Rivoluzione in vista per le prossime Olimpiadi Estive di Tokyo 2020. Il CIO ha approvato una corposa lista di nuove discipline che saranno inserite nel programma dei Giochi.

Quella del restyling del format dei Giochi è una prerogativa del presidente Thomas Bach, che fin dal suo insediamento al posto di Jacques Rogge lo aveva detto chiaro e tondo: le Olimpiadi hanno bisogno di un rinnovamento, è giunta l’ora di cambiare. Via libera a nuove discipline, quindi, ma con una linea guida da seguire: si passa da un programma olimpico basato su diversi sport a un programma basato sugli eventi. In pratica, più che eliminare o aggiungere sport diversi si predilige l’aggiunta di nuovi eventi all’interno del programma di un unico sport, spesso strizzando l’occhio a competizioni miste, maschi e femmine. Ma veniamo al dettaglio: quali nuovi sport e quali nuovi eventi all’interno degli sport consueti troveremo alle Olimpiadi di Tokyo 2020?

Come da prassi, ogni comitato organizzatore a diritto a includere nel programma olimpico di una singola edizione 5 sport nuovi o diversi dalla precedente. Così in Giappone troveremo i tornei di baseball maschile e femminile, karate, skateboard, arrampicata e surfing. Oltre a questi ci saranno altri nuovi eventi olimpici a Tokyo, alcuni dei quali rappresentano una novità assoluta anche all’interno delle rispettive discipline.

Tanto per incominciare dai cambiamenti non è risparmiata neanche la regina degli sport, l’atletica leggera, che a Tokyo vedrà il debutto della 4 x 400 mista, gara al momento non rientrante nel programma dei Mondiali di Londra, ad esempio. Incertezza anche sulle regole di questa staffetta, ovvero se potranno correre uomini e donne insieme, oppure no. Uomini e donne contro in una staffetta si erano già visti nel nuoto, dove ai mondiali di Kazan 2015 si disputò per la prima volta la 4100m mista, altro evento che a Tokyo entrerà in pianta stabile nel programma a cinque cerchi. Sempre nel nuoto, diverranno olimpiche anche le distanze degli 800m stile libero maschili e 1500m stile libero femminili, che già figurano nel programma dei campionati mondiali, mentre restano fuori dall’Olimpiade i 50m rana, dorso e delfino. Il formato misto comparirà anche nelle arti marziali, con il primo torneo misto di judo. Attenzione, non combatteranno uomini contro donne, ma tre duelli femminili e tre maschili in altrettante categorie di peso, che daranno vita a una classifica unica a squadre.

Nel ping-pong quest’ultimo formato è stato invece rifiutato dal CIO, che ha optato per l’inserimento nel programma olimpico del doppio misto, evento già presente nei campionati mondiali. Via libera alle gare miste anche nel tiro con l’arco e nel triathlon, dove verrà disputata una staffetta a 4 (due uomini e due donne) sulla distanza super-sprint (400 metri nuoto, 10 km di bici e 2,5 di corsa). A Tokyo 2020 inoltre verranno disputati i tornei a squadre maschili e femminili in tutte e tre le armi della scherma, ed infine vedremo per la prima volta due sport destinati a catturare soprattutto il pubblico più giovane: la bmx freestyle maschile e femminile e il torneo di basket 3 contro 3, con partite al meglio di 21 punti e a un canestro solo.

Per tanti sport che entrano ce ne sono alcuni che restano ancora fuori: l’highdiving (i tuffi dalle altezze estreme), il nuoto sincronizzato misto, i tornei misti di taekwondo e pentathlon moderno. La coperta però non basta, o meglio per organizzare più eventi si è deciso di tagliare sul contingente di quelli già esistenti. Qualificazioni più dure e numeri ridotti soprattutto nell’atletica leggera (- 105 atleti) nei pesi (-64) nella lotta (-56) nella vela (-30) e nel nuoto (-22).

In chiusura si potrebbe sintetizzare la riforma portata avanti dal CIO con lo slogan “+ sport – atleti”: a Rio 2016 parteciparono 11237 atleti impegnati in 28 sport e 306 eventi, a Tokyo, per effetto del nuovo programma, gli atleti saranno 285 in meno, ma gli sport 5 in più (33) e gli eventi ben 334.