Si diceva che “un altro mondo è possibile” e, secondo Thomas Torelli, regista coraggioso e indipendente, quell'altro mondo possibile è talmente vicino a noi e presente che siamo giunti al punto di ignorarlo. Troppo presi da una tecnologia invandente e invasiva che ha completamente compromesso il rapporto con la natura e soprattutto con noi stessi.

Un altro mondo è un documentario che è prima di tutto una filosofia di vita. Quella che Torelli, 40enne che ha all'attivo numerosi documentari d'inchiesta, tra questi Inchiesta sull'11 settembre dedicato alla verità dietro a uno degli atti terroristici più eclatanti, che cambiò la storia e che gli è costato non pochi grattacapi e incidenti di percorso. L'ultimo lavoro di Torelli in uscita è Food ReLoVution, un viaggio senza censure per raccontare la filiera della carne, per dire che tutto ciò che mangiamo ha una conseguenza: sulla nostra salute e sull'ambiente.

Ma tornando a Un altro mondo, questo è un film che non può lasciare indifferenti perché parla di noi. Di quella parte di noi, quella fondamentale, che abbiamo oscurato. La parte che ci permetteva di essere in connessione con ogni cosa, con ogni essere umano, con la parte spirituale che attiva ogni nostra azione nella realtà, il fulcro dell'essere che abbiamo silenziato per adeguarci a un rumore di sottofondo che, per noi, è diventato simbolo di modernità e progresso. Ma che in realtà è semplicemente cacofonia. Il documentario segue il fil rouge di una carellata di interviste che spaziano dai nativi americani con le loro tradizioni, alla scienza, alla filosofia, alla fisica quantistica, alla sperimentazione più evoluta, per giungere alla conclusione, concorde e definitiva, che il nostro crederci separati dagli altri è una sovrastruttura mentale.

In realtà, e la fisica quantistica lo ha dimostrato oltre ai grandi filosofi della Grecia antica e della sapienza orientale, tutto è internamente ed esteriormente connesso. "Il film dimostra" – spiega il regista Thomas Torelli - "anche scientificamente, come siamo tutti collegati, concetto meglio espresso nel saluto Maya In Lak'ech, che significa 'Io sono un altro te stesso' e dimostra anche quanto sia innaturale il senso di separazione che caratterizza gran parte del pensiero moderno. L’uomo sempre di più sta prendendo coscienza del suo posto nell’universo e della sua capacità, sia come singolo che come collettività, di creare la propria realtà. Siamo convinti che questa presa di coscienza raccontata nel documentario" – continua il regista - "aprirà le porte a un inedito modo di interpretare la realtà e stimolerà un nuovo spirito critico sul presente, generando un migliore e più luminoso domani per le generazioni presenti e future. L’umanità sta attraversando un periodo di 'crisi' profonda in cui cresce il desiderio di vedere dei cambiamenti nel mondo. Siamo pronti? Ci piace il mondo in cui viviamo oggi? Quali sono le sue contraddizioni? Come possiamo migliorare? Siamo sicuri che siamo il popolo più evoluto che sia mai vissuto su questa terra? Esiste una relazione tra ciò che ci accade e quello che pensiamo? Se è così, possiamo modellare la realtà e farla funzionare a nostro favore? Che tipo di mondo vorresti? Un altro mondo vuole essere un documentario illuminante e rivelatore, che si occupa di grandi questioni legate al nostro futuro possibile. A partire dal presente, l’analisi va indietro nel tempo alla ricerca di civiltà come i Maya e i nativi americani che si sono sviluppate in modo diverso ma dalle quali abbiamo molto da imparare; società sterminate da noi in nome dello 'sviluppo' e della 'modernizzazione', ma che oggi vengono prese da esempio per insegnarci molto su noi stessi, sul nostro presente e sul futuro che ci stiamo costruendo. Oggi, la scienza moderna e la fisica quantistica hanno confermato che, in effetti, tutto nell’universo è energia e che non vi è separazione tra l’osservatore e ciò che viene osservato. Tutto è collegato, tutto è vivo e quindi tutto vibra".

Sensazionali sono, appunto, gli esperimenti di vibrazione dell'acqua tramite le onde sonore, la musica, la voce, il tono della voce, la consistenza delle parole. Lo prova la ricerca di Masaru Emoto, il ricercatore giapponese la cui intervista a Tokyo è presente nel film. Toccanti le immagini dei cristalli d'acqua che si formano plasmandosi come creta allo stimolo sonoro che ricevono. Impressionante vedere come un messaggio d'amore e bellezza possa generale sculture dalle forme armoniose e come, invece, una comunicazione d'odio possa rendere l'acqua specchio di malessere e disarmonia. Così come accade dentro di noi che siamo creature costituite prevalentemente d'acqua.

"L’acqua, esposta a stimoli diversi, come le emozioni umane, le parole o anche la musica" – spiega ancora Torelli - "risponde alle vibrazioni, si trasforma e comunica formando bellissimi cristalli. Una verità sorprendente che rivela la nostra naturale capacità di modellare la realtà. L’universo e i principi scientifici della fisica quantistica affermano che l’uomo è una creatura perfetta che potrebbe essere andato fuori strada a causa di uno stile di vita imposto da un sistema di valori che in realtà non gli appartiene". Il "risveglio” è in atto e non si tratta di New Age. E, come ricorda Torelli un "nuova Era di consapevolezza deve iniziare. È come se l’uomo finalmente risvegliasse la sua vera identità, la sua naturale capacità di creare la propria realtà, abbandonando lentamente il dualismo mente-corpo che caratterizza gran parte del pensiero moderno. Questa nuova umanità cosciente sta finalmente mettendo in discussione l’idea di sviluppo, l’idea che i progressi della tecnologia, della scienza, e l’organizzazione sociale producano automaticamente un miglioramento della nostra condizione".

"Questo documentario" – prosegue il regista - "nasce con l’ambizione di provare a raccontare un cambiamento che volenti o nolenti, e che ci si creda o no, il mondo si sta preparando ad affrontare. Un cambiamento nelle coscienze, nei costumi, e nel modo di vedere le cose. In sostanza, una diversa consapevolezza di noi stessi. Con Un altro mondo spero di smuovere gli animi di chi lo guarderà spronando ad essere attivi, agenti coscienti della propria esistenza, e non solo spettatori passivi della vita".

Intanto Un altro mondo sta girando le sale di tutt'Italia con la presenza e il dibattito col regista e ha già collezionato una serie di importanti riconoscimenti e partecipazioni a prestigiosi festival cinematografici. Tra questi il RIFF - Rome Independent Film Festival 2014/ Selezione Ufficiale, Phoenix Film Festival 2014 (USA) / Selezione Ufficiale, Ischia Film Festival 2014/ Selezione Ufficiale,Ariano Film Festival 2014/ Selezione Ufficiale, Clorofilla Film Festival 2014 di Legambiente/ Vincitore“Miglior Documentario”, Voices from the Waters International Film Festival 2014 (India) - Selezione Ufficiale, Bienal Internacional de Cine Cientifico BICC Ronda 2014(Spagna) / Vincitore Premio del Pubblico alla Miglior Opera e “Trofeo ASECIC (Associazione Spagnola per il Cinema Scientifico) Guillermo F. Zúñiga alla miglior opera scientifica e tecnologica”.

Ma chi sono i personaggi che si avvicendano nel docufilm per spiegare il senso del nostro esistere? L'elenco è lunghissimo ma vale la pena di conoscerlo. Gregg Braden, autore del New York Times best-seller Fractal Time (The Secret of 2012). Tra i suoi libri, L'Effetto Isaia, Il Codice di Dio, La Scienza Perduta della Preghiera, La Matrix Divina, Il Codice del Tempo e l'ultimo Deep Truth (La verità nascosta). Poi l'incredibile Masaru Emoto, ricercatore giapponese di fama internazionale e autore di molti libri, tra cui il New York Times best-seller The Hidden Messages in Water (I Messaggi dell’Acqua), e molti altri che hanno venduto oltre tre milioni di copie a livello internazionale e sono stati tradotti in 24 lingue. Venendo in Italia citiamo il fisico quantistico Vittorio Marchi, ricercatore ed ex-professore di fisica all’Università “La Sapienza”, autore di L’Uno detto Dio, La Scienza dell’Uno, Mirjel, il Meraviglioso Uno, e La grande equazione. Io, l’universo, Dio tra gli altri. Inoltre Igor Sibaldi, scrittore e studioso di teologia e storia delle religioni, Massimo Citro, medico e specialista in psicoterapia, Emilio del Giudice, famoso per i suoi studi in biofisica che, partendo dalla meccanica quantistica ha fatto luce sul fondamentale ruolo dell’acqua nella vita. E poi Enzo Braschi, esperto di linguaggio e spiritualità dei nativi d'America, il filosofo Giorgio Cerquetti, il fisico Massimo Corbucci e tantissimi altri nomi di spicco che si possono consultare nel sito web di Thomas Torelli.

Per maggiori informazioni:
www.thomastorelli.com
www.unaltromondo.net