Le acque blu del lago di Costanza abbracciano un’isola che, grazie alla passione di un uomo e alla dedizione dei suoi discendenti, è oggi uno dei giardini più famosi nel mondo, visitata ogni anno da più di un milione di persone. L’isola di Mainau è stata creata, così come la vediamo oggi, dal conte Lennart Bernadotte e dalla sua consorte Sonja, ma già 3000 anni prima di Cristo qui esisteva una comunità di cui sono state trovate le antiche tracce. Le opere di restauro e di arricchimento, che Bernadotte eseguì per migliorare i 45 ettari dell’isola, hanno portato alla realizzazione di un parco botanico molto articolato e diversificato.

Un percorso di emozioni

La passeggiata parte dal castello, ancora oggi residenza della famiglia, per snodarsi in un arboretum che include alcuni esemplari di grande pregio (enormi Sequoiadendron, Cedrus atlantica, querce immense, platani secolari e molto altro ancora), ben distanziati grazie a una coraggiosa e necessaria opera di sfoltimento che fu eseguita negli scorsi decenni con lo scopo di tutelare lo sviluppo naturale delle chiome, sotto le quali, in primavera, il prato si colora di bulbose selvatiche come scille e crochi. Ma è ai tulipani che è affidato il ruolo di protagonisti primaverili: ogni autunno vengono piantati più di 500.000 bulbi (oltre un milione di fiori, nel momento migliore di fine aprile), gestite con maestria nel senso del colore. La stessa maestria espressa per la piantagione di specie annuali da fiore e da foglia che in estate e autunno creano aiuole di grande impatto. L’antica e prestigiosa arte del mosaico fiorito qui raggiunge le sue massime espressioni, favorita dall’elevata luminosità e dal clima lacustre favorevole, soleggiato e arioso. Non a caso Mainau è nota per alcuni allestimenti spettacolari: le figure di animali, e in particolare l’enorme pavone, possono sembrare un po’ naif, ma tramandano una maestria tecnica che oggi è andata praticamente dimenticata in Italia. Tra le fioriture stagionali vanno menzionate le enormi fucsie, alcune delle quali hanno più di un secolo di vita, protette con cura in serra da ottobre a maggio, e la bella collezione di dature (Brugmansia suaveloens).

Rose a volontà

Da maggio a ottobre anche le rose sono protagoniste nel grande roseto ai piedi del castello, realizzato nel 1871 dall’allora proprietario, il Granduca Federico: oggi la collezione comprende 12.000 esemplari in ben 1.200 varietà, antiche e moderne (tra cui alcuni esemplari rampicanti alti più di 5 metri), ben collocate e correttamente etichettate. Il percorso prosegue fra arbusti (spettacolare la collezione di rododendri, a primavera, e di ortensie, in fiore da luglio) e piante esotiche, fino alla celebre scalinata il cui allestimento fiorito viene cambiato due volte l’anno: in primavera è circondata da bulbose, da maggio all’autunno è la volta delle annuali da fiore che si allargano ai piedi dei sottili e altissimi cipressi italiani.

Dalla primavera all’autunno è un continuo tripudio di colori

La scalinata con la cascata centrale, uno dei luoghi più spettacolari di Mainau, viene allestita due volte l’anno con fioriture stagionali: al periodo dei tulipani, tra marzo e maggio, segue quello delle fioriture annuali e perenni che inizia in giugno e prosegue fino all’autunno. In inverno i cipressi italiani coltivati in vaso, alti e sottili, vengono trasportati nelle serre per essere protetti dai venti impetuosi e dalla neve che può causare la piegatura dei rami. Nel corso delle stagioni lo spettacolo cambia. I tappeti realizzati con centinaia di migliaia di tulipani e altre bulbose (soprattutto giacinti, scille e crochi) creano suggestioni cromatiche sotto le chiome dei Prunus da fiore (qui sopra). Da maggio in poi, lo scettro del dominio passa alle rose: nel grande roseto si assiste a una fioritura continua fino all’autunno, con rose moderne e antiche.

Lo spettacolo delle dalie

Uno dei motivi di notorietà di Mainau è legato alla fioritura delle dalie: ben 12.000 esemplari in 250 varietà, garantiscono un effetto pirotecnico di colori smaglianti; ogni anno i visitatori sono invitati a votare la varietà preferita nel periodo migliore, settembre. Alle dalie fanno seguito gli astri doppi e i crisantemi che concludono il periodo dei colori, a novembre, quando il parco rimane visitabile e offre le forti emozioni dei colori delle foglie, il fascino delle cortecce e la sorpresa delle occasionali nevicate.

Il fascino delle farfalle

Mainau offre anche un’altra rara emozione, quella di ammirare circa 80 specie di farfalle tropicali (alcune enormi, colorate e stranissime) che vivono e si riproducono nella grande serra tropicale allestita con fiori esotici a loro graditi. A Mainau, che ha meritato un riconoscimento dall’Unione Europea per il suo profilo ecosostenibile, c’è anche una grande area dedicata ai fiori selvatici graditi alle farfalle e agli insetti, completata da strutture in pietra, legno e bambù che favoriscono la riproduzione e numerosi pannelli informativi. Il dialogo tra spettacolo botanico, natura spontanea e cultura dell’arte dei giardini sembra esprimersi al meglio proprio qui, tra i fiori selvatici che i giardinieri di Mainau curano con la stessa passione e dedizione riservata alle rose e alle dalie, un esempio di rispetto per la natura in tutte le sue espressioni. La grande serra delle farfalle accoglie specie tropicali di rara bellezza. Nei vassoi con frutta matura, che le attira irresistibilmente, è possibile ammirarle con calma. La serra è colma di fiori a loro graditi, come Asclepias, Lantana, Hibiscus, Cestrum, Manettia, Tibouchina, alberi come la Cananga odorata (ylang-ylang) e molte specie esotiche da foglia, amate dai bruchi.

Informazioni

L’isola è raggiungibile sia in auto che in battello o con i bus del trasporto pubblico, molto ben organizzato. Le visite sono possibili tutto l’anno, dall’alba al tramonto; in inverno il fascino è affidato soprattutto alle alberature e, occasionalmente, allo spettacolo della neve. Per maggiori informazioni: www.mainau.de o www.bodensee.eu

Testo di Enzo Valenti

In collaborazione con la rivista Giardini: www.giardini.biz