Ci sono alcuni luoghi e alcune situazioni talmente belli che vorresti custodire gelosamente nel cuore, senza permettere a nessun altro di condividerle. Eppure è vero l’esatto contrario, cioè che è bello condividere proprio queste emozioni, soprattutto quando rappresentano il lato vero dello sport: amicizia, sana competizione e divertimento senza età e senza confini.

Sono questi gli ingredienti del successo della gara di nuoto in acque libere «Albania Open Water Swimming - Ksamil Trophy», organizzata per il terzo anno nella splendida baia di Ksamil e che ha visto la partecipazione di atleti provenienti da 10 paesi diversi: Albania, Grecia, Macedonia, Italia, Moldavia, Russia, Turchia, Kosovo, Gran Bretagna, Spagna.

La gara prevede tre partenze per 2, 4, 6 km di gara a seconda del numero di giri nuotati, rispettivamente 1, 2 e 3, sul percorso che va dalla spiaggia fino alle due isole gemelle Ishuit e Ksamilit (che in albanese significa proprio “isola di Ksamil”) e ritorno. Detto così sembra facile, ma poi ci si mettono le onde (e le meduse) a rendere difficile il compito dei nuotatori, chiamati anche a percorrere qualche metro a piedi in corrispondenza del giro di boa, dove un sottile lembo di terra unisce le due isole. Ma allo Ksamil Island Trophy, un po’ come nel TT sull’isola di Man che ricorda nel nome, l’atmosfera oltre alla gara, la creano le persone, con le loro storie.

I più “strani” sono John e Lola, coppia di fotografi anglo-messicana: lei fino a gennaio andava in piscina solo per cogliere col suo obiettivo gesti atletici e riflessi da postare sulla pagina instagram di @Wildswimminglondon, ma poi ha deciso di fare sul serio, ha imparato a nuotare, si è allenata, e ha portato a termine la gara da 2 km. Lui neanche per sogno e alla vigilia della gara, neanche dopo la seconda birra sapeva trovare una risposta convincente alla fatidica domanda “ma chi te l’ha fatto fare?”. L’amore probabilmente, e un pizzico di pazzia che non guasta mai. Il giorno dopo eccolo alla partenza della 6 km, sbarazzino nel suo costume vecchia scuola formato pantaloncino, circondato dagli altri adoni con la muta addosso. Eppure, sprezzante dell’acqua fredda è arrivato lo stesso alla fine, dopo più di due ore di lotta con i flutti, accolto dagli applausi della spiaggia e dal bacio della moglie.

Se quella di “Big John” com’è stato soprannominato dagli partecipanti è stata un debutto non solo in acque libere, ma in acqua tout-court, tutt’altra carriera è quella di Nesrin Olgun Arslan, cinquantacinquenne turca, veterana del movimento open water mondiale, accolta a Ksamil con ammirazione da tutti: meritata, perché è stata la prima donna ad aver compiuto l’attraversamento della Manica a nuoto e dal lontano 1988 ha portato a termine ciascuna delle 29 edizioni finora disputate della traversata a nuoto del Bosforo, a Istanbul.

I più numerosi, e i più attivi, con 26 iscritti alla gara su 48 partenti in totale, sono stati i ragazzi del Team Italia dello Sporting Club Nuovo Laurentino di Roma, che all’isola ci sono arrivati non solo a nuoto, ma anche a bordo dei loro Sup, lo “Stand Up Paddle” (la pagaia su cui si sta in piedi) che ha dato un tocco di Hawaii alla spiaggia di questo angolo di Albania.

Tornando all’aspetto sportivo, la lotta per il premio finale, assegnato alla squadra con la minore somma di tempi tra i propri migliori classificati nelle tre distanze, è stato un derby moldavo tra gli atleti del Kishington Energy Fit di Kishinev e del club Speedy Sturgeon di Tiraspol. Decisivo il testa a testa sui 6 km, in cui Yuri Chipak ha avuto la meglio su Roman Kiriakov e ha aggiunto alla vittorie nei 2 e 4 km ottenute nelle scorse due edizioni, anche quella sulla distanza più lunga. Per lui, dall’organizzazione, è arrivato anche un premio speciale: il suo nome verrà scritto oltre che nell’albo d’oro, anche nella maglietta di partecipazione della prossima edizione dell’Albania Open Water Swim.

Già, l’organizzazione. Se il nuoto è uno sport individuale, per mettere in piedi una manifestazione ci vuole il gioco di squadra. Ksamil Island Trophy è opera di due cuori e quattro mani, quella della coppia italo-albanese formata da Sajmir Rica e Simona Bertino. La loro storia iniziò nel lontano 2001, quando Simona nuotava a livello agonistico nella Rari Nantes Torino e Sajmir era una promessa di una squadra della serie B albanese di calcio. Un bel giorno però Sajmir decise che ne aveva abbastanza di un presidente che non pagava gli stipendi e di un allenatore che teneva sotto controllo i giocatori anche nel tempo libero. Andò in società per far sentire le sue ragioni e uscendo, sul giornale sportivo che aveva preso per mostrarlo al direttore sportivo, vide l’annuncio di un corso d’italiano. Decise che quella sarebbe stata la sua strada, ma si ripromise di non abbandonare lo sport: un anno di studio dell’italiano, poi il trasferimento a Torino e iscrizione all’ISEF. Qui, tra le aule universitarie conobbe anche Simona. Ed ora, a distanza di qualche anno e centinai di chilometri, racconta così il successo della sua idea.

"Organizzare questa gara per me è un piacere, non è un lavoro. Perché in tre anni si è creata un’atmosfera molto bella. Chi viene qua non lo fa per cercare la competizione serrata, portarsi a casa un premio, battere qualcuno. Chi viene qua ritrova gli amici conosciuti gli anni scorsi, ne incontra di nuovi e scopre un posto bellissimo. Dovrei dirti che vorrei 1000 partecipanti, sponsor, contratti! Invece ti dico che per rientrare delle spese ci ho messo anche dei soldi di tasca mia, ma sono ampiamente ripagati quando vedo i sorrisi delle persone che sono venute fin qui, le strette di mano, i caroselli dei bambini incuriositi sulla spiaggia intorno a questi nuotatori con le mute e la boa di segnalazione. Se uno di loro inizia a nuotare è un giovane in meno che rischia di prendere una brutta strada. Questa è la vittoria più bella".

Ecco i risultati del III Ksamil Island Trophy, prova unica dell’Albania Open Water Swim:
2 km - Uomini: 1° Sironi Andrea 2° Vadim Noshenko (Speedy Sturgeon) 3° Viacheslav Boichuk (Speedy Sturgeon)
2 km - Donne: 1° Gorodenko Diana (Kishington Energy Fit) 2°Tatenko Alina (Kishington Energy Fit) 3° Emilia Noshenko (Speedy Sturgeon)

4 Km - Uomini: 1° Mariano Pasqualoni (Team Italia) 2° Sergio Bevaqua (Team Italia) 3° Denis Churganov (Speedy Sturgeon)
4 Km - Donne: 1° Simona Malaisi (Team Italia) 2° Francesca Lobello 3° Arslan Nesrin

6 km - Solo Uomini: 1° Yury Chipac (Speedy ) 2° Kiriakov Roman (Kishington Energy Fit) 3° Curcio Alberto (Team Italia)

Ksamil è una località balneare vicino a Saranda, nel sud dell’ Albania, distante 300 km da Tirana. Il mezzo più diretto per raggiungerla è il traghetto dall’isola greca di Corfù, in circa mezz’ora di navigazione. Oltre al mare, la riserva naturale di Butrint, antica città risalente al VII secolo A.C e patrimonio UNESCO.