Era una tappa tra le più attese dagli appassionati aspettando i primi attacchi dei Big, e l'ottava tappa non ha tradito le attese. C'è stato da pazientare fino all'ultima ascesa, ma poi le emozioni e lo spettacolo non sono mancate.

La tappa da Pau a Bagneres de Luchon di 184 km è stata una frazione dai due volti, la prima parte per certi versi fin troppo tranquilla, questo forse anche per le condizioni meteorologiche legate alla gran calura che ha consigliato agli atleti di preservare le energie in vista degli sforzi da compiere. L'andatura del gruppo comunque sin dalla partenza è stata abbastanza sostenuta, tanto da non permettere alcun tentativo di fuga. La fuga però si realizza ugualmente sulle prime rampe del Tourmalet e sono Rafal Majka (Tinkoff), Thibaud Pinot (FDJ) e Tony Martin (Etixx Quick Step) ad allungare sul gruppo dove uno stoico Van Avermaet (BMC) pur cercando di resistere perde la maglia gialla.

La prima grande ascesa del Tour però punisce anche Vincenzo Nibali che evidentemente paga le fatiche compiute nella tappa precedente. Brillante la reazione di Pinot, invece, dopo la crisi nera che aveva attraversato sull'Aspin: Il francese ha tirato fuori dal cilindro una prova di carattere da campionissimo andando a conquistare il GPM con una grinta e una determinazione superlative. Dopo il Tourmalet, Thibaud Pinot conquista anche il secondo GPM, quello di Hourquette d’Ancizanne 8,2 km al 4,9% e conseguentemente la maglia a pois provvisoria, che perderà per un punto soltanto a fine tappa. L'azione del francese si esaurisce sulla salita al Col de Val Louron, GPM di prima categoria con i suoi 10,7 km al 6,8% e viene riassorbito dal gruppo.

Tony Martin e Rafal Majka subiscono la stessa sorte pochi minuti dopo, ed è qui che il Team Sky anestetizza la corsa tenendo il ritmo piuttosto alto, e impedendo ancora una volta altri tentativi di attacco. Arrivando sulle rampe dell'ultima salita del Peyresoure, i corridori affrontano un'ascesa di 7 Km regolari al 7-8% prima di lanciarsi nell'ultima discesa che porta a Bagnères de Luchon.

Quando mancano 18 Km al traguardo esplode la battaglia: ad accendere le polveri è proprio il Team Sky con Sergio Henao che scatta, immediatamente seguito dagli uomini Movistar. In questo frangente cerca di muoversi anche Chris Froome (Team Sky) che testa la condizione degli avversari lanciando il primo attacco che però non va a buon fine, infatti i migliori restano nel gruppetto che rimane compatto. Subito dopo ci provano anche Roman Bardet (AG2R) e Nairo Quintana (Movistar),ma nemmeno loro riescono a fare il vuoto. La chiave di volta arriva allo scollinamento dell'ultimo GPM di giornata; Quintana perde qualche secondo di troppo nel prendere la borraccia dalle mani di un allenatore mentre Froome sorprende tutti imprimendo un'accelerata, e andando immediatamente a prendere la discesa alla testa al gruppo. E qui il Froome che non ti aspetti: Il britannico compie un numero eccezionale andando ad attaccare proprio in discesa come non lo si era mai visto fare. Pennella le curve, si prende rischi notevoli, ma vuole la maglia gialla. I migliori inseguono, invece Contador perde terreno e si stacca.

Al traguardo Froome chiuderà con 13” di vantaggio sugli inseguitori. Ottima la prova di un brillantissimo Fabio Aru che tenta l'allungo all'ultimo Km, ma Quintana questa volta è attento e rimane incollato alla sua ruota. Nella nona tappa da Vielha Val d'Aran ad Andorra di 184,5Km, ultima sui Pirenei, i corridori affronteranno 4 gpm di cui tre di prima categoria, prima dell'ultima salita di Andorra Arcalis lunga circa 10 km al 7,2% sulla quale è posto il traguardo.

Classifica generale:

  1. Chris Froome (Team Sky)
  2. Adam Yates (Orica Bikeexange) a 00' 16”
  3. Joaquin Rodriguez (Team Katusha) a 00' 16”
  4. Daniel Martin (Etixx Quick Step) a 00' 17”
  5. Alejandro Valverde (Movistar) a 00' 19”
  6. Nairo Quintana (Movistar) a 00' 23”
  7. Fabio Aru (Astana) a 00' 23”
  8. T.J. Van Garderen (Team Bmc) a 00' 23”
  9. Roman Bardet (AG2R) a 00' 23”
  10. Bauke Mollema (Trek Segafredo) a 00' 23”