La Thuile

I segnali positivi per i colori azzurri erano arrivati subito il venerdì, con il recupero della discesa libera femminile annullata lo scorso week end a Crans Montana, dove Nadia Fanchini ha colto un bellissimo terzo posto che le ha regalato il primo podio della stagione nella specialità. Del resto era impossibile riuscire a stare davanti a una strepitosa Lara Gut che ha interpretato la nuova pista del circuito, come nessun'altra ha saputo fare. La campionessa elvetica è stata autrice di una gara pressoché perfetta; scesa con una determinazione e una rabbia agonistica senza pari, ha letteralmente giganteggiato.

I tempi parlano chiaro e i distacchi finali raccontano la storia della gara. Dietro la ticinese, si sono piazzate l'austriaca Cornelia Huetter, in seconda posizione a 1”02, e l'ottima Nadia Fanchini a un solo centesimo dall'austriaca. Giornataccia invece per l'americana Lindsey Vonn caduta dopo aver perso uno sci, e scavalcata di conseguenza dalla Gut nella generale, al termine della discesa. Buoni anche il settimo posto di Irene Curtoni, e l'undicesimo di Johanna Schnarf.

Il momento magico delle atlete azzurre però raggiunge l'apice nella discesa del sabato, dove una meravigliosa Nadia Fanchini ha confermato uno straordinario stato di forma che l'ha portata a trionfare sulle nevi di casa con una prova superlativa. La finanziera bresciana infatti, è riuscita a battere nientepopodimeno che la pluricampionessa Vonn costretta ad “accontentarsi” della seconda piazza a 14/100, che le consegna comunque l'ottava coppa di specialità per la sua bacheca.

Sul gradino più basso del podio sale l'altra azzurra Daniela Merighetti, all'ultima stagione a 72/100. La partenza era stata abbassata di una cinquantina di metri a causa del forte vento, facendo perdere solo una decina di secondi al tracciato, ma l'azzurra ha immediatamente trovato il feeling giusto con la neve, e senza mai perdere la concentrazione è stata velocissima su tutto il percorso, chiudendo in testa una gara straordinaria. Ottima comunque la prova complessiva delle atlete azzurre: podio a parte si segnala l'ottimo 7° posto di Francesca Marsaglia e il 9° di Irene Curtoni. Male invece Lara Gut dopo la vittoria del venerdì; l'elvetica a causa di un errore nelle fasi iniziali ha compromesso la sua gara chiudendo undicesima, perdendo la testa della classifica generale ancora una volta a privilegio della Vonn.

A completare la stupenda giornata di sabato per i colori italiani, arriva anche la sensazionale vittoria di un Dominik Paris superlativo che con la vittoria di oggi si porta a una sola lunghezza di distanza dallo storico plurivittorioso discesista azzurro Herbert Plank nella speciale classifica di specialità. Nella discesa libera di Chamonix, l'alto atesino si impone dopo aver conquistato anche la seconda posizione della combinata del venerdì, e lo fa con una gara assolutamente perfetta tecnicamente, incrementando di intermedio in intermedio il proprio vantaggio sullo statunitense Nyman, 2° classificato a 35/100, e allo svizzero Feuz, che sceso con il pettorale 22 riesce a strappare il podio al transalpino Fayed.

Ottimo anche il 5° posto di Peter Fill, che in ottica generale lo avvicina alla Coppa del mondo di specialità. Essendo Svindal impossibilitato a concorrere dato l'infortunio, l'azzurro è ora a quota 410 a soli 26 punti dal norvegese, quando mancano solo due gare alla fine, e il terzo Theaux è a 341. Mattia Casse ottiene un 15° posto, mentre male Innerhofer che su una pista a lui poco congeniale non riesce ad andare oltre la 30ma posizione. Più indietro gli altri azzurri.