Mercoledì 31 gennaio dalle ore 18.30 Studio Guenzani è lieto di presentare la nuova mostra Non Dove di Stefano Arienti.

Non dove è il titolo del nuovo libro d’artista, ideato da Arienti e pubblicato da Studio Guenzani, composto da una serie di immagini in bianco e nero scattate dall’artista durante i suoi viaggi, corredate da un breve testo. Già in passato Arienti ha mostrato nei suoi lavori l’interesse per il materiale cartaceo: dagli origami e le turbine ottenute dalla pieghettatura di, riviste, cataloghi, ai manifesti esposti nello Studio Guenzani, ai libri che ha manipolato cancellandone il testo, sino al suo ultimo libro d’artista Fuori Registro, edito da Corraini. Il libro Non Dove è accompagnato da una serie di immagini stampate su carta e allestite alle pareti della galleria.

Arienti presenta qui una serie di fotografie analoghe a quelle che compongono il libro, scattate da lui durante i suoi viaggi in Giappone, Giordania, Italia, Marocco, Germania, Inghilterra, Croazia e Spagna. Queste, sono state manipolate in un primo passaggio in digitale e poi, in un secondo momento, fotocopiate più volte per ottenere molteplici effetti su diversi tipi di carte e colori.

Il risultato finale è un esercizio estetico, dove le immagini, a partire da situazioni ed elementi semplici in un delicato equilibrio, cambiano: diventano speculari, pittoriche, distorte come i ricordi dei viaggi compiuti; divenendo dei luoghi non ben identificabili, dei non dove.

Allo spettatore è data, attraverso questo processo per tratti meccanico e ripetitivo, la possibilità di creare la sua narrazione nella contemplazione e nella ricerca individuale di risposte alle domande che Arienti stesso pone sul senso del viaggiare: “Da chi andiamo? Chi troveremo? Chi ci accoglierà e ci farà entrare?”. Il libro è il punto di arrivo di questo processo ideativo, che si snoda dalla fase teorica alla ricerca estetica, passando per il procedimento meccanico di manipolazione delle immagini, nel quale Arienti esprime il suo percorso dal segno intenso, sottile e raffinato in dialogo con la memoria dei luoghi.