Far emergere il talento, in modo costruttivo, senza imporsi ma proponendosi di accompagnare un progetto artistico in tutte le sue delicate sfaccettature. Un progetto tutto al femminile, quello di Veronica Marchi, cantautrice veronese 37enne che con la sua Maieutica Dischi mette al centro della musica la sensibilità femminile. L’etichetta discografica indipendente dedicata alle donne ha sede a Verona e mette in moto un processo del tutto inedito. Che sia arrivato il momento delle donne, non è una novità, lo testimonia la società, la politica e ovviamente l’arte. E Veronica Marchi ne dà finalmente voce.

Polistrumentista, pianista, chitarrista, compositrice, cantante e vocal coach Veronica inizia la sua carriera in tenera età, a 9 anni scrive la sua prima canzone. E alla stessa età si iscrive alla Siae dopo avere sostenuto, come si faceva un tempo, l’esame di teoria e solfeggio. Conosce la gavetta delle serate live, ma asseconda un talento che la porta prestissimo, intorno ai 23 anni a realizzare ben 4 dischi, e a 27 a decidere che la sua vita professionale sarebbe stata tutta incentrata sulla musica. Oggi, Veronica sta producendo con la sua etichetta ben tre giovani promesse della musica italiana: Valentina Montresor, l’ex di Amici, Marta Mason ed Elvira Caobelli che uscirà presto con un album. “Da cinque anni lavoro come produttrice – racconta l’artista veronese – e l’idea di produrre artiste donne mi ha sempre attratto”. E il progetto Maieutica è sempre stato nel cuore e nella mente di Veronica.

“Maieutica Dischi nasce quest’anno - spiega - con l’intento di produrre artisticamente ed esecutivamente idee musicali al femminile. Essendo io stessa cantautrice mi sento vicina al mondo delle donne, ho voluto appunto creare un microcosmo di musica femminile che trovasse una propria casa. Al momento sto lavorando su cantautrici ma sarei interessata anche alle band al femminile, una cosa rara ma quando succede è un’autentica magia. Mi piace molto l’idea dell’esperienza del fare gruppo tra donne, quando funziona, diventa molto interessante”.

E la maiuetica è il “metodo” con cui Veronica Marchi approccia da sempre l’insegnamento e non a caso è diventato il nome della sua label. “Sì, la maieutica sarebbe il mio intento. Insegno canto da 11 anni – racconta la cantautrice – e ho sempre cercato di non essere una mera insegnante ma qualcuno che cerca di tirare fuori il meglio da una persona. Adesso cerco di applicare la stessa ‘tecnica’ nella produzione musicale, quindi non imporre il mio pensiero ma far emergere la vera personalità artistica. Sto producendo tre cantautrici diverse che spaziano dal rock sperimentale alla canzone d’autore, sono distanti per generi ma vicine dal punto di vista emotivo, sono donne molto forti. Del resto, è dalle forme indefinite che nasce una nuova idea. È così che inizia la vita di Maieutica Dischi, un’etichetta che promuove solo musica fatta da donne, come un’enorme pancia che partorisce amore. L’ho chiamata Maieutica perché trae spunto dalla filosofia: l’arte di tirar fuori la verità da dentro, non di imporre il proprio pensiero. Che sia questo momento di incertezza la strada giusta per questo microcosmo di farsi sentire”.

Maieutica Dischi curerà le artiste a 360°, dal songwriting, alla pubblicazione, fino alla promozione del progetto. Le produzioni di Maieutica Dischi prendono forma nello studio di registrazione Osteria Futurista, un ecosistema innovativo e fuori dall’ordinario, dove gravitano alcuni dei più promettenti producer di Verona. Veronica Marchi ha un curriculum di tutto rispetto. Studia pianoforte classico, salta dal pop all’indie folk e nei suoi live si contraddistingue per eleganza e autenticità. Ha aperto i concerti di Niccolò Fabi, Cristina Donà, Eugenio Finardi, Nina Zilli, Antonella Ruggiero e Davide Van de Sfroos. Dal 1998 suona in svariate formazioni, fino al più importante sodalizio con la violinista e polistrumentista Maddalena Fasoli, con cui collabora tutt’ora. Nel 2004 conosce anche il chitarrista e polistrumentista Andrea Faccioli. L’anno seguente esce il suo omonimo album d’esordio, prodotto da Luigi Pecere (La Matricula/Venus). Arrivano anche i primi riconoscimenti come la vittoria del premio “Rai demo 2005” e la prima edizione del Premio “Bianca D’Aponte 2005”. Nel 2006 si aggiudica la terza edizione del premio “L’artista che non c’era” e la vittoria della prima edizione del concorso “Songwriters”.

Nel 2007 esce Saldi di primavera, il singolo che anticipa l’uscita del nuovo album e segna l’inizio del secondo capitolo del suo percorso musicale. A luglio vince il “Giffoni Music Concept 2007” e nel 2008 esce il suo secondo lavoro intitolato L’acqua del mare non si può bere (LaMatricula/Venus).

Nel 2010 Veronica è a Cracovia, unico artista italiano del “Leonard Cohen Event 2010”. Nel 2011 entra nuovamente in studio con Maddalena Fasoli, Andrea Faccioli e Nelide Bandello. La guarigione (Cabezon/Audioglobe) esce il 20 aprile 2012 e vanta la prestigiosa collaborazione artistica di Dario Caglioni. Nel giugno 2014, dopo una fortunata campagna di raccolta fondi su Musicraiser, Veronica pubblica il suo primo album da interprete. coVer racchiude sedici anni live in acustico, in solitaria, perenne ricerca. Nel 2015 è a Dijon (Francia) per “Italiart Festival”. Nello stesso anno co-produce e scrive i brani dell’EP d’esordio di Sole (con Fabio Campedelli, Wea), artista che ha raggiunto i Bootcamp di X Factor 9. Il 2016 impressiona giudici e pubblico ai casting di X Factor 10 con la sua personalissima cover del brano dei Foo Fighters Walk, di cui pubblica anche il video. Entra nella squadra di Manuel Agnelli, superando i bootcamp e approdando infine agli home visit. Conclusa l’esperienza del talent di Sky, Veronica si è dedicata all’“Io e Veronica Tour” nei teatri delle maggiori città del nord Italia. A settembre 2018 pubblica per Qui Base Luna il suo ultimo album di inediti, Non sono l’unica.