Francis Cabrel è un chansonnier francese, di origini italiane, apprezzato in tutte le nazioni francofone, dove ha venduto oltre 21 milioni di dischi (Francia, Quebec, Louisiana – USA, Nord Africa).

Cabrel ha iniziato la sua carriera grazie a un concorso radiofonico nel 1974, la fama è arrivata qualche anno dopo con l’album Les Chemins de traverse e il singolo Je l’aime à mourir (ripreso anche da Shakira). Altri successi importanti sono: L’encre de tes yeux, Petite Marie, Le mond est sourd, Les murs de poussière e La corrida, dove questo cruento spettacolo è visto dalla parte del toro. Il brano è riproposto nel disco del tour. Lo chansonnier ha pubblicato numerosi album di musica folk, blues e country, conosciuti e apprezzati anche in paesi quali Algeria, Marocco e Tunisia. Nel 2012 ha pubblicato Vise le ciel, con undici cover di Bob Dylan tradotte e rielaborate in francese.

L’artista, legato alle sue origini, non ha mai abbandonato la piccola cittadina di Astaffort, situata nel sud della Francia, nella regione dell’Aquitania, dove vive con la famiglia. Dal 1988, nella sua città, organizza un festival musicale che attira migliaia di appassionati di musica, producendo i migliori giovani talenti, tramite la sua etichetta discografica.

Il blues da sempre caratterizza la sua musica, così come la chitarra è lo strumento principale con cui si esprime. Il fedele strumento lo accompagna in scena e in sala d’incisione, come si può vedere nel film di L’in Extremis Tour e ascoltare, per esempio, in Des roses et des orties, il suo disco più significativo, con oltre 800.000 copie vendute.

In Extremis, uscito nel 2015, è il tredicesimo album in studio di Cabrel, a cui hanno collaborato bravi e importanti musicisti: Denis Benarrosh (batteria/percussioni), Freddy Koella (chitarra, violino, mandolino), Nicolas Fizman (basso, contrabbasso, armonica), Alexandre Léauthaud (tastiere e fisarmonica). Come d’abitudine, dopo la pubblicazione di un nuovo lavoro è seguito un lungo e, questa volta, anche un doppio CD e DVD live.

In extremis tour è stato registrato tra il 4 e 5 marzo 2016 nella splendida arena polifunzionale Forest National di Bruxelles, gremita in ogni ordine dei suoi 8.000 posti. Il doppio album contiene 27 brani, tra cui Quinn l’esquimau, riadattamento di un brano di Bob Dylan a cui Cabrel ha dedicato il già citato Vise le ciel. Oltre al filmato del concerto, nel DVD è inserito il making con le testimonianze di Carla Bruni, Julien Doré, Thomas Dutronc, Patrick Fiori, Serge Lama, Maxime Le Forestier, Nolwenn Leroy, Renan Luce e Pascal Obispo.

Il concerto si apre con Le voix de Crooner, tratto da In extremis, il brano è stato scritto dopo l’incontro tra Cabrel e Jean Baptiste Tuzet, fondatore di Radio Crooner. Il senso di nostalgia espresso nella canzone conduce alla fragilità di questa mitica radio, molto apprezzata dall’artista francese. La banalità non è di casa nelle canzoni di Francis, la fantasia e la sensibilità trovano spazio nelle sue creazioni, come nella splendida Assis sur le rebord du monde, un blues dove Dio si siede sull'orlo del mondo e piange dopo avere visto come lo hanno ridotto gli uomini. Da non perdere Mandela pendant ce temps, altro blues in cui Cabrel ripercorre le fasi della sua vita, pensando che nel frattempo Mandela viveva rinchiuso in galera per motivi razziali: “J’étais un presque-adolescent, tracassé par le rock naissant, chanteur dans des groupes éphémères. De mes mains, j'ai jamais su quoi faire, depuis déjà deux ou trois ans Mandela sur son lit de camp…”.

Il live di Cabrel si svolge senza momenti di stanchezza, grazie a una scaletta sapientemente selezionata e una scenografia essenziale ma allo stesso tempo d’effetto. Il musicista è a suo agio con l’ambientazione acustica, seguito dal pubblico e ben supportato dallo splendido coro composto da: Julia Sarr, Murielle Lefebvre, Amanda Malela Mbuyi, Himiko Paganotti.

Il cofanetto L’in extremis tour è l’occasione per conoscere lo chansonnier più amato dai francesi, guarda caso di origini italiane, apprezzato in ogni angolo della terra dove si parli questa splendida lingua romanza.