Per una città come Verona, con uno straordinario centro storico di carattere europeo ed internazionale l'Arena rappresenta la punta diamante di manifestazioni note in tutto il mondo. E venerdì 23 giugno con grande successo di pubblico ha preso il via il Festival lirico di Verona con uno dei titoli più amati dal pubblico areniano: Nabucco di Giuseppe Verdi - in programma per 12 serate fino al 26 agosto, proposto in un nuovo allestimento firmato per regia e costumi da Arnaud Bernard, con le scene di Alessandro Camera. Sul podio per otto recite è Daniel Oren, uno dei maggiori interpreti verdiani, a cui per quattro serate si alterna la bacchetta di Jordi Bernàcer, direttore che guiderà l’Orchestra areniana anche nello spettacolo d’eccezione dedicato a Plácido Domingo. Grandi artisti danno voce ai protagonisti del dramma su libretto di Temistocle Solera, a partire da George Gagnidze come Nabucco, in alternanza a Leonardo López Linares, Boris Statsenko e Sebastian Catana, mentre Tatiana Melnychenko, Rebeka Lokar, Anna Pirozzi e Susanna Branchini interpretano la fiera Abigaille; nel ruolo del sacerdote Zaccaria vediamo Stanislav Trofimov, Rafał Siwek e In Sung Sim; vestono i panni di Fenena Carmen Topciu, Anna Malavasi, Nino Surguladze e quelli di Ismaele Walter Fraccaro, Mikheil Sheshaberidze e Rubens Pelizzari.

E dal 24 giugno è di scena Aida, opera simbolo del Festival lirico con le sue 650 rappresentazioni dal 1913 ad oggi. Il capolavoro verdiano è presentato per 8 serate fino al 23 luglio nella versione futuristica e visionaria che ha inaugurato il Festival del Centenario nel 2013, firmata dal team artistico catalano La Fura dels Baus, con la regia di Carlus Padrissa e Àlex Ollé, le scene di Roland Olbeter, i costumi di Chu Uroz, le coreografie di Valentina Carrasco e il lighting design dell’areniano Paolo Mazzon. Dal podio Julian Kovatchev dirige un cast di protagonisti di assoluto rilievo: in Aida Amarilli Nizza, Sae-Kyung Rim e Irina Churilova, accanto al Radamès di Carlo Ventre, Yusif Eyvazov e Fabio Sartori; sono Amneris Violeta Urmana, Anastasia Boldyreva e Anna Maria Chiuri, mentre interpretano Amonasro Boris Statsenko e Leonardo López Linares.

La terza opera del Festival 2017 è Rigoletto, proposto dal 1 al 27 luglio per 5 date nell’elegante e tradizionale allestimento del regista Ivo Guerra, con le scene di Raffaele del Savio e i costumi di Carla Galleri, che riproduce all’interno dell’anfiteatro veronese una piccola città di Mantova curata nei minimi dettagli. Alla guida dell’Orchestra areniana ritroviamo Julian Kovatchev impegnato a dirigere Amartuvshin Enkhbat, Carlos Álvarez e, per l’ultima recita, il grande Leo Nucci nel ruolo del titolo, con Elena Mosuc, Jessica Pratt, Ekaterina Siurina e Jessica Nuccio in Gilda, e Gianluca Terranova, Francesco Demuro e Arturo Chacón-Cruz che si alternano nel Duca di Mantova.

Dall’8 luglio al 19 agosto con 6 recite è Madama Butterfly di Giacomo Puccini. L’opera viene proposta nel fortunato allestimento del 2004 firmato per la regia e le scene dal genio di Franco Zeffirelli, con i ricercati costumi del premio Oscar Emi Wada e i movimenti coreografici di Maria Grazia Garofoli. La direzione d’orchestra è affidata a Jader Bignamini e nel ruolo dei protagonisti sono le voci di Oksana Dyka, Sae-Kyung Rim e Hui He in Cio-Cio-San, accanto al Pinkerton di Marcello Giordani e Gianluca Terranova.

Il 17 luglio alle ore 22.00 è la volta della prima serata speciale del 95° Festival lirico: in Arena è Roberto Bolle and Friends, con Roberto Bolle, étoile mondiale della danza, in un repertorio che spazia dal classico al contemporaneo, affiancato dai principali nomi del panorama ballettistico internazionale: Young Gyu Choi (Dutch National Ballet), Herman Cornejo (American Ballet Theatre), Melissa Hamilton (The Royal Ballet), Misa Kuranaga (Boston Ballet), Anna Ol (Dutch National Ballet), Polina Semionova (American Ballet Theatre), Daniil Simkin (American Ballet Theatre).

E la kermesse areniana si sussegue a ritmo incalzante. Il 21 luglio alle 22,00 è la volta di Plácido Domingo - Antología de la Zarzuela, che vede protagonista uno dei miti della lirica mondiale con le arie più emozionanti della tradizione popolare spagnola, in un programma che vuole trasmettere al pubblico tutto il calore e l’energia della terra madrilena. Accanto al maestro Domingo, sono il soprano Ana María Martínez e il tenore Arturo Chacón-Cruz impegnati in romanze, duetti e terzetti da zarzuelas di Ruperto Chapí, Gerónimo Giménez, Federico Moreno-Torroba, José Serrano, Pablo Sorozábal, Manuel Penella; mentre i ballerini della Compañía Antonio Gades diretta da Stella Arauzo presentano un coinvolgente e sensuale repertorio di balletto spagnolo e flamenco, su musiche di Georges Bizet, Manuel de Falla e Gerónimo Giménez con le coreografie firmate dal leggendario Antonio Gades, Carlos Saura, Mayte Chico e dalla stessa Stella Arauzo. Cura la regia dello spettacolo Stefano Trespidi e il lighting design è di Paolo Mazzon.

Mentre dal 28 luglio fino al 27 agosto torna sul palcoscenico areniano Aida per altre 9 rappresentazioni, nell’immancabile storico allestimento ispirato alla prima edizione del 1913, realizzato da Gianfranco de Bosio nel 1982, grazie allo studio dei bozzetti delle scene originali di Ettore Fagiuoli, e arricchito dalle coreografie di Susanna Egri. Dirigono Andrea Battistoni e Julian Kovatchev, mentre in scena si alternano nei ruoli principali Monica Zanettin, Hui He, Cellia Costea e Maria José Siri come Aida, con la rivale Amneris di Olesya Petrova, Marianne Cornetti, Giovanna Casolla e Anastasia Boldyreva; sono Radamès Gaston Rivero, Hovhannes Ayvazyan e Walter Fraccaro, accanto all’Amonasro di Ambrogio Maestri e Carlos Almaguer.

Ultimo titolo lirico del Festival 2017 Tosca di Giacomo Puccini, in scena dal 5 al 25 agosto (ore 20,45) per 5 rappresentazioni nello scenografico allestimento ideato nel 2006 da Hugo de Ana, che ne ha curato regia, scene, costumi e luci. La bacchetta di Antonino Fogliani dirige le voci protagoniste di Susanna Branchini e Ainhoa Arteta in Tosca, Murat Karahan e Marcelo Álvarez in Cavaradossi, mentre ritroviamo Ambrogio Maestri e Boris Statsenko nel malvagio Scarpia.

Per concludere, il 15 agosto (ore 22,00) è la terza serata-evento che vede l’esecuzione della IX Sinfonia di Beethoven diretta da Daniel Oren, con le voci del soprano Erika Grimaldi, del contralto Daniela Barcellona, del tenore Saimir Pirgu e del baritono Ugo Guagliardo. Una serata di gala di pura emozione, arricchita dal lighting design di Paolo Mazzon, che vede il capolavoro assoluto del genio di Bonn – prima composizione musicale dichiarata nel 2001 “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco, con l’iscrizione nel registro della “Memoria del Mondo” – risuonare nell’anfiteatro fino ad avvolgerlo nell’entusiasmo del celeberrimo Inno alla Gioia. Giova ricordare che il 95° Opera Festival vede impegnati i Complessi Artistici – Orchestra, Coro, Corpo di ballo – e Tecnici della Fondazione Arena di Verona. Il Coro è preparato da Vito Lombardi, Coordinatore del Corpo di ballo è Gaetano Petrosino e Direttore degli allestimenti scenici Giuseppe De Filippi Venezia.

Orari di inizio delle rappresentazioni del 95° Arena di Verona Opera Festival: alle ore 21.00 nei mesi di giugno e luglio, alle ore 20.45 in agosto. Le tre serate-evento, invece, hanno inizio alle ore 22.00.