L’Europa è il territorio musicale scelto per l’edizione 2015 dal Serravalle Jazz, il festival che si tiene da quattordici anni nello splendido scenario della Rocca di Castruccio, a Serravalle Pistoiese, nel cuore della Toscana.

30, 31 agosto e 1 settembre: segnatevi sull’agenda queste date in cui potrete godere, gratuitamente, di uno spettacolo musicale di assoluto rilievo in un contesto particolarmente accogliente e amichevole. Ormai questo è l’appuntamento con cui molti appassionati, non solo toscani, chiudono l’estate dei concerti all’aperto e dei festival, ritrovandosi prima ai tavoli del ristorante allestito per l’occasione e poi sulle poltroncine o sul prato ai piedi delle torri che dominano la rocca medievale. Un festival ancora “familiare” nonostante la maturità raggiunta, dove i jazzofili si mischiano con molti curiosi, dove ci si può avvicinare a questa musica per la prima volta oppure seguire i set di alcuni dei musicisti italiani più preparati in circolazione. E l’elenco dei partecipanti naturalmente non si ferma all’Italia: basterebbero i nomi di Lee Konitz, Kenny Wheeler, Tom Harrell, Dave Liebman e Steve Swallow per dare l’idea della qualità passata da queste parti negli anni.

Come sempre la prima delle tre serate, domenica 31 agosto, sarà caratterizzata dalla collaborazione con la Barga Jazz Big Band, che quest’anno oltre al direttore Mario Raja porta sul palco la musica del pianista e compositore britannico John Taylor, scomparso improvvisamente il 17 luglio scorso. Taylor avrebbe dovuto essere l’ospite d’onore di questa serata, che giocoforza è diventata un omaggio al suo lavoro, con la presenza della cantante Diana Torto, che aveva collaborato con lui negli ultimi anni. Proprio partendo dalla musica di John Taylor il direttore artistico del Serravalle Jazz Maurizio Tuci ha voluto costruire il programma attorno al titolo European Sound, dedicando questa edizione al continente che, se non ha inventato il jazz, certamente ha contribuito a tenerlo vivo negli ultimi decenni. Ad aprire la serata sarà invece Dimitri Grechi Espinoza, che con il suo sax esplorerà gli echi spirituali di una musica che parte dal jazz ma sconfina in altri ambiti.

Il 31 agosto la dedica esplicita in apertura sarà a Django Reinhardt, con l’esibizione del Maurizio Geri Swingtet, mentre a seguire verrà servito uno dei piatti fortissimi di quest’anno, il concerto del gruppo composto da Fracesco Bearzatti (sax), Mauro Ottolini (trombone), Lello Pareti (contrabbasso) e Walter Paoli (batteria), con ospite lo straordinario chitarrista franco-vietnamita Nguyen Lè. C’è molta attesa per questo quintetto, da cui dobbiamo probabilmente aspettarci contaminazioni e aperture ad altri generi. Bearzatti e Ottolini in particolare sono protagonisti di livello europeo, e hanno già raccolto importanti premi e riconoscimenti: miglior musicista europeo 2011 il primo e Top Jazz italiano 2012 il secondo.

La terza serata sarà invece dedicata a Renato Sellani, protagonista di molte edizioni della manifestazione (compresa quella del 2014), e scomparso recentemente. A ricordarlo sarà un portentoso, benché ancora molto giovane, pianista jazz, quell’Alessandro Lanzoni che già da quattordicenne, fresco di licenza media, nel 2007, fece spellare le mani al pubblico della rocca. Lanzoni, che riceverà il premio Renato Sellani, istituito dall’organizzazione per onorare il grande pianista, si esibirà prima in solo e poi insieme al gruppo capitanato da un altro grande talento italiano come Nico Gori (sax, clarinetto), con Gabriele Evangelista (contrabbasso) Stefano Tamborrino (batteria) e per l’occasione con la presenza alla tromba di Flavio Boltro. Ogni giorno, nel tardo pomeriggio, i concerti saranno preceduti da seminari: L’Europa e il Jazz a cura di Francesco Martinelli domenica 30 agosto, La classe di Renato Sellani a cura di Maurizio Tuci lunedì 31 agosto, e La musica dal profondo a cura di Stefano Zenni martedì 1 settembre.

Come sempre il festival è organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia in collaborazione con il Comune di Serravalle Pistoiese. I concerti si terranno anche in caso di maltempo, anche se in sedi diverse rispetto alla rocca, ma sempre a Serravalle.