Nel Medio Evo numerose discipline contribuiscono alla formazione del medico. Questa preparazione così complessa deriva dalla valutazione che il mondo antico dava alla medicina escludendola dalle singole arti liberali perché essa deve contenerle tutte. Molte non sono strettamente legate a ciò che attualmente questo curriculum di studio prevede. Secunda philosophia è l’alta considerazione in cui è tenuta la medicina: il suo campo di ricerca, infatti, rivolge attenzione all’uomo, considerato un microcosmo, mentre la filosofia si interroga sul macrocosmo in ogni suo aspetto. Base essenziale per giungere all’esercizio della medicina sono le arti del Trivio (grammatica, dialettica e retorica), essenziali alla comprensione della filosofia, e del Quadrivio (aritmetica, geometria, musica e astronomia), utili a padroneggiare i segreti dei numeri e delle armonie dottrinali e fisiche.

Lo studio preliminare della grammatica, della dialettica e della retorica, discipline particolarmente utili nei dibattiti teorici, ha distinto, per lungo tempo, la medicina da tutte le altre pratiche ad essa legate e ripudiate, perché manuali.

L’aritmetica attraverso la teoria dei numeri, con la scansione del tempo, partecipa al sapere del medico, che da esso ricava le proprie esperienze circa le fasi ascendenti e discendenti della malattia, ma anche la geometria, scienza esatta della misurazione, attraverso la perspectiva, ossia l'ottica, ha un suo necessario ruolo nella ricongiunzione di equilibri perduti.

L’astronomia, infine, consente la valutazione dell’uomo come microcosmo nel cosmo che partecipa alla totalità della creazione, nella quale si inserisce sia il soggetto sano che malato: il ritratto dell'uomo zodiaco ben esemplifica questo concetto. Ogni organo e ogni parte del corpo è posta in relazione con un pianeta e ciascun individuo, relativamente alla data di nascita, è collegato anche ad una particolare costellazione e ne subisce l'influenza. La terapeutica, dunque, non può, con tali presupposti, dare risposte identiche per ogni malato. Nel caso di analoga malattia va regolata caso per caso, tenendo conto delle combinazioni zodiacali di ciascuno.

A rendere completo lo studio della medicina, che è soprattutto dieta e igiene contribuiscono, inoltre, la conoscenza di tutte le branche della scienza della natura, cioè della fisica, della botanica e dell'agricoltura. Per la farmacopea diviene inoltre essenziale possedere precise nozioni riguardo al regno animale e minerale, dai quali sono prelevati e usati alcuni elementi. In questo modo il sapere medico s'intreccia con l'esoterismo, la magia, l'alchimia. Anche i rapporti con la stregoneria diventano, talvolta, tanto evidenti, da causare lo stretto controllo e la frequente condanna da parte degli organi ecclesiastici.

Alla già enciclopedica formazione il medico deve anche aggiungere una profonda conoscenza religiosa: la Chiesa, infatti, sin dal IV secolo è stata la depositaria del sapere medico dell'epoca e, da allora, il legame tra fede e medicina diventa indissolubile.

Sono questi i temi delle mie brevi note: un percorso che attraverserà la fisiopatologia medievale affiancata alla leggerezza degli aforismi presenti nel Regimen Sanitatis Salernitanum, recentemente versificati in chiave contemporanea e pubblicati nel mio volume Naturalmente sani. Il nuovo Regimen della Scuola Medica Salernitana, EUTòPIA, Salerno 2017. Per chi non li conosce… una scoperta divertente e utile.