Prende il via il prossimo 19 giugno, nel più bel palcoscenico del mondo, il 98° opera festival 2021 della Fondazione Arena di Verona.

Un progetto intenso e assai nutrito che vede la collaborazione di importantissime istituzioni museali del nostro Paese. Ma un progetto anche fortemente voluto dal Sindaco di Verona e Presidente di Fondazione Arena, Federico Sboarina e da Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore artistico della Fondazione Arena di Verona, e sostenuto dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, nella persona del suo Direttore, Vincenzo Tiné.

Numerosissimi gli appuntamenti del 98° Opera Festival 2021: dal debutto con l’opera del pluripremiato regista Gabriele Muccino con il dittico Cavalleria rusticana e Pagliacci, al ritorno sul palcoscenico areniano di Katia Ricciarelli nell’inedito ruolo di Mamma Lucia, alle grandi coppie d’arte e di vita come Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, che dopo la straordinaria esperienza nel 2019 tornano insieme per tre imperdibili recite di Turandot, oltre a Roberto Alagna e Aleksandra Kurzak insieme in una rarissima esibizione in entrambi i ruoli di Cavalleria rusticana e Pagliacci. E ancora vanno ricordati l’attesissimo debutto di Jonas Kaufmann e i graditi ritorni delle star Plácido Domingo e Roberto Bolle, veri e propri beniamini del Festival Lirico.

E oltre a questi appuntamenti Fondazione Arena ha aggiunto, in occasione del 150° anniversario dalla prima rappresentazione all’Opera del Cairo nel 1871, un’inaugurazione straordinaria con Aida (19 e 22 giugno ore 20,45) in forma di concerto, che si preannuncia un evento davvero unico grazie alla presenza del Maestro Riccardo Muti, ambasciatore della cultura italiana nel mondo.

Il cast stellare delle due serate (19 e 22 giugno alle ore 20,45) vede il soprano Sonya Yoncheva per la prima volta nella sua carriera nel ruolo di Aida, Francesco Meli come Radamès, l’Amonasro di Luca Salsi e Anita Rachvelishvili nel ruolo di Amneris.

E altro omaggio doveroso a Giuseppe Verdi, nel 120° anniversario dalla morte, è la sua Messa di Requiem (18 luglio ore 21,30) diretta da Speranza Scappucci, artista apprezzata a livello internazionale, al suo debutto in Arena.

E nella massima qualità artistica ogni singola serata vedrà interpreti di straordinario livello che conferiranno a ciascuna recita il sapore di una première.

Il progetto lirico areniano, grazie alla fusione tra le Arti dell’intero Paese, ha assunto un valore culturale significativo tale da ottenere il patrocinio del Ministero della Cultura, per la prima volta nella storia del Festival: un riconoscimento che suggella questo percorso inedito e congiunto della Fondazione Arena di Verona con le più rappresentative istituzioni culturali della Penisola. L’iniziativa inoltre è stata fortemente sostenuta anche dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, nella persona del suo Direttore Vincenzo Tiné, che ha coinvolto diverse Istituzioni culturali della Regione Veneto al fine di valorizzare il patrimonio culturale e artistico anche del nostro territorio. Seimila sono i posti a sedere affidati dalle Autorità a Fondazione Arena per la realizzazione del festival; capienza che pone l'anfiteatro veronese come sempre al primo posto tra i teatri d’Europa.

In scena nuove regie e allestimenti più snelli, meno invasivi soprattutto per le movimentazioni di retropalco, nella cui narrazione troveranno uno spazio significativo parte dei capolavori conservati nelle eccellenze museali italiane in un ideale gemellaggio artistico che abbracci tutto lo stivale.

L’elemento di novità più significativo è dunque il coinvolgimento di alcune tra le maggiori Istituzioni culturali del mondo: anch’esse profondamente segnate dalla pandemia, che tornano a vivere a cielo aperto nella suggestiva cornice areniana.

Ogni titolo del calendario ha un suo riferimento e la sua matrice d’ispirazione in una o più eccellenze espositive del patrimonio italiano e della Città del Vaticano: Biblioteca Apostolica Vaticana e Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi collaboreranno per tratteggiare un contesto visuale che narri nel dittico di apertura la cultura e tradizione popolare siciliana, con particolare riferimento all’ambito religioso, che caratterizza Cavalleria rusticana, mentre per Pagliacci, invece, si avranno suggestioni felliniane in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino e il Fellini Museum ( gli spettacoli avranno luogo il 25 giugno, 2,22 e 31 luglio e il 14 agosto).

Per Aida (19 e 22 giugno) la Fondazione Arena ha individuato il proprio partner narrativo ideale nel Museo Egizio di Torino, le cui straordinarie collezioni, fra le più importanti al mondo, fungerà da elemento caratterizzante nella dialettica tra le pietre romane dell’Arena e l’iconografia egizia.

E in Nabucco (3,17 e 24 luglio, 6, 13, 20, 26 agosto, e 1 settembre) entrerà in campo la collaborazione con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara per un excursus sulla storia dell’ebraismo italiano dalle origini agli anni ’40 del Novecento.

A caratterizzare Turandot (1, 5, 28 agosto, e 3 settembre) è il dialogo con il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, luogo non solo di scoperta di tesori di epoche e popoli lontani, ma anche di incontro, ricerca ed apertura a culture tradizionali e remote, una realtà che ha accolto l’invito dell’Arena di Verona, condividendone lo spirito di indagine e tensione verso la bellezza.

Ed ecco La Traviata (10, 16, 23 luglio, 7, 19 agosto e 2 settembre), un capolavoro verdiano costruito intorno ad una protagonista assoluta di inedita forza e profondità e di sconvolgente impatto sulla società dell’epoca, e che nasce da un percorso di studio sulla figura femminile in tutte le sue declinazioni grazie alla ricca collezione delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

E nella serata Verdi Requiem (18 luglio ore 21,30) i complessi artistici areniani celebrano i 120 anni dalla scomparsa del grande compositore con la sua massima opera di questo genere: sacra e umana, teatrale e intima al tempo stesso, offre spunti di riflessione e memoria illuminata dal monumentale patrimonio del Sito Archeologico di Paestum e del Parco Archeologico di Pompei.

Ma complementare a questa serata evento è la IX Sinfonia di Beethoven, (22 agosto ore 21,30), una creazione che ha cambiato per sempre la storia della musica: il suo perfetto “abbraccio alle moltitudini” citato nell’Ode alla gioia di Schiller messa in musica dal genio di Bonn, è idealizzato in un percorso curato dalla Fondazione Alinari per la Fotografia focalizzato sull’iconografia delle piazze, simbolico luogo d’incontro universale, come universale è la sinfonia e il suo messaggio extramusicale di gioia e speranza.

Completano il cartellone altre serate evento uniche, con l’atteso debutto di Jonas Kaufmann (17 agosto ore 21,30), oltre al ritorno della danza con Roberto Bolle and Friends (3 agosto ore 21,15) e a quello di Plácido Domingo (30 luglio ore 21,30) divenuti veri e propri beniamini areniani/creatori del mito dell’Arena. Così Fondazione Arena racconta al mondo con il suo 98° Festival, ponendo l’accento sui grandi tesori del Paese, in un vero progetto corale che diventa anche una metafora dello sforzo collettivo di tutta la società protesa verso l’uscita da una crisi e dalla pandemia.

Racconti e percorsi nei quali si fondono i linguaggi artistici, visivi e musicali e dove le Istituzioni culturali, in sinergia, hanno creato un’opera totale mai prima d’ora presentata sul palcoscenico areniano. Un motivo dell’ orgoglio della cultura italiana, ma anche dell’impegno di chi vi opera, per la storia, la memoria e lo sviluppo del nostro Paese.

Programma:

Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni Pagliacci di Ruggero Leoncavallo Regia Gabriele Muccino, nuova produzione 25 giugno; 2, 22, 31 luglio; 14 agosto.

Aida di Giuseppe Verdi. Regia Franco Zeffirelli 26 giugno; 1, 9, 15, 21 luglio; 4, 8, 12, 21, 27 agosto; 4 settembre.

Nabucco di Giuseppe Verdi Regia Arnaud Bernard 3, 17, 24 luglio; 6, 13, 20, 26 agosto; 1 settembre.

La Traviata di Giuseppe Verdi Regia Franco Zeffirelli 10, 16, 23 luglio; 7, 19 agosto; 2 settembre.

Turandot di Giacomo Puccini Regia Franco Zeffirelli 29 luglio; 1, 5, 28 agosto; 3 settembre.