I numeri del turismo esperienziale parlano chiaro, i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo cercano sempre più esperienze che siano uniche, autentiche e irripetibili. E se è vero che “non ci sono limiti alle esperienze di viaggio” come afferma Matteo Frigerio, country manager Airbnb Italia, le preferenze degli stranieri in Italia riguardano soprattutto quelle nel settore enogastronomico che attualmente rappresentano il 37% dell’offerta, con quasi 600 attività disponibili sul portale del colosso statunitense che ha rivoluzionato il modo di viaggiare.

Ma com'è cambiato il concetto di esperienza dall'antica cultura greca ad oggi? Nella lingua greca antica la parola esperienza voleva significare che la persona era in grado di saggiare, sperimentare, cercare di conoscere quel qualcosa all'interno della realtà. Aristotele parla del concetto di esperienza come un insieme di sensazioni e memoria reso possibile dall'induzione, ovvero la capacità di cogliere l'universale attraverso i particolari. Questo spiegherebbe l'importanza nella cura dei particolari come valore aggiunto, in questo caso parlando di viaggi e di ospitalità si può definire come quella sensazione di gioia, contentezza, novità, stupore e appagamento che riescono a far dire “wow” ai turisti mentre sperimentano l'esperienza studiata ad personam.

In un mondo che cambia rapidamente, cambia anche il modo di viaggiare dei gruppi e delle famiglie e sono le passioni come lo sport, l'arte, la cultura, il cibo e gli hobby che aggregano persone di età e condizione sociale differenti. Si va in viaggio non più in gruppi omogenei, ma si sceglie un gruppo che condivide le tue stesse passioni.

Pensiamo a come è cambiata negli anni la categoria che un tempo veniva chiamata la categoria dei pensionati; le proposte di viaggio dedicate agli over 65 hanno subito una sorprendente trasformazione in quanto sono proprio gli over 65 che spendono di più, godono di una certa stabilità e spesso finanziano le vacanze per tutta la famiglia. Sempre loro godono di una forma fisica invidiabile e sono pronti a sperimentare qualsiasi attività, mentre le proposte rilassanti vengono riservate al segmento dei 30-45enni stressati dal lavoro e dalla quotidianità.

Anche il tema della sostenibilità ambientale è diventato elemento di attrattività nella proposta di viaggio. Se da una parte è sempre più richiesto un turismo autentico fatto di tradizioni e di possibilità di vivere da local, dall’altra vengono rivoluzionate intere aree dei centri urbani per adattarle alle esigenze del boom di presenze, per dirla in gergo da agente di viaggio è overtourism. Per andare incontro alle esigenze del turista sostenibile bisognerebbe avere in catalogo un'estensione di viaggio che includa almeno un'esperienza green, come una biciclettata al tramonto, la mungitura di una capra di montagna, la passeggiata nei mercatini meno noti e quanto di più insolito e stravagante possa offrire il territorio prescelto. Più l'esperienza sarà lontana da tutto quello che il turista fa abitualmente e più il ricordo del viaggio sarà amato e condiviso sui social.

È di questi giorni la pubblicazione di un'insolita classifica che riguarda i luoghi da scegliere come destinazione di viaggio: pare che la classifica suggerisca di vivere l'esperienza di viaggio gourmet scegliendo dove mangiare non tanto per la qualità del menù proposto bensì per la fotogenicità dei piatti del menù, da postare su Instagram. Anche questa è un'esperienza riservata a una nicchia di pubblico.

Il mondo si è rimpicciolito e grazie a internet tutto è a portata di mano, siamo iperconnessi inevitabilmente. Chi ha scommesso sui turisti russi e cinesi ha dovuto fare un passo indietro in quanto sono culture che richiedono tempo e investimenti prima di veder nascere i primi frutti. Allo stato attuale la richiesta del mercato chiede autenticità. Per gli addetti al lavoro è un'opportunità di rinnovamento che richiede un pizzico di creatività e apertura al nuovo che avanza.