La dinamica capitale del Venezuela è da tempo associata, almeno in Italia, allo slogan di una famosa marca di rum che invitava a gustarlo "come nei peggiori bar di Caracas". Sicuramente esistono ancora oggi locali più rinomati di altri, ma la figura dell'ambiente malfamato popolato da personaggi dalla dubbia moralità è sicuramente una visione relegata a un remoto passato, che non rende il giusto omaggio a questa frizzante città.

Incastonata tra le montagne che la circondano, già dall'arrivo in aeroporto si apprezza l'efficienza della struttura statale, con il controllo immigrazione che viene risolto in pochi minuti nonostante le code di viaggiatori all'ingresso del paese. Appena fuori invece ingorghi labirintici e viabilità dettata solitamente da colpi di clacson per stabilire le precedenze sono cattive abitudini sudamericane che qui non attecchiscono, visto che l'educazione stradale viene rispettata, sviluppandosi una viabilità scorrevole fatta di utilitarie ma anche di potenti suv giapponesi che si muovono lungo un traffico disciplinato.

Il centro della città si estende attorno al mausoleo e alla casa-museo di Simon Bolivar, il celebre condottiero originario proprio di Caracas. Curioso notare all'interno dell’edificio, tra quadri e suppellettili originali, anche un pezzo d' Italia: su un mobile si trova scolpita la lupa capitolina simbolo di Roma, e non è frutto di un caso. Il 15 agosto 185 Simon Bolivar giurò che avrebbe dedicato la sua vita alla liberazione dei popoli dell’America latina sul colle di Monte Sacro, dove è ubicato infatti un busto commemorativo dell'evento. La figura del liberatore domina poi Plaza Bolivar (originariamente denominata Plaza de Armas) dall'alto di una statua equestre, a pochi passi dalla cattedrale principale del nucleo urbano, dalla caratteristica facciata coloniale, dove proprio lo storico condottiero è stato battezzato nel 1783.

Tutta questa area è popolata da una vita attiva fatta di negozi, ristoranti e chioschi, in un clima di estrema pulizia dove anche il verde pubblico appare curato e protetto, in cui una popolazione allegra e propositiva lavora in maniera dinamica. L'architettura spazia da grattacieli moderni a edifici dal taglio più storico ottimamente conservati, a volte intramezzati da piacevoli e coloratissimi murales che spesso richiamano alle tradizioni del paese. Oltre al verde pubblico che brulica tra la viabilità principale e secondaria, un buon polmone naturale viene garantito alla città dal parco che ospita un popoloso zoo ricco di volatili in uno spazio ampio, dove la cittadinanza si riversa per rilassarsi in tranquillità tra giochi e picnic.

Viene lasciato tanto spazio alla storia e alle tradizioni ma anche a qualche testimonianza della moderna globalizzazione, rappresentata dai numerosi fast food presenti e sempre affollatissimi, come pure dai numerosi centri commerciali dal taglio tipicamente europeo dove le grandi firme la fanno da padrone. Le code si formano spesso anche alle ricevitorie del lotto, ai bar o alle casse dei supermercati, dove oltre a ogni genere di prima necessita alimentare si trova vasta scelta di accessori per la cura del corpo che spaziano dai rossetti agli shampoo, e del resto questa città è stata per anni anche capitale mondiale della chirurgia estetica.

L'aspetto esteriore smagliante è necessario per non sfigurare nelle scintillanti spiagge ubicate poco più a nord della capitale, superata magari la catena di alte montagne che la circondano utilizzando la funivia dedicata, da cui si gode di panorama particolare, passando in pochi minuti dall'ambiente urbano a quello tipicamente balneare. È qui che buona parte della popolazione della città e delle aree limitrofe si riversa durante i fine settimana, per godersi acque pulite ma anche a tratti movimentate, adatte particolarmente ai patiti del surf che troveranno grande soddisfazione tra le onde che si infrangono direttamente di fronte ai centri turistici della costa. Tra ombrelloni, ristoranti di pesce, negozi che vendono costumi e pareo si può appezzare un piacevole clima caraibico senza necessità di volare più a nord, verso il rinomato arcipelago di Los Roques dalle sabbie bianchissime.

Spostandosi anche lontano dalla capitale la situazione non è differente: nelle cittadine periferiche come Puerto Ordaz o Ciudad Bolivar la vita è tranquilla e piacevole, priva di traffico eccessivo ma con i servizi ben garantiti per locali e visitatori. E chi vuole assaporare ancora più verde può lasciarsi trascinare dalla corrente lungo i mille canali nel parco nazionale del Delta Orinoco, dove la vita degli indigeni waraos scorre ancora più lenta, benché' condivisa con giaguari, caimani, piranha e miriadi di volatili, in quello che viene a buona ragione considerato un paradiso per i patiti del birdwatching.

Questa sintesi della società venezuelana può sembrare anacronistica, vista una campagna mediatica internazionale che da tempo offre una visione estremamente distorta della nazione e lontanissima dalla realtà, specialmente quando il tutto è rapportato alle situazioni di certi stati confinanti, ben più problematici sotto molteplici aspetti anche se pubblicizzati più positivamente. Il Venezuela risulta attualmente estremamente attraente dal punto di vista turistico: ricco di natura e tradizioni, appare come uno dei paesi del continente sudamericano tra i più ordinati, efficienti e sicuri, che merita quindi senza indugio una visita prolungata.

Ed evitando di limitarsi alla degustazione del suo ottimo rum, oggi nei migliori bar di Caracas.