A quasi cinque anni di distanza dal suo primo lavoro con la formazione Sudoku Killer, la contrabbassista Caterina Palazzi ritorna con un nuovo album dal titolo Infanticide, edito da Auand, e un tour mondiale di oltre 50 date tra Italia, Norvegia e Stati Uniti.

Un lavoro provocatorio e fuori dagli schemi fin dal titolo, quello della Palazzi, che richiama volutamente Incesticide dei Nirvana, gruppo che ha ispirato questo nuovo album nei suoi contenuti musicali ed emotivi. Ma perché un titolo così forte? L'infanticidio – spiega Caterina – è inteso come omicidio virtuale della visione infantile del mondo in cui è sempre il bene a trionfare e i cattivi a soccombere, come perdita di un'ingenuità ludica e fanciullesca in ragione di una maturità turbolenta e spesso amara.

E così, l'abbandono di una dimensione più spensierata che va a scontrarsi con le asperità ineludibili dell'età adulta sembra riflettersi con forza nelle tracce del nuovo disco, forte di un'anima elettrica molto marcata e ricco di suggestioni. Un album che – forse più del precedente omonimo Sudoku Killer - è piacevolmente contaminato da sonorità vicine al jazz nord-europeo, con tangibili influenze provenienti dal rock psichedelico, risultato anche delle esperienze degli altri componenti del quartetto (il chitarrista Giacomo Ancillotto, il batterista Maurizio Chiavaro e il sassofonista Antonio Raia) che, con la Palazzi, condividono un background composito, aperto al jazz, al rock e alla musica sperimentale.

Come tradizione della band – continua Caterina - il titolo del secondo disco anticipa il contenuto del terzo, nel quale la musica sarà dedicata interamente ai personaggi cattivi dei film animati Disney. Una sorta di perenne “flash forward” iniziato con il primo disco Sudoku Killer che conteneva brani mutuati dalla letteratura ma il cui titolo anticipava il contenuto di questo secondo album, ispirato a giochi di logica matematica giapponesi. Ed è proprio in questo continuo gioco di rimandi concettuali, ma anche musicali, che va ricercato l'eclettismo di questo disco.

Nelle cinque tracce (di cui quattro divise in tre parti) di Infanticide la Palazzi non ha paura di osare, facendo largo uso di effetti - oltre alla chitarre distorte di Ancillotto, il suo contrabbasso e il sax di Raia si lasciano andare a sperimentazioni ardite - per un risultato complessivo che sarebbe riduttivo ascrivere a un unico genere, per l'evidente talento della contrabbassista romana – le cui doti di scrittura sono apprezzate da tempo, tanto da farle vincere il Jazzit Award 2010 come miglior compositrice dell'anno ed essere segnalata dai Top Jazz 2010, 2011, 2012 e 2013 tra i nuovi talenti – nell'unire, a un'indiscutibile sensibilità jazz, suggestioni provenienti dal noise, dal post-rock e dalla musica da film.

Il Sudoku (titolo originale: 数独, traducibile letteralmente in "sono consentiti solo numeri solitari") è un gioco di logica matematica giapponese. La variante detta Sudoku Killer (キラー 数独) si presenta come una matrice -solitamente in base 9, ma la grandezza può variare - che non presenta caselle già occupate da numeri, dunque le 81 caselle della matrice sono interamente bianche. Gli indizi dati per risolvere correttamente la matrice vengono da alcuni gruppi di celle che riportano la somma che i singoli elementi di quelle celle devono totalizzare. È uno dei pochi casi di Sudoku in cui intervengono i valori nominali dei numeri, la variante più numerica: per risolverlo, i numeri non possono essere considerati solo come simboli, bensì è necessario contare.

Hitori (forma abbreviata dell'espressione ひとりにしてくれ, traducibile letteralmente come "lasciami in pace") è costituito da una griglia di caselle quadrate, inizialmente riempite da numeri. Scopo del gioco è quello di annerirne alcune, in modo tale che non compaiano numeri ripetuti in ciascuna riga o colonna. Per effettuare la cancellazione delle caselle, però, esistono regole precise, basate sull'ortogonalità: le caselle nere non possono avere lati in comune, e le bianche devono essere tutte attaccate, in modo tale da formare un gruppo unito, ragion per cui non devono mai comparire gruppi di caselle bianche isolati dal resto dello schema.

Nurikabe ((ぬりかべ) letteralmente significa "muro invisibile". Si gioca su una griglia di varie dimensioni (generalmente 6x6, 8x8, 9x9), all'interno della quale vi sono alcune caselle con dei numeri. L'obiettivo è individuare quali caselle sono nere e quali sono bianche. Le caselle nere rappresentano i muri, le bianche i giardini. Futoshiki (不等式) significa disuguaglianza, estraneità. Il gioco si pratica su una griglia quadrata composta da 25 caselle (5x5). Talvolta ne ha 36 (6x6) o 49 (7x7). L'obiettivo del gioco consiste nel completare con tutti i numeri da 1 a 5 l'intera griglia. Vanno rispettate le seguenti due condizioni: 1-Lungo ogni riga e lungo ogni colonna non vi devono essere ripetizioni di alcuna cifra. 2-Qualora tra due caselle fosse indicato un simbolo di disuguaglianza anch'esso deve essere rispettato nell'inserimento della cifra esatta. Il gioco si conclude al completamento dell'intera griglia.

In Masyu (ましゅ; traducibile con "influenza diabolica") il campo di gioco è una griglia rettangolare suddivisa in quadrati, alcuni dei quali possono contenere dei cerchi. Ogni cerchio può essere bianco oppure nero. L’obbiettivo del gioco è tracciare una linea chiusa, continua e non intersecante che tocchi in modo appropriato tutti i cerchi presenti nella griglia.

Per maggiori informazioni:
www.sudokukiller.it