A 10 giorni dalla partenza dalla corsa rosa, cresce l'attesa e l'eccitazione per uno degli eventi sportivi ciclistici più seguiti e amati dagli sportivi di tutto il mondo.

Il Giro d'Italia 2016, che partirà il 6 Maggio e si chiuderà il 29, promette come sempre spettacolo e battaglie epocali sulle grandi montagne: 3.463,1 Km la lunghezza totale del percorso, 165 Km la media lunghezza per tappa, tre cronometro individuali, sette tappe di media montagna e quattro tapponi di alta montagna dove gli uomini di classifica si giocheranno senza risparmio tutte le carte possibili per conquistare la vittoria finale.

Si parte dunque venerdì 6 maggio con la prima tappa: Apeldoorn-Apeldoorn di 9,8 km, ed è cronometro individuale. Tappa breve e completamente pianeggiante, le insidie maggiori sono rappresentate dalle curve e dal tipo di terreno su cui sarà necessario rilanciare continuamente l’azione per non perdere terreno dai diretti avversari. Fondamentale partire con il giusto approccio.

La seconda tappa da Arnhem-Nijmegen, è lunga 190 Km. Nonostante un GPM di quarta categoria a 40 chilometri dall'arrivo, è una tappa per velocisti che nel finale troveranno campo aperto senza particolari difficoltà sul percorso e potranno contendersi la volata. Si proseguirà poi con la terza e ultima tappa in terra olandese: Nijmegen-Arnhem di 190 km, è un'altra tappa per velocisti. Anche in questo caso un Gpm senza particolari difficoltà durante la tappa che non dovrebbe creare alcun problema ai corridori che arriveranno nel circuito finale su cui dovranno compiere due giri da 14 km.

Dopo la giornata di riposo, il Giro ripartirà dalla Calabria con la quarta tappa da Catanzaro a Praia a mare di 200 Km. Due GPM di terza categoria nella parte centrale della tappa, e poi continui saliscendi con la parte più impegnativa che potrebbe fare una piccola selezione negli ultimi 25 Km.

L'11 maggio, la quinta tappa: Praia a Mare – Benevento, 233 km.
La tappa è impegnativa soprattutto per il chilometraggio. Unica ascesa ufficiale sarà quella di Fortino nei primi chilometri, dove chi ha gamba potrà tentare la fuga con buone probabilità di riuscita. Poi si susseguiranno tante salite e tante discese per una frazione decisamente faticosa. La tappa si chiuderà con un ultimo chilometro in pavé con una leggera salita al 4% che potrebbe riservare sorprese.

12 maggio, sesta tappa: Ponte – Roccaraso, 157 km.
Con la sesta tappa abbiamo il primo arrivo in salita. In una giornata che potrebbe rivelarsi estremamente impegnativa, la frazione non appare particolarmente lunga, presenta 20 chilometri di pianura iniziale per poi affrontare una salita infinita: la Bocca Selva. L'ascesa di circa 18 chilometri presenterà pendenze che si mantengono tra il 6 e il 7% spianando solo per un breve tratto, con un tratto nella fase centrale. Successivamente i corridori affronteranno una discesa di una cinquantina di chilometri pedalabili prima di affrontare il falsopiano che condurrà all’ascesa finale. Il tratto più duro nell'ultimo chilometro con pendenze dell'8%.

13 maggio, settima tappa: Sulmona – Foligno, 211 km.
Si torna sul terreno dei velocisti, ma a 40 dal traguardo il valico della Somma potrebbe creare qualche problema agli sprinter.

14 maggio, ottava tappa: Foligno – Arezzo, 186 km.
Si riaffaccia lo sterrato al Giro d’Italia nell'ottava tappa. La prima parte della corsa non presenta grosse difficoltà, ma gli ultimi 25 Km sono in salita dopo aver abbandonato l'asfalto. La prima parte dell’ascesa dell'Alpe di Poti presenta pendenze medie impegnative sempre vicine al 10% con punte massime del 14% affrontando lo sterrato. 10 km di salita per poi affrontare la discesa e un tratto di pianura fino all’ultimo chilometro dove si salirà per un ultimo strappo al 10-11% e si arriverà al traguardo in salita.

15 maggio, nona tappa: Chianti Classico Stage 40.4 km.
Seconda cronometro individuale e primo indicatore per la lotta tra gli uomini di classifica per la maglia rosa. Tappa da non sottovalutare perché lunghezza a parte, il terreno non è mai completamente pianeggiante. Negli ultimi 12 Km, 5 sono in salita con pendenza al 5%, poi si scollina e si affrontano gli ultimi 7 Km tutti in discesa fino all'arrivo.

Dopo la seconda giornata di riposo, la carovana riparte con la decima tappa: Campi Bisenzio-Sestola di 219 km. Partenza nei pressi di Firenze per una tappa severa e dispendiosa. Subito fin dai primi Km i corridori dovranno affrontare il Passo della Collana e Pietracolora dove potrebbero trovare spazio possibili fughe di giornata. Le maggiori difficoltà sono concentrate negli ultimi 35 Km con l'ascesa a Pian del Falco. Cinque km decisamente duri, poi la strada spiana, spiana ma nel finale torna a impegnare severamente gli atleti; quattro chilometri al 9% prima dello scollinamento e poi affronteranno la discesa che porta ai piedi dell'ultima salita verso Sestola, 7 Km al 5% che porta al traguardo.

18 maggio, undicesima tappa: Modena-Asolo, 227 km.
Ancora una tappa lunghissima ma senza particolari difficoltà altimetriche. I 205 Km iniziali sono totalmente piatti, solo nel finale si alterneranno salite e discese brevi ma impegnative.

19 maggio, dodicesima tappa: Noale-Bibione 182 km.
Giornata di trasferimento. Nessuna difficoltà altimetrica di sorta, e finale che si presta per le volate dei pedali veloci.

20 maggio, tredicesima tappa: Palmanova – Cividale del Friuli, 170 km.
Si comincia a salire verso le grandi montagne, e le salite cominciano ad essere veramente importanti. Nei primi 80 Km i corridori affronteranno le ascese di Montemaggiore di 1a categoria, e Crai di 2a. categoria, dopo la discesa si arriva ai -40 Km dove inizierà la salita di cima Porzus; 8 Km al 9% con punte massime del 16. Dopo aver affrontato la discesa, si torna a salire con l'ascesa di Valle all'8% per 6 Km. Dopo l'ennesima discesa, gli ultimi 7 Km sono in pianura. Tappa che selezionerà ulteriormente i pretendenti alla maglia rosa.

21 maggio, quattordicesima tappa: Alpago-Corvara, 210 km.
Il tappone di montagna per eccellenza: In successione il Passo Pordoi, il Passo Sella, il Passo Gardena e Passo Campolungo saranno il teatro di scontro tra gli uomini di alta classifica. Dopo la discesa un breve tratto abbastanza agevole,e poi si risale verso il Passo Giau: 10 chilometri sempre al 9% di pendenza minima per raggiungere la vetta a 42 Km dal traguardo. A 5 Km dall'arrivo il Muro del gatto attende gli atleti con i suoi 400m al 19% prima della discesa finale.

22 maggio, quindicesima tappa: Castelrotto-Alpe di Siusi, 10,8 km.
È la terza cronometro individuale: una progressione costante per tutta la sua durata con pendenze dell'8%. La condizione fisica dei corridori a questo punto del giro potrebbe fare la differenza. Dopo l'ultima giornata di riposo, la corsa rosa affronta il rush finale:

24 maggio, sedicesima tappa: Bressanone – Andalo, 133 km.
Tappa breve con tratti in salita, ma su un terreno di gara che non dovrebbe portare a sostanziali colpi di scena in classifica generale.

25 maggio, diciassettesima tappa: Molveno – Cassano d’Adda, 196 km.
Una delle poche tappe per i velocisti di questo giro che avranno l'occasione di cogliere la vittoria di tappa in volata.

26 maggio, diciottesima tappa: Muggiò – Pinerolo, 244 km.
Tappa lunghissima ed estenuante che si presterà a potenziali fughe di giornata che si concluderanno con il Pramartino nel finale.

27 maggio, diciannovesima tappa: Pinerolo – Risoul, 162 km.
A 60 Km dal traguardo i corridori trovano il Colle dell’Agnello Cima Coppi del Giro, dove negli ultimi Km troveranno pendenze costanti del 9%, dopo la discesa, affronteranno il Risoul: 12 Km con pendenze tra il 6 e l'8%.

28 maggio, ventesima tappa: Guillestre – Sant’Anna di Vinadio, 134 km.
Ultima tappa di montagna che decreterà probabilmente il vincitore del Giro 2016. Col de Vars, Col de la Bonette e Colle della Lombarda sono tutte ascese di prima categoria, che anticipano gli scontri finali a Sant’Anna. Con gli ultimi due Km al 10%.

29 maggio, ventunesima tappa: Cuneo – Torino, 163 km.
Passerella finale con circuito e strappo nel finale che permetterà l'arrivo in volata.