraprende una serie di una trentina di sculture di uccelli sul tema ''maiastra''. La parola maïastra significa ''maestro'' o ''capo'' in lingua rumena, ma in questo caso si tratta di un uccello miracolosamente benefico dalle piume lucenti, che fa parte del folclore rumeno (Guggenheim Museum).