Venezia a tutto Cinema, a cominciare dalla Mostra di Architettura. Curata quest'anno da Rem Koolhaas, è composta di tre parti, una delle quali, intitolata Monditalia, si avvale di 81 schermi installati lungo le Corderie dell'Arsenale. Qui si proiettano spezzoni di film italiani, selezionati da Alberto Barbera su invito dell'architetto olandese, che mostrano l'Italia come emblema della contraddizione, condivisa con molti altri paesi, fra un passato grande di storia e risorse umane e un presente che stenta a realizzare crescita e sviluppo.

Alla 71a Mostra del Cinema troviamo una scelta di ben 55 lungometraggi della selezione ufficiale, tutti meno uno in prima mondiale. Di essi 20 sono stati scelti per il Concorso Venezia 71; 18 sono fuori concorso; 17 partecipano alla selezione Orizzonti. Fra i cortometraggi, 14 sono nella sezione Orizzonti Per Venezia Classici, e sono stati restaurati 19 lungometraggi, 3 cortometraggi e 8 documentari. Come proiezione speciale si può vedere, Ma ci riusciremo?, un lungometraggio in collaborazione con le Giornate degli Autori-Venice Days. Sono pervenuti la bellezza di 1600 lungometraggi e 1777 cortometraggi, che Barbera si è trovato a visionare, affiancato ovviamente da una commissione che però, ci ha specificato in conferenza stampa il Presidente Paolo Baratta, non avevano voce in capitolo nella scelta. "L'ammissione alla Mostra è decisione univoca, non di una giuria" - afferma perentoriamente. E' Barbera e lui solo quindi ad avere oneri e onori della selezione.

La Giuria, quella che assegnerà il Leone d’Oro, quest'anno presenta una varietà di notevoli personaggi: il Presidente, Alexander Desplat, è un celebre compositore di colonne sonore francese, pluripremiato e molto amato dai registi per il coinvolgimento nei film di cui compone le musiche. Spiccano poi i nomi di Philip Grőning, il regista tedesco che l'anno scorso ha vinto il Premio speciale della Giuria con la sua opera strabiliante e dolorosissima, Die Frau des Polizisten; quello di Carlo Verdone, il celebre regista e attore italiano, che ha collezionato nel corso della carriera 6 statuette David di Donatello e ben 8 Nastri d'Argento, oltre ad essere già stato membro della Giuria di Venezia nel 1994. E' una giuria internazionale, come di consueto, che annovera anche un regista palestinese, Elia Suleiman; un'austriaca, Jessica Hausner; un'attrice e regista cinese, Joan Chen; una scrittrice statunitense di origine indiana, Jhumpa Lahiri; un attore inglese, Tim Roth; e, per finire, la costumista inglese Sandy Powell.

I premi ufficiali da assegnare in Concorso sono, oltre al ben noto Leone d'Oro per il miglior film, il Leone d'Argento per la miglior regia; due premi Coppa Volpi per le migliori interpretazioni maschili e femminili; il Premio Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente; il Premio per la miglior sceneggiatura; il Premio Speciale della Giuria. Nel percorso Orizzonti vi è pure una Giuria internazionale, che assegna, senza possibilità di ex equo, cinque premi, uno dei quali al miglior cortometraggio. L'Italia partecipa alla Mostra con 5 opere (in Concorso) e altre 19 altre distribuite fra Orizzonti, fuori concorso, Venezia Classici , oltre a una Proiezione Speciale e a una delle tre opere selezionate da Biennale College-Cinema.

Guerra, genocidio, crisi, questi alcuni degli argomenti trattati, in sintonia con i tempi, come è sempre stata la caratteristica di questa Mostra. Vi è anche un interessante svolgimento di temi più intimi. Storie controverse sul rapporto uomo-donna e genitori-figli; eroiche ricongiunzioni di familiari separati dalla guerra, rapimenti di bambini visti nelle loro drammatiche conseguenze. Non manca neppure una dettagliata storia di sesso estremo.

La Mostra si è aperta ai giovani proiettando tre lungometraggi, selezionati, sviluppati e prodotti da Biennale College-Cinema, laboratorio di alta formazione per giovani filmmaker di tutto il mondo. Il workshop Biennale College-Cinema si prefigge due scopi: la realizzazione di film low-budget in un periodo di recessione globale e la ricerca di giovani autori per ridare forza al cinema. E' una prassi di successo iniziata nel 2012, che porta ai progetti selezionati un supporto di 150.000 euro. Protagonisti i giovani anche nella giuria chiamata a votare uno dei Classici Restaurati, allo scopo di individuare l'opera che riscuote più voti, per una sua eventuale nuova distribuzione nelle sale. Il risultato sarà particolarmente interessante per stabilire quale Classico è riuscito meglio a conservare un valore che incontra il gusto dell'oggi.

Il perché di tutto questo dettaglio informativo serve a giustificare quanto scritto da un sito web specializzato statunitense. Analizzando ciò che accade nella seconda metà dell’anno nel campo dei festival internazionali, Venezia è stata scelta come uno dei primi tre fra i cinque principali festival del mondo della stagione autunnale, risultando come il solo festival di tutto l’elenco a essere fuori del continente americano. Una bella soddisfazione, in un periodo storico in cui la competizione fra festival internazionali si va facendo sempre più forte.

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