Devo dire che in questi mesi di pandemia, io Vaurus Corona, sono maturato. Sono arrivato come un’emergenza imprevedibile e imprevista e ora mi sono quasi accasato nei vostri cuori.

Ho cominciato a orientare le vostre azioni, a ridimensionare il vostro raggio d’azione, a determinare la vostra figura fisica.

Vi ho mascherato e smascherato allo stesso tempo.

Mettervi in faccia una mascherina, una fastidiosa museruola, vi ha reso “massa informe”, persone indistinguibili!

Ha tolto umanità al vostro primo piano facendovi “bestie”, coprendo il volto con una maschera si diventa simbolicamente “schiavi ideali” e limita la vostra libertà…

Devo dire che mi ha fatto riflettere il vostro modo di usare la mascherina!

Ognuno col suo modello messo in fretta e in furia o selezionato con cura.

Del resto, l’Italia è il Paese della moda e anche uno straccio di mascherina può diventare un indumento da portare con nonchalance.

La cosa divertente poi è che la maggior parte di voi si mette la mascherina e la sposta in continuazione. Qualcuno la porta al collo come un foulard, qualcun altro la appende all’orecchio come un orecchino e qualcun altro ancora la tiene in mano e la sventola mentre cammina, fuma o parla al cellulare… come fosse una borsettina. Ammesso che la mascherina sia davvero utile, in questi casi non serve davvero a nulla, diciamo che è l’ennesimo “obbligo” a cui vi siete fatti sottoporre.

Ci sono invece quelli che la indossano fino all’orlo degli occhi, quelli che ricoprono totalmente il viso con mascherine più grandi di loro, quelli che l’hanno cucita in casa con l’elastico delle mutande e che ne vanno molto fieri, quelli che hanno il modello più protettivo in assoluto e si muovono con il volto “serrato e severo”.

Ma vi siete chiesti se fa davvero bene portare questo “bavaglio” ininterrottamente?

Perché lo portate anche all’aperto e nei parchi rischiando di intossicarvi con la vostra stessa anidride carbonica di espirazione?

E in macchina quando siete soli e rischiate di mischiare i vostri microbi soltanto con voi stessi?

Vi ha talmente spaventato questo pericoloso COVID-19 che ora non potete quasi fare a meno del vostro bavaglio...

Pensate: vi tappa la bocca e vi impedisce di parlare se non con voce ovattata e con un certo sforzo… Vi Toglie il senso del gusto affievolendo la vostra capacità di provare piacere per il cibo… Vi leva il respiro costringendovi a inspirare attraverso il materiale di cui essa è fatta che non è sempre una fibra naturale di cotone… Vi infastidisce dietro le orecchie diminuendo il vostro potere uditivo… Vi copre una parte della visuale facendovi vedere a compartimenti stagni come i malati di glaucoma e restringendo la vostra visione...

Se poi pensate che le vostre mani non dovrebbero toccare il naso, la bocca e gli occhi e spesso portano pure i guanti, la vostra capacità tattile ne risulta di certo affievolita...

Non vi rendete conto che col passare dei mesi tutto questo si ripercuote sulla vostra psiche come una profonda programmazione?

Non parlate!
Non respirate!
Restringete il vostro campo visivo!

Non date importanza al cibo e nemmeno al vostro cibo interiore!

Non ascoltate i suggerimenti del vostro Sé superiore, ma solo l’informazione che distorce le vostre coscienze! Non sentite le emozioni, ascoltate l’imperativo delle imposizioni esterne! E se potete, non spostatevi proprio, altrimenti c’è un virus malvagio che vi può fare molto male!

Sì, vi ho osservato attentamente nella vostra nuova versione anti-COVID-19. Una popolazione intera “mascherata”, per convenienza o per paura: alcuni mettono la maschera, altri vengono smascherati.

Certo perché nell’uso della mascherina si evidenziano la rigidità, la mollezza, il bisogno di regole, lo spirito di sopportazione, l’inclinazione alla sottomissione, l’estro, la fantasia, l’indole ribelle, il livello di programmazione, il rispetto per gli altri, l’egoismo, l’altruismo, eccetera, eccetera, eccetera…

Una “piccola e banale mascherina” può davvero significare tutto questo?

Se siete disposti a “non respirare” per paura di prendervi un improbabile virus… Se siete pronti a camminare imbavagliati accondiscendenti con chi detta le regole e predisposti a controllare coloro che non le rispettano…

E già! Qualcuno comincia a denunciare chi “non porta” la mascherina…

Oppure a sgridarlo se il suo naso esce fuori…

O a spostarsi con dispetto mentre incrocia un “non mascherato”…

Mi fa davvero ridere la vostra attività sportiva con la mascherina!

Dico a voi “runner untori”, ma come vi permettete di respirare la vostra aria piena di virus in faccia alla gente che incrociate? Ma chi vi obbliga a correre? Perché non ve ne state a casa? Possibile che non possiate rinunciare alla vostra inesauribile corsa? Correte, correte, correte, ma sappiate che se non vi mettete la mascherina siete pericolosi e contagiosi per gli altri! Se invece ve la mettete rischiate l’alcalosi, il vostro organismo si potrebbe trovare in carenza di ossigeno e in “surplus” di anidride carbonica e insomma… potete mettere a rischio la vostra salute…

Avete messo il “bavaglio” anche ai vostri bambini, in un momento di crescita, di formazione delle loro difese, infondendo nelle loro menti imberbi il profilo della paura che ne farà una “generazione senza coraggio”, “programmata all’ubbidienza” e “senza difese”…

E di certo molto abile ad usare la Rete, a incontrarsi virtualmente e senza emozioni, mantenendo la distanza delle anime e la lontananza da se stessi…

Che confusione, non è facile capire cosa è meglio fare, ma se vi pesa troppo comprendere cosa sia meglio, vi aiuta lo Stato o la Regione, vi pone come obbligo la “museruola” in modo che non possiate rifiutarvi…

E con divieto di manifestazione, quindi di insubordinazione…

L’unica libertà che vi è rimasta è di “portare il vostro cane al guinzaglio”, lui senza museruola e voi con il bavaglio…

Pensate che ci sono studi sulle museruole dei cani secondo cui esse impediscono un’adeguata termoregolazione attraverso l’ansimare del cane, inibiscono la loro libertà di comportamento e danno luogo a conseguenze negative sul loro benessere psico-fisico. I cani si muovono meno e tendono a sdraiarsi a terra quando indossano la museruola perché sono assoggettati a uno stato di angoscia, frustrazione ed impotenza. Diventano “rinunciatari” e non cercano di modificare il corso degli eventi, perché la museruola “toglie” loro la “possibilità di abbaiare”, restano in sostanza “senza voce”…

E voi umani non vi preoccupate per quello che significherà il “simbolo rituale” della mascherina sulla vostra psiche?

Dei disturbi emotivi e dell’umore, di stress, irritabilità, insonnia, depressione causati da tutto questo “rigore sanitario”?

Soprattutto sul personale che è stato e sarà in prima linea a combattere l’emergenza, tutto bardato dalla cima dei capelli alla punta delle mani, con il respiro forzato in questi vestimenti?

E sui bambini che educati alla distanza, potranno perdere tutto il loro coinvolgimento emotivo?

La mascherina è un simbolo, domani potrebbe essere la benda sugli occhi, sarete disposti a farvi accecare la vista, o siete già con gli occhi bendati? Se avete accettato tutto questo, per il principio della “rana bollita”, sarete disponibili molto presto a tanto altro, a farvi limitare sempre di più e ancora di più e infinitamente di più!!!

E sarebbe tutta colpa mia? Piccolo e misero Vaurus Corona! Sono entrato solo nei polmoni di una piccola percentuale di persone rispetto ai miliardi di abitanti nel mondo!

Non datemi la colpa!

Io sono solo uno strumento! L’informazione non è stata chiara, la comunicazione istituzionale non è stata trasparente, non hanno rinforzato il senso di altruismo nella cittadinanza! Vi hanno letteralmente travolto con notizie angoscianti e ambigue, con immagini terrorizzanti e con bollettini di guerra che hanno tenuto con il fiato sospeso soprattutto i più deboli, sempre attaccati ai media per farsi “bombardare di negatività”…

Le buone notizie sono già una cura, un modo per combattere il trauma, uno strumento per credere ancora nella possibilità di un futuro, senza bavagli, senza museruole, senza distanziamento sociale e senza limiti della propria sacrosanta libertà…