Tre GPM sono previsti nella tappa odierna, sicuramente più insidiosa di quello che si potrebbe pensare. Si parte al km 53 con l'Alto Collado de Oseja di 3a categoria, arriviamo poi al km 72 dove c'è da affrontare l'Alto de Beratón di 1a categoria e al km 143.5 l'ultimo GPM di giornata: l'Alto de Moncayo, anch'esso di 3a categoria. Partenza della tappa alle ore 13.17 locali, ma anche oggi si regista l'ennesimo ritiro; quello di Maarten Wynants della LottoNL-Jumbo, i partenti scendono a 173 corridori.

Iniziano da subito le schermaglie, si mettono subito in evidenza gli uomini MTN-Qhubeca, mentre un guaio meccanico rallenta subito Niki Terpstra costringendolo al cambio bici. L'andatura estremamente alta in questa fase iniziale non consente allunghi di sorta e il gruppo procede compatto a 35 Km dal via.

A Illueca la strada comincia a salire verso il primo dei tre GPM previsti oggi; affrontando l'Alto Collado de Oseja, sono tre i corridori che provano ad andarsene: Sylvain Chavanel (IAM Cycling), Yukiya Harashiro (Europcar) e Nelson Oliveira (Lampre Merida). Nairo Quintana colpito in settimana da un virus influenzale, chiede l'intervento dell'Ammiraglia e perde leggermente il contatto dal gruppo, mentre Alessandro De Marchi (BMC) in solitaria riprende i tre battistrada. Al GPM, transitano per primi nell'ordine: Plaza, Oliveira e Coppel, nella discesa, Quintana riesce seppur faticando, a rientrare nel gruppo. I quattro al comando vengono ripresi da un altro nugolo di corridori usciti dal gruppo, ma la fuga non riesce a prendere il largo, mentre si avvicinano le rampe del secondo GPM de l'Alto di Beratòn.

La situazione è in fermento: si accendono le schermaglie con diversi tentativi senza che il gruppo maglia Rossa reagisca. A transitare in testa al GPM di 1° categoria sono Plaza, Ellissonde, Arashiro e Monfort, mentre nella discesa si forma un nutrito drappello di fuggitivi che riescono a ricucire e a a guadagnare 3' sul gruppo. La maglia Rossa di Aru non è assolutamente in discussione, poiché tra i fuggitivi non vi sono avversari con un margine inferiore ai 6' dal campione sardo che insieme alla squadra ha il controllo della situazione dalla testa del gruppo.

La media pedalata dopo la terza ora di corsa, è di 40 Km/h, mentre ci si avvicina al terzo GPM di giornata, il vantaggio del gruppo di testa e di 4'40”. Procedendo verso l'ascesa dell'Alto del Moncayo, l'Astana imprime un'accelerata al gruppo per non lasciare troppo spazio alla fuga che nel frattempo ha perso terreno nei confronti dello stesso ed è segnalata a 3'32”. Al traguardo volante di Real Monasterio de Santa Maria de Veruela è Gianluca Brambilla a transitare per primo aggiudicandoselo, seguito da Siccard e Arashiro.

Inizia la scalata verso l'Alto del Moncayo, e i primi ad abbozzare a un attacco sono Nelson Oliveira e Silvayn Chavanel che però vengono quasi subito ripresi dal polacco Pawel Poljanski (Tinkoff-Saxo) che riparte in contropiede guadagnando 20” sulla coppia e mantenendo un distacco dal gruppo di 4'09”. Al GPM è Poljanski a cogliere il successo con un pugno di secondi su Roche e l'italiano De Marchi; nella discesa continua la battaglia tra i battistrada, ripreso il polacco è Oliveira che riparte e insiste fino a guadagnare 35” sugli immediati inseguitori.

A 10 Km dal traguardo, il gruppo è segnalato a circa 5' dai 24 in fuga che si giocheranno la vittoria di tappa, mentre il portoghese continua a spingere accumulando 55” di vantaggio che diventano oltre un minuto al cartello dei 2 Km, mentre Tinkoff-Saxo e Orica-Green Edge si portano alla testa del gruppo che insegue spingendo a tutta per limitare il vantaggio di Sicard e Brambilla.

La tappa è di Nelson Oliveira, in seconda posizione si piazza Julien Simon che batte in volata Nicolas Roche. Classifica generale invariata con Fabio Aru sempre in Rosso.