Ravenna è una città antica, da sempre prospera, e riconosciuta come tale in tutto il mondo per le sue bellezze storiche e artistiche, tra cui il più ricco patrimonio di mosaici, databili tra il V e il VI secolo d.C., contenuti all’interno di splendidi edifici religiosi paleocristiani e bizantini.

Spostandosi per il centro della città, lasciandosi trasportare da una storia millenaria, si rivivono le epoche che vanno dal periodo romano, passando per il Rinascimento fino ad arrivare all’Ottocento, quando la città fu riscoperta da visitatori celebri quali Lord Byron, Oscar Wilde, Sigmund Freud e Gustav Klimt. La vicinanza con il mare, il buon cibo e la posizione ottimale tra clima e paesaggio rurale non fanno altro che arricchire di colori un quadro già variopinto; Ravenna è città d'arte, di cultura, del mosaico, e 1600 anni fa fu per ben tre volte capitale: dell'Impero Romano d'Occidente prima, di Teodorico re dei Goti poi, dell'Impero di Bisanzio in Europa in ultimo.

L'arte del mosaico, un antico sapere che rivive ancora oggi nelle scuole e nelle botteghe, non nasce in questi luoghi, ma qui raggiunge una delle sue più alte espressioni. Quando nel 540 d.C. Belisario entrò trionfante a Ravenna la popolazione festeggiò e decise che sarebbe stata decorata una chiesa per commemorare la vittoria dei Bizantini sui Goti: la Basilica, iniziata già da Teodorico, fu chiamata San Vitale e decorata con sfarzosi mosaici, tra i quali i famosi riquadri che rappresentano da una parte Giustiniano, considerato il salvatore dell'Impero Romano, insieme a tutta la sua corte, e dall'altra Teodora insieme alla sua corte. Ravenna come Costantinopoli: le due città trovano innanzitutto un punto di contatto nei mosaici costituiti di tessere vetrose (smalti) e oro zecchino, che oltre ad essere una testimonianza degli avvenimenti sono di una bellezza impareggiabile.

Fatte queste premesse, non si può legare la città a un particolare periodo storico: Ravenna è romana, gota, bizantina, ma anche medievale, veneziana e infine contemporanea, civile e ospitale, ricca di eventi culturali e manifestazioni di prestigio internazionale che la proiettano verso il futuro. L'articolata storia della città affonda le proprie radici nei primi decenni del VI secolo a.C., quando l'abitato era strutturato in palafitte distribuite su una serie di piccoli isolotti; poi durante la dominazione romana la città crebbe d'importanza: si dotò di notevoli infrastrutture tra cui un porto, sede della flotta militare posta a controllo dei Mari Orientali, seguirono gli splendori dovuti al trasferimento della capitale dell'Impero Romano d'Occidente proprio qui nel 402 d.C., e infine la dominazione gota e bizantina; ma nel Medioevo la città fu ridimensionata, per poi scomparire sotto l'ordinamento comunale e la dominazione veneziana.

Importanti mosaici si trovano anche nel mausoleo di Galla Placida, un edificio dall’atmosfera magica sulla cui cupola si staglia un cielo azzurro adornato di migliaia di stelle; molti visitatori ne sono rimasti colpiti e si narra che Cole Porter, in viaggio di nozze a Ravenna, rimase talmente incantato dal piccolo mausoleo e dalle sue stelle, da comporre la famosissima canzone Night and Day. La basilica di Sant’Apollinare in Classe, che si trova poco fuori la città, è poi definita il più grande esempio di basilica paleocristiana per la sua maestosità e la sua testimonianza del passato.

Spoglio di mosaici, ma non di inferiore valore, è il mausoleo fatto costruire dallo stesso Teodorico nel 520 d.C. come propria sepoltura, il Mausoleo, interamente realizzato con blocchi di pietra d'Istria. Si articola in due ordini sovrapposti, entrambi decagonali, e le sue misure sono sorprendenti: 10,76 m di diametro e 3,09 m di altezza. Il peso, secondo calcoli recenti, raggiunge le 230 tonnellate. Non ci sono mosaici ad abbellire l’opera, come invece troviamo in tutta Ravenna, ma la maestosità compensa questa supposta mancanza: riusciamo a trovare qualcosa di diverso dal bianco della pietra solo nella vasca di porfido in cui si presume fosse stato sepolto lo stesso Teodorico e le cui spoglie furono rimosse durante il dominio bizantino, a seguito dell'editto di Giustiniano del 561 d.C., quando il mausoleo fu trasformato in oratorio e consacrato al culto ortodosso.

Oltre a strutture, edifici e architetture storiche, la città offre anche delizie per il palato, tra le quali le paste fatte in casa, come le famose tagliatelle romagnole, che si accompagnano quasi sempre con il ragù a base di carne, la piadina, che ultimamente si è diffusa quasi in tutta Italia come street food; poi numerosi e prelibati vini locali e dolci tipici, insomma delizie di ogni genere che cambiano con il cambiare del territorio, diventando più marinare verso la costa e più rurali nell’entroterra.

Possiamo dire che oggigiorno Ravenna è un luogo turistico di eccellenza, anche per il fatto che la vicina riviera romagnola offre tutto il necessario per il turismo estivo, mentre le zone interne completano il pacchetto per una permanenza di breve o di lunga durata anche durante tutto l’anno; famosi sono anche il parco di Mirabilandia e lo Zoo Safari di Ravenna. Eccellenza nell’eccellenza, ponendo l’attenzione ora sulla parola arte, ora sul termine enogastronomia, e via di seguito, divertimento, cultura… le parole, così come i vocaboli non sarebbero mai troppi, ecco allora tutto riassunto in un unico nome: Ravenna.