Musica, Teatro, Danza. E da quest’anno anche l’Opera. Produzioni originali, progetti speciali, mostre, workshop. Grandi nomi. Grandi numeri in uno dei siti archeologici più evocativi d’Italia che pone l’attenzione su una territorio di grande bellezza come la Calabria, che poggiandosi su questo tipo d’iniziative, potrebbe essere la California d’Europa. C’è grande trepidazione intorno ad Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano, arrivato alla sua XVII edizione, di una storia già significativa, costellata dalla presenza di artisti di grande caratura internazionale fra cui Pat Metheny, Zubin Mehta, Wayne Shorter, Riccardo Muti, Wynton Marsalis e Gilberto Gil solo per citarne qualcuno. Spettacoli di valore assoluto che quest’anno aumentano il loro appeal con esclusive internazionali che hanno suscitato ampio interesse anche nelle presentazioni in anteprima effettuate nell’ambito di Fiere internazionali del Turismo - come Milano, Berlino e Mosca - grazie all’accordo di Italiafestival, organismo dell’Agis e di cui Armonie d’Arte è socio, con Enit, ovvero l’agenzia nazionale del turismo.

Il tema 2017 è il dialogo: "Duets" – ribadisce la Giordano – "perché nel tempo degli antichi e nuovi muri, dei conflitti e degli steccati di ogni natura, noi rispondiamo con l’Armonia delle Arti che porta in sé anche la dualità, i dualismi e quindi il dialogo e, citando Socrate, 'Il dialogo è il sommo bene'. Così, qui a Scolacium, luogo ideale e fisico di fascinazioni, negli anni il Festival ha seguito e conciliato intenzioni e direzioni culturali e artistiche differenti, e oggi, quando ancor più dilagante appare la pluralità di mondi e di senso, più fortemente avvertiamo l’Arte come valore salvifico, dialogo di verità, sommo bene secondo la commovente lezione socratica, congiunzione di linguaggi spesso anche lontanissimi, ma che nell’'incantamento della bellezza' lascia esplodere un rinnovato umanesimo".

Ma andiamo al programma: come lo scorso anno, viene proposto un cartellone per Focus tematici per mantenere aperto un dialogo costante con il pubblico che per Armonie d’Arte non è mai solo un utente, bensì un interlocutore, e questo approccio culturale e di management si rafforza ancor più quest’anno nel concetto – tema 2017 - di Duets.

È il Focus Blu, con il sound internazionale, a segnare avvio e chiusura. Aprono, martedi 27 giugno, i 2Cellos with String Orchestra Score Tour in esclusiva per il Sud. Un vero fenomeno musicale mondiale da oltre 400 milioni di visualizzazioni su You Tube, che registra sold out in tutte le platee del mondo con una strabiliante capacità esecutiva e artistica di muoversi tra stili e repertori diversi; due violoncellisti, Luka Sulic e Stjepan Hauser, rispettivamente croato e sloveno, musicisti di rango per la classica e di effervescente creatività per i temi più noti del mondo pop-rock, con un dialogo di generi in grado di incantare ogni target di pubblico.

Domenica 27 agosto si chiude con un concerto altrettanto esaltante, anche stavolta un’esclusiva per il centro sud e nello stesso solco cross over: David Garrett, un artista “da urlo”, in duo con il pianista Julien Quentin; dunque due strumenti classici che dialogano, dalla classica al pop e non solo, un artista ancora giovane ma già leggendario, un programma che dalle pagine più affascinanti del repertorio classico passa a quelle spumeggianti del repertorio più popolare, attraverso virtuosismi inauditi e indimenticabile lirismo.

Nel mezzo, sempre per il Focus Blu, sabato 29 luglio, in esclusiva per il centro sud, ancora due strumenti classici che dialogano, questa volta attraverso il jazz: Hiromi & Edmar Castaneda. Uno strepitoso duo, pianoforte e arpa in un concerto che si annuncia dal ritmo serrato tra virtuosismi strumentali, intersezioni stilistiche, spazi poetici. Lei, già applauditissima ospite del Festival nel 2014, è ormai considerata una vera star del pianismo moderno, mentre lui, molto seguito nei circuiti del jazz più accreditati, ne doppierà l’estro al fine di sedurre anche i palati più raffinati.

Nell’ambito del Focus Rosso, venerdì 4 agosto, con una delle pagine tra le più preziose e amate di tutto il repertorio operistico: la Carmen di Georges Bizet su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Una produzione di Armonie d’Arte Festival affidata affidata a un cast artistico di grandi meriti ed esperienza diretto da Leonardo Quadrini, con allestimento originale in cui spiccheranno le installazioni scultoree di Gianfranco Meggiato, nel progetto scenico e luce a cura di Sebastiano Romano. Non sfugge l’attualità del controverso rapporto fra sentimento amoroso e violenza che rappresenta un’emergenza sociale di genere, rendendo la celeberrima opera di Bizet anche occasione di riflessione contemporanea, oltre che pienamente in linea con le direttive artistiche del cartellone.

Per il Focus Marrone dedicato ogni anno a Pitagora, mercoledì 9 agosto, va in scena un lavoro divertente e formativo insieme, ricco di spunti scientifici ma anche di grande intensità artistica: Pitagora box, il dialogo armonico tra matematica e musica. Il lato comico di una tragedia matematica di e con Andrea Mazzacavallo, in collaborazione con il Museo Nazionale della scienza e della tecnica Leonardo da Vinci di Milano; un lavoro che si inserisce nell’azione pluriennale che il Festival sta mettendo in campo per valorizzare la figura di Pitagora che, oltre a costituire un immenso valore culturale ancora oggi determinante, esprime un’appartenenza territoriale (vale solo la pensa di accennare che fu fondatore a Crotone della Scuola pitagorica, una delle più importanti Scuole di pensiero dell’umanità, e Skylletion/Scolacium, location principale del Festival, che proprio di Crotone fu colonia) e soprattutto rappresenta il “brand” culturale più straordinario per questa terra di Calabria.

E si va avanti con il Focus Verde - Terre di Mediterraneo - Il dialogo tra antichità e contemporaneità: sabato 19 agosto è la volta di Odisseo, viaggio tra cielo e terra, di e con la talentuosa attrice Daniela Vitale, insieme al musicista Paolo Cognetti. Una produzione originale del Festival, un lavoro di ricerca ma con un occhio forte alla potenza espressiva e artistica del tema; il viaggio di Ulisse, le sue terre, i suoi incontri, segnano un rapporto inscindibile con il Mediterraneo; la sua storia con Nausicaa, poi, è uno dei momenti più poetici che si consuma proprio in quella terra dei Feaci che lo storico Wolff sosterrebbe essere la Terra di Scheria, di Scolacium. E che abbia ragione o torto (come credono in molti), resta tutta la suggestione di un racconto che a distanza di millenni continua a scaldare il cuore e la fantasia dei calabresi e non solo.

Il Focus Viola è invece dedicato ai grandi personaggi e quest’anno proporrà, venerdì 7 luglio, una riflessione artistica sulla figura di Garibaldi, una riflessione su un uomo e il suo contrario, ma anche sull’Italia e i suoi due opposti, su un Paese ancora controverso nel rapporto tra nord e sud, un lavoro sorprendente dove Garibaldi e Zagreo sono due uomini in uno solo, un uomo e due visioni, essere e non essere, un eroe o un folle visionario, un comandante o un mandato, giusto o sbagliato. Tutto ciò in L'Italia è fatta, scherzo tragicomico garibaldino, di Loris Seghizzi e Roberto Kirtan Romagnoli, con Roberto Kirtan Romagnoli e i musicisti Denise Di Maria e Lorenzo Niccolini: un attore istrione e due eclettici musicisti polistrumentisti, che cattureranno per l’estro, la fantasia, ma anche la profonda conoscenza di fatti e di popoli.

Per la Sezione Giovani, ecco il Focus Giallo - Divertissement & ars, venerdì 21 luglio, con uno spettacolo, produzione originale del Festival, pieno di tutta l’energia esplosiva di una giovane ma già accreditata compagnia, danzatori che vincono regolarmente i concorsi di settore più importanti e lavorano anche in contesti di assoluto prestigio internazionale: In due, della Compagnia Giovanni Calabrò, coreografie di Giovanni Calabrò e Giacomo Coletti. Sempre per la Sezione Giovani, tutti martedì di luglio, troviamo il Focus Arancione - Gli artisti delle terre di Scolacium con JAZZero Rassegna di jazz&food a km zero, che si propone di valorizzare giovani musicisti locali impegnati su una grande ribalta.

Inoltre, il cartellone per giovedì 27 luglio prevede un evento speciale: la produzione originale Natuzza, canto alla bellezza, uno straordinario e particolarissimo atto unico di parole e musica per voce recitante, soli, clarinetto, coro, coro di voci bianche, orchestra; con Alessandro Preziosi voce recitante e volto tra i più apprezzati della scena nazionale e non solo, testi di S. E. Mons. Luigi Renzo, musica di Vincenzo Palermo. Da un’idea di Bruno di Girolamo ecco un lavoro toccante dedicato alla vita straordinaria della grande mistica calabrese, capace di toccare il cuore di molti, uomini e donne, al di là della fede, in un quadro musicale di grande raffinatezza di uno dei più interessanti compositori italiani contemporanei; un’opera il cui respiro, siamo certi, rimarrà al lungo nelle coscienze, quale eco artistica e morale.

Alle attività incentrate sugli spettacoli si abbinerà una densa programmazione collaterale, in cui è opportuno segnalare la mostra di grande impatto e densità culturale e artistica, al Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro dal 3 giugno al 10 settembre, con oltre 100 opere di Bacon, dal titolo The Pope, a cura di Kornice, realizzata grazie alla preziosa collaborazione di Kikka Ricchio. Altresì, grazie alla partnership con la Fondazione Rocco Guglielmo, nel logo comune F2A/due fondazioni artistiche e una formula per la Cultura, il Festival accoglierà una sezione della mostra Il silenzio delle Muse, con opere di Granfranco Meggiato e Stefania Pennacchio, che sarà inaugurata il 2 giugno e che vede insieme in un unico percorso ideale e artistico gli spazi del Parco internazionale delle Sculture a Catanzaro, il Museo Marca e il Musmi sempre di Catanzaro, e il Parco Scolacium appunto. Sarà inoltre presentato il lavoro di narrazione attraverso la creazione di oggetti e video artistici, realizzato in residenza all’interno del Parco, di Cornelia Krafft, che ha rielaborato in chiave contemporanea il mito di Athena e la Cornacchia legato alla storia di queste Terre e di Scolacium.

Sul portale saranno man mano indicati anche tutti gli altri progetti, alcuni in definizione, di stage e workshop musicali, di arti visive, fotografia, management; così come gli incontri con autorevoli protagonisti dello scenario culturale nazionale e internazionale, i progetti speciali come una Performance Yoga per favorire l’ascolto del mondo interiore e l’integrazione con contesti naturalistici e paesaggistici come quelli del Parco Scolacium. Infine, due premi consentiranno di valorizzare talenti artistici e grandi menti di profilo internazionale: il Premio Athena che è un riconoscimento per un calabrese che si sia distinto in modo incidente nella comunità internazionale e il Premio Sisinio Zito, dedicato alla memoria del fondatore e patron fino alla sua scomparsa del Festival Roccella Jazz, e rivolto ai giovani jazzisti italiani (giuria e ogni dettaglio sul portale).