C’è chi aspetta tutto l’anno le ferie estive per andare al mare e c’è chi invece le ferie estive le salta a piè pari, anzi a sci uniti, per potersi dedicare al proprio sogno più grande, quello di partecipare alle Olimpiadi Invernali con la bandiera del Senegal. E’ la storia di Aminata Fall, (Ami per li amici) che dopo la qualificazione sfumata in extremis per i giochi di Sochi 2014, continua ad allenarsi e ha in mente di aprire una scuola di sci per i piccoli senegalesi che vivono in Italia che vogliono seguire le sue orme sulle nevi alpine. La sua è una storia di passione, tenacia, e gioia di provarci e mettersi in gioco, per scivolare sempre più in là, vicino al suo sogno.

Ami, qual è il motivo che ti ispira a portare il paese di tuo padre, il Senegal, sulle nevi?

Ci sono vari motivi che mi spingono ad allenarmi quotidianamente per portare con orgoglio la bandiera del Senegal sulle nevi. Partendo dal più personale, è per ricordare mio padre che è mancato quando ero piccola, ma soprattutto che mi ha messo per la prima volta sugli sci. Poi perché, essendo cresciuta in Italia, questo è il mio modo per sentirmi senegalese. Infine perché in questo periodo difficile, dove è facile lasciarsi andare al razzismo e ai distinguo, penso che mostrare la bandiera di un Paese africano sulle nevi sia un forte segnale di uguaglianza sia nello sport che nella vita.

Avevi già provato a qualificarti ai Giochi Olimpici di Sochi, ma poi qualcuno (non facciamo nomi - la violinista Vanessa Mai) ti ha preso il posto che tu ti eri sudata. Per quale evento ti stai preparando adesso?

Сi ho messi molti mesi a riprendermi, più che dalla delusione dallo stress. Il vedere poi che una che sciava come me era passata solo con l’inganno mi ha dato la forza di rimettermi sugli sci, per dimostrare che solo col duro lavoro si ottengono risultati di cui andare fieri. I miei prossimi obiettivi sono i mondiali cittadini (una speciale categoria di gare internazionali riservata agli sciatori “non alpini”) che si svolgeranno in febbraio a San Pellegrino in Italia.

Qual è la tua giornata tipo in periodo di allenamenti?

La mia giornata tipo lavorativa è: sveglia alle 6, corsa fino alle 7, lavoro dalle 8.15 alle 17.30 circa, poi palestra, e infine tutte le faccende di casa che non si possono trascurare. Invece quando non lavoro scio, scio e scio e corro col mio cane…

Qual è il messaggio che vuoi lanciare a chi ti segue e a chi si avvicina alla tua storia?

Vorrei che chi legge la mia storia capisse che bisogna provare a realizzare i propri sogni, impegnandosi a fondo e credendo in se stessi e nelle persone che ci vogliono bene.

Oltre a sciare, segui anche attivamente lo sci. Quali sono i tuoi pronostici per la coppa del mondo di quest'anno?

La mia collaborazione con sci Italia è veramente un piacere che mi ha permesso, negli ultimi anni di intervistare Federica Brignone, Paolo De Chiesa, ecc. Pronostici? Difficile a dirsi per le donne, considerate le varie assenze. Il mio cuore spera che Federica Brignone possa giocarsi almeno la coppa di specialità in gigante, mi piacerebbe vedere la grande Dada Merighetti sul podio dopo tanta sfortuna nelle discipline veloci. Per gli uomini purtroppo è molto più semplice: Marcel Hirscher. Anche se spero che nuove leve come Christoffersen e Muffat Jeandet possano crescere per diventare insidiosi nella prossima stagione.

Se potessi rubare qualcosa agli eroi del circo bianco, da chi e che cosa prenderesti?

Wow… partiamo con la lista: dalla Vonn la tecnica e la “testa”, dalla Merighetti la capacità di rialzarsi sempre, dalla Maze la fame di vittoria e dalla Brignone la curva in gigante!

Aminata Fall ha lanciato un progetto di crowfounding per la creazione di una scuola di sci per i bambini senegalesi.

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