La raffinata artista elettronica siberiana, con all'attivo più di novanta concerti in tutta Europa e segnalazioni prestigiose sui più importanti media, presenta il nuovo album YASДYES: un pregiato lavoro dal respiro internazionale promosso attraverso un tour in continuo aggiornamento che, dopo aver toccato l'Italia, è passato recentemente anche dall'Inghilterra, fino a raggiungere la Svizzera a settembre.

Incredibilmente FORTE e non soltanto per la sua forza fisica. Implacabile, instancabile e assolutamente determinata, fin dal giorno in cui rubò i soldi per fuggire dalla sua vita grigia in Siberia e ricominciare da capo in Occidente, combattendo contro il mondo e vincendo. Stiamo parlando di Ekat Bork in tour in Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Olanda e Inghilterra con Eric Martin e Jennifer Batten (iconica chitarrista di Michael Jackson), che conta presenze su alcuni dei palchi più prestigiosi di Svizzera come il Gurten Festival, M4music e Label Suisse.

Ottimamente accolto da numerosi e prestigiosi media internazionali del settore (SonicSeducer, Orkus Mag, Laut.de, DreamOutLoud, PopMonitor, Rockit e Repubblica solo per citarne alcuni), YASДYES esemplifica quella forza di carattere poche righe fa accennata. Tradotto dal russo come "Io sono qui adesso”, non è musica per pusillanimi o deboli di cuore. Confrontandolo con la produzione morbida e seducente del suo acclamato debutto Veremellious, questo album è scuro, profondo, elettronico, sovversivo... eppure pieno di sentimento. La sua voce seduce e comanda, dominando le macchine pulsanti, le percussioni e le chitarre che la circondano. Sembra venire da lontano, da qualche luogo antico e misterioso. Nei quattordici brani autobiografici si libera un’energia vulcanica straziante a stento contenuta e spesso in eruzione.

Nella terra in cui è nata Ekat Bork (43 ° 48’N 131 ° 58’E) tigri, leopardi delle nevi e orsi vivono nei boschi. Nei giorni più freddi vagavano nei sobborghi, rovistando per trovare cibo. Gli insediamenti vicini erano i gulag dello zio Joe o gli avamposti della macchina militare russa. Ekat era troppo giovane per ricordare l’Unione Sovietica.

Because you make me weird.
La gente che Ekat conosceva fabbricava scarpe, sapone e zucchero e riparava locomotive. Il cinema più antico della città si chiamava la Grande Illusione. A volte, se c’era qualche soldo in più, sua madre poteva fare spese in Cina, 35 miglia a ovest, oppure avventurarsi alla stessa distanza ad est a guardare l’oceano verso il Giappone. Sua madre faceva fatica…. Viveva con sua nonna. Non conosceva suo padre.

My mind is falling. I am falling. I might fall down.
Come nella maggior parte della Russia, il circo e il teatro erano integrati nella cultura. La sua città aveva un teatro militare, a 6000 miglia di distanza da Mosca. Aveva anche un circo. Ekat aveva imparato il trapezio e la ginnastica. Cantava canzoni tradizionali del lontano oriente russo. Ballava selvaggiamente. Studiava all’università. Osservava le band metal, ma non le capiva. Imballò tutto quello che aveva, rubò dei soldini dalla borsa di sua madre e prese la Transiberiana verso San Pietroburgo. Ci vollero nove giorni.

Run away. Swim in the emptiness.
Si è accampata in sporchi tuguri abusivi con band senza nome, ha cantato nella metropolitana per procurarsi soldi per mangiare. Ha lavorato ed è stata licenziata perché cantava, invece di vendere. Poi è fuggita di nuovo, questa volta in Svizzera. Ha studiato “canto, scrittura e produzione contemporanea” e si è creata contatti nel mondo musicale della Svizzera e dell’Italia. Ekat si esprime scrivendo musica, testi e arrangiamenti. Nel giugno del 2013 ha pubblicato il suo primo album Veramellious, prodotto dall’etichetta indipendente GinkhoBox con il suo manager Silvio Cattaneo e i produttori musicali Francesco Fabris e Sandro Mussida. L’album ha undici canzoni scritte da lei e registrate in 10 diverse località in tutta l’UE, da quelle semplici come la sua camera da letto, agli studi più importanti, come le Officine Meccaniche di Milano. A fine 2013 si è esibita con Eric Martin e Jannifer Batten in spettacoli acustici ed elettrici in un lungo tour europeo cantando in Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Olanda e Inghilterra. Nel 2014 ha calcato i palcoscenici più importanti della Svizzera, come il Gurten Festival, M4music, Label Suisse. Dal 2015 ha lavorato al suo nuovo album, yasДyes (in russo “sono qui adesso”), registrato in diverse sedi in Italia, Svizzera, Russia, Polonia e Germania. A gennaio 2016 album mastering presso gli studi Calyx a Berlino.

I'm a fire, I'm a fire, burning with the sky.
Ekat ha trovato l’amore. Ha trovato la musica. Ha trovato uno sbocco per la sua rabbia, la sua passione, la sua unicità, il suo amore per la gente, la sua disperazione, la sua sensualità esplosiva. Ha trovato collaboratori che hanno compreso le sue esigenze. Ha trovato un pubblico che aveva bisogno di lei. Ha scritto e registrato un album notevole, “Veramellious” e usato il suo raro talento per farne uno ancora migliore, quello che ha espresso pienamente la sua visione obliqua sul mondo, yasДyes … “Sono qui adesso”. Ekat Bork è ancora in fuga …

You're trying to gag me. You never will.