Per celebrare il momento in cui mezzo secolo fa, nel cuore del Monte Bianco, cadeva l’ultima barriera di roccia tra Italia e Francia, Courmayeur ospiterà una giornata di approfondimenti dal titolo “L’ultimo diaframma”. Alla vigilia di ferragosto, sul palco del Jardin de l’Ange si alterneranno economisti, antropologi, intellettuali e giornalisti di fama internazionale per riflettere sul significato storico ed economico del Traforo, ma anche per approfondire il tema della frontiera oggi e il ruolo che Courmayeur e la Valle d’Aosta giocheranno in futuro.

“Verrà il giorno in cui si scaverà sotto il Monte Bianco una via carreggiabile.” Nel 1787, dopo aver scalato il Monte Bianco, lo scienziato ginevrino Horace Bénédict de Saussure scrisse questa profezia nelle sue memorie. Quasi due secoli più tardi la profezia si è avverata: dopo aver superato difficoltà di ogni genere, il 14 agosto 1962 i minatori italiani e francesi s’incontrarono nel cuore del massiccio. È l’inizio di una storia incredibile, quella del Traforo del Monte Bianco, uno dei più lunghi al mondo. Una storia di frontiera, dove la collaborazione e la sinergia di due diversi Paesi, forzatamente divisi da uno stesso confine, hanno saputo abbattere le differenze culturali, politiche e sociali, avvicinando due mondi che agli occhi dei più sembrano così distanti. Oggi, il Tunnel del Monte Bianco costituisce un’arteria di primaria importanza per i traffici turistici e commerciali del nostro continente.

Per celebrare quel primo storico abbraccio tra Italia e Francia, Courmayeur ospiterà, il 14 agosto 2012, una manifestazione dal titolo “L’ultimo diaframma”. Al Jardin de l’Ange, nel cuore del paese, sarà presentato un volume e verranno organizzati incontri di approfondimento, dibattiti e una tavola rotonda. La pubblicazione, “Un varco a Nord Ovest”, a cura del prof. Giuseppe Giobellina (Silvana editoriale, pp. 160, euro 19), contiene la cronaca dello scavo, nella prospettiva delle vicende storiche che l’hanno preceduta e accompagnata, insieme a molte fotografie inedite scattate durante la realizzazione dell’opera.

L’evento comprende una giornata di studi curata dal prof. Andrea Farinet e organizzata dal Traforo del Monte Bianco in collaborazione con Fondazione Courmayeur, occasione di confronto sui rapporti tra Italia e Francia con osservatori, economisti e giornalisti dei due Paesi, un incontro pubblico con l’autore del volume e con i testimoni dell’epoca, e un momento pubblico di parola sul tema delle frontiere con osservatori internazionali.

Chiude la giornata “Frontière de Mots” un doppio concerto interamente acustico e bilingue, patrocinato dal CSC di Courmayeur e pensato per l'occasione con due ensemble valdostani, Naïf e L'Orage. I nuovi ambasciatori della canzone d'autore valdostana in Italia e in Europa, entrambi vincitori di “Musicultura”, il più importante Festival delle musiche d'autore (Naïf nel 2009, L'Orage nel 2012), condivideranno per la prima volta il palco per immaginare insieme una nuova frontiera di suoni e parole.