La musica è essenzialmente un linguaggio emotivo, quindi vuoi sentire qualcosa dalle relazioni e costruire musica basata su quei sentimenti.

Howard Shore nasce a Toronto nell’ottobre del 1946. Sin da piccolo il compositore canadese dimostra una propensione all’arte musicale, avviandosi a quella che è la dottrina nell’utilizzo di diversi strumenti e facendo parte di un band musicale come componente fisso.

Sarà all’età di diciassette anni che intraprenderà il percorso di studi, presso la Berklee School of Music di Boston, che finalmente condurrà Shore al futuro di compositore.

Suona il sax in un gruppo e si dedica alla composizione di musiche per spettacoli teatrali per la BBC prima di diventare direttore musicale (per cinque anni) della trasmissione tv Saturday Night Live dal 1975.

Il suo esordio nel mondo cinematografico, invece, avviene nel 1978. A partire dall’anno successivo, il compositore canadese, intraprende una collaborazione con il regista indicato come fondatore del body horror: David Cronenberg. Nel 1979 con la composizione della colonna sonora di Brood - La covata malefica, nel 1981 per la pellicola Scanners e nel 1983 con la scrittura delle musiche per la pellicola Videodrome, una delle pellicole del regista Cronenberg indicate maggiormente come film innovatore dell’epoca cinematografica del momento. Il regista utilizza proprio la pellicola Videodrome per ricalcare quella violenza televisiva che aveva dovuto affrontare con le sue opere precedenti con censori e distributori.

Nel 1985 arriva la collaborazione con il regista Martin Scorsese per la composizione delle musiche del film Fuori Orario. Nel 1986 nuova collaborazione con Cronenberg per la pellicola La mosca e l’anno successivo con Inseparabili.

Comporre è una specie di atto intuitivo. Devi metterti nel giusto stato d'animo.

Altro nuovo successo per il compositore avviene nel 1991 con la composizione delle musiche per la pellicola di Jonathan Demme, Il silenzio degli innocenti, vincitore del premio Oscar per il miglior film, miglior regia (Jonathan Demme), miglior attore (Anthony Hopkins), miglior attrice (Jodie Foster) e sceneggiatura (Ted Tally). Colonna sonora esemplare e di rilevanza immensa. Shore lascia che la musica ripercorra l’azione trasmessa attraverso la narrazione. La nota avvolge lo stesso silenzio che ripercorre il titolo stesso. Inquieta e guida. Avvolge e percuote.

Nel 1993 Shore viene ingaggiato dal regista Chris Columbus per la colonna sonora della simpatica pellicola Mrs. Doubtfire, icona cinematografica degli anni Novanta con Robin Williams, Sally Field e Pierce Brosnan.

Il compositore collabora anche con Tim Burton nel 1994 per la pellicola Ed Wood, ispirato alla vita e alle opere cinematografiche di Edward D. Wood Jr., definito “il peggior regista di tutti i tempi”, interpretato da Johnny Depp, volto simbolo delle pellicole firmate da Burton.

Puoi trovare l'intero mondo di un film in un unico strumento, oppure puoi trovare un mondo di suoni nell'orchestra.

Nuovo successo per il compositore nel 1995 con la collaborazione con il regista David Fincher, Seven, con l’interpretazione di Brad Pitt, Morgan Freeman, Gwyneth Paltrow e Kevin Spacey. La composizione di Shore varia, si estende, abbraccia diverse musicalità aggiungendole a quelle che già erano in grande quantità presenti nel suo bagaglio. Resta quel suono sospeso ed intrigante. Invade ancora, nell’innovazione. Invade e s’espande. Il suono che lo spettatore sente s’espande nella sala come una macchia d’olio, sino a circondare totalmente, nuovamente ad abbracciare.

Quando vedi Il Signore degli Anelli, vuoi sentirti come se fossi caduto dentro e che ne facessi parte. Non vuoi essere consapevole di come viene fatto.

Il vero successo per il compositore canadese, però, avviene nel 2001 con la prima collaborazione con il regista Peter Jackson. Quest’ultimo, infatti, ingaggerà Shore per la composizione della colonna sonora del primo capitolo della trilogia dell’anello, Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’anello.

Devo ammettere che alle volte mi sono sentito come Frodo, con il peso dell'Anello nella tasca del mio gilè ma, pagina dopo pagina e poi nota dopo nota, sono riuscito a scoprire il complesso mondo di Tolkien.

Con la composizione di questa colonna sonora, il compositore si aggiudica il premio Oscar per la miglior colonna sonora. qui, la vera maestria di Shore è pienamente evidente. La sua nota invade ciecamente lo spettatore, si confonde quasi con la trama. Il suono talvolta dolce, talvolta brusco si immedesima pienamente con la narrazione e con gli stessi protagonisti.

Anche il tema finale dei titoli di coda, May It Be, composto e cantato da Enya, ottiene la candidatura come migliore canzone originale al Premio Oscar e al Golden Globe.

Nel 2002 segue il secondo capitolo della trilogia, Il Signore degli Anelli. Le due torri, sempre sotto la regia di Jackson.

Sempre nello stesso anno, una nuova collaborazione con Fincher, per la scrittura delle musiche di Panic Room e con Martin Scorsese per la pellicola Gangs of New York. Ancora una volta la versatilità di Howard Shore impressiona lo spettatore. Non è portavoce di una semplice nota riprodotta, ogni genere acquisisce profondità permettendo a chi osserva di entrare in empatia con l’emozione, l’azione, il dialogo riportati in scena.

Nel 2003 la nuova collaborazione con Jackson per il capitolo finale de Il Signore degli Anelli. Il ritorno del re.

Nel 2011 una nuova collaborazione con Martin Scorsese per cui firma la colonna sonora della pellicola Hugo Cabret, primo film del regista girato in 3D. Sempre lo stesso anno definisce l’uscita del film A Dangerous Method, diretto dall’ormai amico Cronenberg.

Torna nuovamente a presentarsi il rapporto con Peter Jackson per la nuova trilogia dedicata all’anello. Lo Hobbit. Un viaggio inaspettato (2012), Lo Hobbit. La desolazione di Smaug (2013) e il terzo capitolo Lo Hobbit. La battaglia delle cinque armate (2014).

Shore disegna con le sue note anche il ritratto di un fatto realmente accaduto e riportato sul grande schermo dal regista Tom McCarthy nel 2015 con la pellicola Il caso Spotlight, premiato con il premio Oscar come miglior film e miglior sceneggiatura originale. La pellicola tratta le vicende dell’indagine del quotidiano The Boston Globe, sull’arcivescovo Bernard Francis Law, accusato di aver coperto molti casi di pedofilia avvenuti in diverse parrocchie.

Un nuovo successo per il compositore canadese, una nuova esemplare composizione che va ad arricchire l’immensa bellezza creata da Shore. Ci si perde ancora, continuerà ad affascinarci, a renderci parte di un mondo che è forse solo immaginario ma che in realtà riesce a sorprenderci con una meraviglia che troppo spesso diamo per scontata.

Mi piace leggere, sognare e creare musica basata sull'immaginario del testo. Se hai la combinazione di un grande libro e un grande regista, cosa potrebbe esserci di meglio per il compositore?