Non c’è neve, non si va a sciare. In questo inverno caldo è capitato spesso di dover rinunciare alla gita sulla neve per mancanza della materia prima, oppure per la sua scarsità. Ne hanno fatto le spese un po’ tutti. Gare annullate nella Coppa del Mondo di Sci, tra cui lo storico gigante di Adelboden, impianti chiusi in molte stazioni sciistiche e operatori turistici con le lacrime agli occhi.

Non è da escludere che in futuro la situazione si ripeterà, ed allora ecco una soluzione dal lontano Kazakhstan, che pure di neve ne vede parecchia: una pista di sci sul tetto di casa, aperta tutto l’anno. Il progetto si chiama “Dom-Slalom” – “casa dello Slalom” e verrà realizzato nella capitale kazaka Astana, sede della prossima Esposizione Universale.

Si tratta di complesso con blocchi di altezza variabile (il più alto è di 120 metri) disposti a forma di pentagono. Sul tetto una pista da sci della lunghezza di 330 metri e larga 27 realizzata con la copertura sintetica snowflex. Questa configurazione la rende protetta dal vento – di fatto la pista ha una forma semicircolare - e soprattutto utilizzabile 365 giorni all’anno. Per andare a sciare i fortunati inquilini non avranno bisogno di svegliarsi presto la mattina e mettersi in marcia verso le montagne, ma gli basterà prendere l’ascensore e salire fino al 21° piano, dove sarà fissato il cancelletto di partenza della pista.

L’architetto Shotan Mataibetov, autore del progetto, spiega così la sua idea: "L’idea di questo progetto è partita dalla constatazione che Astana è lontana dalle montagne, in mezzo alla steppa, e non ha una pista da sci. Il progetto è in fase di approvazione da parte dell’amministrazione comunale e sarà costruito entro il 2018. Questa pista ha una concezione unica, perché non richiede costi per gli impianti di risalita: le spese si concentrano soltanto sulla realizzazione della pista, la sua copertura e la manutenzione degli ascensori. La pista poi sarà aperta a tutti e potrà diventare un’attrazione turistica per la città".

Sciare su una pista sintetica non è come farlo in montagna, ma è questione di sfizi o di gusti, che si sa, non ammettono discussioni. La “Casa Slalom” sembra essere la soluzione giusta per chi non ha la fortuna di vivere vicino ai monti, ma non ama il mare e non rinuncerebbe a una discesa neanche a Ferragosto. Nel mondo del resto ci sono già esempi di questo tipo, come lo “stade de Glisse” di Nouex les-Mines in Normandia, dove il pendio di una vecchia miniera è stato trasformato in una pista aperta tutto l’anno.

Se il riscaldamento globale ci porterà inverni sempre più caldi e meno nevosi, si risparmierà (forse) sul riscaldamento, e allora l’argomento più infuocato all’ordine del giorno nelle assemblee condominiali potrebbe divenire una variante per realizzare una pista da sci… sul tetto di casa.