Laura Efrikian ci racconta cosa sia per lei la famiglia, tra pubblico e privato, in questa intervista esclusiva.

Come si è evoluto nel tempo il concetto di famiglia e cosa rappresenta per lei la famiglia?
Così come l'Italia, da patriarcale che era, si è trasformata in nucleo familiare chiuso, in linea di massima in questo senso si è evoluto il concetto di famiglia: al passo con i tempi. Oggi ci sono molte famiglie matriarcali e ne penso tutto il bene possibile: ho molta fiducia nelle donne. Nei miei libri le donne sono protagoniste della vita: nel caso della nonna Laura Zasso, lei ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia per permettere a mio nonno di dedicarsi ad altro.

Da che tipo di famiglia proviene e cosa ha appreso dalla sua famiglia di origine? Come ha vissuto la famiglia?
La mia famiglia è di origini alto-borghesi e l'arte ha fatto da padrona: dalla lettura, alla musica, alla scrittura, al teatro. Ho appreso molto: principalmente serietà nel lavoro e condivisione dell'amore. In un primo tempo, durante l’infanzia e l'adolescenza prevaleva la condivisione e la comunanza, mentre, quando sono diventata “adulta” è sempre stato un punto di riferimento se pure "a distanza".

Famiglia allargata, separazioni, senso di abbandono dei figli, il suo pensiero?
La famiglia allargata funziona in base ai componenti: se si va d'accordo e vige il senso di responsabilità tutto procede bene, se, al contrario, cominciano a insinuarsi rancori e spirito di vendetta, questo genere di famiglia è destinata al crollo. In questo quadro il ruolo dei nonni è fondamentale, nella “nuova” concezione di famiglia allargata si possono avere anche otto nonni, che non fanno che arricchire il bagaglio culturale dei bambini aiutandoli a diventare dei bravi adulti, poi dipenderà da loro. La famiglia allargata è il risultato di precedenti separazioni, che solitamente hanno generato sofferenza nei figli, cosa che non si può evitare, come non si può evitare che i figli possano rimanere orfani. L'importante è non farli mai sentire abbandonati. Ciò che i figli vorrebbero dai genitori e i genitori dai figli è riassumibile in una semplice parola, che però a volta è molto complicata: capirsi. Spesso purtroppo i figli di genitori separati si separano a loro volta, non è una regola, ma un evento piuttosto frequente, proprio per questo bisogna gestire queste dinamiche con molta cura e attenzione.

Il mondo dello spettacolo e la famiglia, come si conciliano?
Il mondo dello spettacolo è più esposto ai pericoli: bisogna vedere quanto è unita la coppia. E' un ambiente che, sicuramente, presenta molti rischi in questo senso. La famiglia nel cinema e nella televisione è stata rappresentata in tutte le forme: dal nucleo unico e indivisibile alle famiglie che si spaccano. Il paradosso è vedere che dalla famiglia modello "Mulino Bianco" si è passati a un solo uomo: Antonio Banderas. Molti hanno seguito la serie Una grande famiglia in onda su Rai Uno. Intrighi, misteri, tradimenti, e non è solo finzione, ci sono tutti questi ingredienti e, purtroppo, anche di peggio.

Essere madre ed essere padre, quali sono le differenze, se esistono?
Dipendono sia dall'uomo che dalla donna, ma anche dai tempi: in passato il papà è sempre stato visto come la figura severa e la mamma quella che “copre le marachelle”. Oggi si può dire che non esistano più questi ruoli proprio perché il concetto stesso di famiglia è cambiato, si è evoluto. E’ molto importante il rapporto di coppia, la complicità: se la coppia è giovane si capisce subito perché è innamorata e anche con quella dose di spensieratezza tipica della gioventù, poi, quando la coppia raggiunge la maturità le cose cambiano. Non è complicato capirsi, dipende dalla natura individuale. In ogni caso si può essere “famiglia” anche da soli, dipende dalla quantità e dalla qualità dell'amore che si sa offrire.

Laura Efikian è autrice di Come l’olmo e l’edera e La vita non ha età.